Celtic King
Il dado è tratto. Questa frase non solo si adatta all'ambientazione del futuro Celtic Kings che prevede uno scontro tra Celti e Romani ma anche all'impostazione di gioco che, secondo la tendenza degli ultimi tempi, unirà elementi classici di un RTS a quelli (comunque in misura minore rispetto ai primi) di un RPG, sottolineando fortemente la figura degli eroi. Questa tendenza si nota proprio negli ultimi titoli di questi mesi da Warlords Battlecry 2 a Warcraft 3 in cui i comandanti, che fanno esperienza e si rafforzano, sono il perno attorno al quale ogni esercito ruota.
Procedendo con ordine nella descrizione dei contenuti, bisogna subito dire che Celtic Kings offrirà due diversi momenti di gioco che, probabilmente, finiranno per avvicendarsi nella campagna single player. Il primo sarà di matrice strategica secondo i canoni che usualmente conosciamo e vedrà gli scontri sul campo tra Romani e Barbari mentre il secondo sarà assolutamente dedicato agli eroi.
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AL contrario di Age Of Empires, altro titolo RTS a sfondo storico,non si comanderanno poche decine di soldati: l'intento di CK è di proporre vasti eserciti che, sommati gli uni agli altri, dovrebbero portare il conto di unità presenti contemporaneamente da 3000 a 5000. In questa maniera CK si propone di gestire battaglie su una scala così vasta che forse nessun altro RTS ha fino ad ora provato a fare (al di là di Shogun Total War che rappresenta un caso a sé stante). I programmatori intendono inoltre inserire più di 50 tipi di unità differenti, divisi tra le due fazioni e uniformati tra le due parti a livello di funzioni (il soldato semplice, con nome e aspetto diverso, avrà le stesse capacità per entrambi gli schieramenti ad esempio).
Nella modalità strategica dunque la questione sarà sempre quella: costruire unità e upgradarle, scontrandosi col nemico fino alla vittoria. Ma al di là delle peculiarità di ciascuna unità (gladiatori, pretoriani e sacerdoti da parte romana; axemen, cavalieri, persino donne guerriere e druidi per i barbari) CK cercherà di distinguersi per quanto concerne anche la gestione della base e delle risorse. Partendo da una base già pre impostata all'inizio di una missione o di una partita in custom, l'idea è quella di spostare totalmente l'attenzione sull'addestramento dei guerrieri, sul loro mantenimento, sulla loro condotta in battaglia.
Si tratterà insomma di concentrarsi sulla creazione dell'unità giusta al momento giusto, sul suo upgrade e sulla corretta conduzione delle truppe contro il nemico. Le risorse saranno raccolte automaticamente grazie a tasse imposte sulla popolazione che potranno naturalmente essere aumentate per ingrandire i proventi, al costo di un tot in cibo.