Chicken Run

E' la femmina del gallo, più piccola, meno esuberante, priva di speroni e bargigli (non chiedeteci cosa siano). E' la gallina e quando cova viene ribattezzata "chioccia". Può essere prataiola o fagianella, d'acqua o con un nome importante (Giacinto, commediografo veneziano di fine '800 - lo dice l'enciclopedia), insomma... Difficile che non l'abbiate mai conosciuta, perlomeno sotto forma arrostita o brodata, ma il bello deve ancora venire. Si, perché le galline hanno deciso di fuggire. O perlomeno così hanno pensato gli sceneggiatori di Chicken Run (in Italia "Galline in Fuga", distribuito da UIP), l'ultima produzione cinematografica ad abbattere una nuova barriera tecnologica

La particolarità di Galline in Fuga come film, infatti, é la totale realizzazione di personaggi e animazioni in plastilina: i risultati ottenuti sono decisamente spettacolosi
KENTUCKY FRIED CHICKEN
Se avete mai avuto occasione di leggere le strip comiche (o i cortometraggi) di Wallace & Gromit avrete sicuramente riconosciuto il tocco dello studio Aardman, creatore del riuscitissimo duo comico-cartaceo e adesso felice papà delle galline di Chicken Run. Oltre che un riuscito e divertente film, Galline in Fuga é, naturalmente (vista la sede), anche un videogioco in arrivo per tre diversi formati: Windows, PlayStation e Dreamcast
Galline in Fuga versione videogioco é attualmente in lavorazione negli studi inglesi della Blitz Games di Leamington, gruppo che lavora per l'etichetta ben più conosciuta della Eidos Interactive, da poco rimasta fuori da ogni potenziale rotta d'acquisizione (fortemente ventilata nei mesi scorsi). Come "La Strada per Eldorado" (a cui abbiamo dedicato una succosa Cover Story), anche il film di Galline in Fuga é stato realizzato grazie ai capienti portafogli del gruppo DreamWorks (leggasi: Spielberg, Geffen, Katzenberg)
A tal proposito va sicuramente ricordato un illustre precedente nel campo videogiocoso dell'etichetta statunitense: The Neverhood, guarda caso anch'esso realizzato interamente tramite le più avanzate (stiamo parlando comunque del 1995) tecniche di modellazione della plastilina. Purtroppo il risultato finale, all'atto "giocoso" appariva decisamente deboluccio. Ma il trio della DreamWorks deve comunque avere un debole per le produzioni simili, se si sono buttati con tanto ardore e convinzione nella produzione di Galline in Fuga e se poi non hanno perso tempo nel licenziare con la rapidità della luce lo sviluppo del gioco