Combat Flight Simulator 3


Una curiosa novità riguarda la gestione "fisica" del personaggio, come la miopia o la stazza. I vantaggi di una vista "dieci decimi" (o maggiore, perchè no?) sono ovvi per il pilota, qualunque cosa debba fare.
Inoltre sarà necessario dare sempre il massimo in ogni missione che si affronterà, perchè più onori e/o medaglie si guadagneranno, maggiori saranno le possibilità di scelta degli aerei.
Sembra quasi, per certi versi, di trovarsi in una sorta di gioco di ruolo aereo, non fosse che le caratterizzazioni del personaggio terminano qui.

Forse il cambiamento migliore, e che sarà sicuramente apprezzato dai fan della serie, riguarda le conseguenze dei nostri sforzi aerei nella campagna generale. E il risultato è notevole: Combat Flight Simulator 3 può gestire una campagna dinamica, con un sistema di conquiste territoriali in base all'esito delle nostre missioni. Una sorta di enorme "Risiko!", in cui le nostre battaglie possono influenzare la conquista di territori.

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In altre parole, questo sistema porta nuovi elementi logistici importanti, se non fondamentali, per il proseguio della campagna. Scegliendo con accortezza i piloti per specifici compiti da missione a missione (supporto, perlustrazione, trasporto e tutto quello che preferisci), il giocatore non solo può direttamente influenzare il corso della guerra, ma anche sperimentare tipi di gioco alternativi a quelli solitamente predefiniti.

Il lato negativo però non manca. Tutto ciò potrebbe infatti portare a compiere missioni senza particolari connessioni tra loro. Il bello delle missioni "predefinite" è che possono avere sotto un'avvinctente trama ricca di tattiche e inimicizie, sorprese e tradimenti.

In ogni caso, Microsoft sembra ormai pronta al rilascio del gioco. Di certo, con le festività natalizie che si avvicinano, pensare di impersonare combattenti della seconda guerra mondiale non è propriamente ciò che ci aspettavamo. Ma sappiamo che per un gioco che si prospetta bello graficamente e bello strutturalmente possiamo fare uno strappo al buonismo natalizio.

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