Command & Conquer: Generals


In ogni caso il fatto che ogni generale, anche all'interno dello stesso esercito, dia bonus diversi costituisce un plusvalore dal lato della strategia permettendo di affrontare la stessa situazione in modi differenti a seconda dell'alto ufficiale impiegato. Per fare qualche esempio uno dei generali statunitensi sarà in grado di ordinare devastanti raid aerei mentre un suo collega cinese potrà sviluppare armi a lunga gittata molto utili in difesa e i comandanti del GLA favoriranno attacchi a sorpresa nascondendo le unità o infettando il nemico con armi biologiche.

EA Pacific affronterà anche il rinnovamento dell'interfaccia di gioco rimasta immutata in tutti i suoi titoli. Senza adottare la soluzione dell'interfaccia orizzontale propria dei concorrenti, pare che cliccando sui vari edifici addetti alla costruzione di veicoli o all'addestramento di truppe, comparirà chiaramente un menù delle opzioni disponibili. Resta da vedere quanto sarà efficace il cambiamento di un'interfaccia laterale che aveva il pregio di essere sempre presente per dare ordini di costruzione anche lontano dalla base, sul campo di battaglia, e il difetto di costringere a scrollare frequentemente in alto e in basso per cercare l'unità desiderata.

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Le stesse unità godranno ancora della seconda funzione già vista in Red Alert II e questa volta saranno soggette anche ad upgrade. Particolare attenzione sarà rivolta alle unità aeree introducendo il concetto dei duelli aria-aria tra unità ovvero rendendole più efficaci di quanto visto in passato quando erano semplici mezzi d' appoggio o bombardamento. Naturalmente non mancherà un vasto assortimento di mezzi per ciascuna delle parti in lizza dai carri armati Paladin ai caccia bombardieri Aurora fino alle super armi come il missile nucleare cinese o lo Scud Storm della GLA. Nemmeno mancherà l'apprezzato modello di miglioramento delle unità in base alla loro esperienza in battaglia, anzi sarà potenziato: le unità veterane saranno ancora più forti di quelle di Red Alert II.

L'ultima sfida per i programmatori è forse la più interessante: quella della creazione di un motore grafico 3D all'altezza. Dopo l'uscita di Emperor: Battle for Dune in cui già si mostrava la capacità di realizzare un 3D convincente si è pensato di preparare un motore grafico nuovo facendo tesoro dell'esperienza acquisita. Certo, nel frattempo sono usciti altri titoli che usano questa tecnica come Warrior King e, ultimo, Warcraft 3 ma sembra che le premesse per qualcosa di buono ci siano tutte: non solo molto dello scenario potrà essere distrutto (alberi, ponti ad esempio) ma sarà modificabile a vantaggio della battaglia tanto che gli edifici colpiti dovrebbero cadere dalla parte contraria ai colpi (se sarà così si immagini, in uno scenario cittadino, l'effetto della distruzione di edifici vicino a una base).

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