Commandos 2: Men of Courage

Commandos 2 Men of Courage
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Proseguendo con gli aspetti prettamente tecnologici, bisogna rilevare che il motore grafico di gioco è questa volta del tutto tridimensionale e non solo negli ambienti interni: prima che sbarriate gli occhi dinanzi a questa affermazione apparentemente contraddittoria con la storia tecnologica di Commandos, è bene spiegare che l'impalcatura degli ambienti esterni dispone di un reticolato "wireframe" come in un qualsiasi gioco 3D, sul quale però vengono applicate delle texture completamente disegnate "a mano"; in sostanza è il rendering della scena a non seguire le ormai consuete modalità della grafica 3D, ma a coniugare tridimensionalità realtime a grafica pre-disegnata. A tutto questo sono poi aggiunti in tempo reale alcuni effetti speciali, come le animazioni particellari per conferire realismo all'acqua, al fuoco o alle esplosioni, o come la distorsione ondulatoria che segnala il livello di rumore generato dal singolo elemento del commando durante i suoi spostamenti.
Notate quella devastante arma in alto, sono un totale ignorante devo ammetterlo, ma mi sto chiedendo quanto male possa fare
Notate quella devastante arma in alto, sono un totale ignorante devo ammetterlo, ma mi sto chiedendo quanto male possa fare
Intrappolata tra i ghiacci. Quell'incrociatore non andrà da nessuna parte, secondo me
Intrappolata tra i ghiacci. Quell'incrociatore non andrà da nessuna parte, secondo me
Una veduta su una città tipicamente europea. Notate la cura per i minimi dettagli
Una veduta su una città tipicamente europea. Notate la cura per i minimi dettagli
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Oltre a tutto questo bisogna citare la possibilità di ingrandire e rimpicciolire la scena con grande libertà, ma ovviamente negli zoom più ravvicinati l'impostazione grafica pre-calcolata regala pixel di notevoli dimensioni, solamente però se si gioca alla risoluzione più bassa. Si può inoltre dividere lo schermo in un massimo di sei aree, cui si conferisce una telecamera che può monitorare la situazione di particolari luoghi o, più dinamicamente, si può per esempio assegnare una telecamera a un soldato nemico di ronda per seguirne ogni spostamento. Un piccolo accenno, per concludere la parte tecnica, alla fisica del gioco che è stata implementata con grandissima attenzione: avviene così che gli automezzi guidabili nel gioco dispongono di sospensioni indipendenti o che i cingoli dei carri armati si "adattino" dinamicamente alle superfici percorse; ancora, il vento (una delle condizioni atmosferiche presenti insieme a pioggia, neve e nebbia) non solo è capace di scuotere le fronde degli alberi, ma è in grado di deviare la traiettoria degli oggetti lanciati, come il pacchetto di sigarette (che serve per distrarre i nemici) o la più classica delle bombe a mano.
Commandos 2: Men of Courage
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Commandos 2: Men of Courage

Dopo quasi diciottomila battute fra testo e didascalie ci si rende conto che che Commandos 2 non intende lasciarsi catturare in un solo singolo articolo: è incredibile la ricchezza di dettagli, di singoli aspetti, di particolari che inondano ogni angolo di questo titolo e a tratti ci assale l'impressione che il team di Pyro Studios abbia voluto mettere davvero TUTTO in questo mastodontico progetto. In realtà non è così: in recenti dichiarazioni, il capo progetto Gonzo Suarez Girard ha raccontato che a un certo punto della fase preliminare di sviluppo (una specie di mega "brainstorming" durato un paio di mesi, in cui sono emerse tutte le idee presenti nel gioco e molte altre) s'è deciso cosa inserire in Commandos 2 e cosa non inserire. Se dunque non è stato messo tutto quanto le geniali menti spagnole avevano pensato (ed è giusto che così sia visto che stiamo parlando di un gioco), dal nostro contatto "live" con Commandos 2 possiamo desumere che è davvero moltissimo quanto è stato inserito e, cosa ancor più importante, ciò che è stato fatto, è stato realizzato nel migliore dei modi. Resta da verificare il multiplayer, l'interazione con i veicoli e molti altri aspetti non necessariamente secondari, che non abbiamo esaminato: per tutto resta la speranza di un'implementazione finale solida, ben bilanciata, senza livelli meno curati di altri e con una calibrazione del livello di difficoltà più favorevole all'utente novizio (che comunque già allo stato attuale può istruirsi con un tutorial della durata di due ore e mezza!). Se queste condizioni verranno soddisfatte, ci troveremo probabilmente dinanzi a un nuovo piccolo grande "dogma" del mondo dei videogame: non vediamo l'ora di scoprirlo e per questo contiamo i giorni che ci separano dall'uscita del gioco.

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