Siamo alla fine del ventesimo secolo, la guerra fredda sembra essere terminata, ma, come per tutti i conflitti, gli interessi in gioco sono troppo alti perché le cose, semplicemente, si sistemino con calma ed in silenzio. É appunto tenendo ben presente questa verità che la CMF (Confidential Mission Force) é stata creata. C'é qualcuno che proprio non ne vuole sapere di distensione e perestrojka e voi, agenti Gibson e Clifford, siete stati richiamati appunto per questo. La CMF ha una missione che fa proprio al caso vostro.. Una scena di gioco: il mirino ci indica solo chi potenzialmente pericoloso THE MAN WITH THE GOLDEN GUN Confidential Mission é in tutto e per tutto una Spy Story. Il giocatore, nei panni di Howard Gibson o Jean Clifford, dovrà sventare i piani criminosi di una squadra di terroristi (Agares) pronta a riempire il vuoto lasciato dalla guerra fredda. Ed eccoci pronti, lightgun alla mano (in solitario o con un amico), ad affrontare il Mission Mode Il gioco vero e proprio si presenta subito come una leggera evoluzione grafica di Virtua Cop: in pratica dovremo farci largo a suon di proiettili nelle forze nemiche. In linea generale basta (come nella maggior parte degli shooting game) un colpo solo per eliminare i nostri nemici, tranne, naturalmente, i cosiddetti Boss di fine livello (tre sparsi per l'intero svolgimento del gioco) Partiremo quindi con tre livelli di "salute" che potranno aumentare e, soprattutto, diminuire nel gioco. Perderemo infatti una vita ogni volta che verremo colpiti da proiettili avversari o che, per sbaglio (si spera), avremo colpito un innocente (noi spie abbiamo un fortissimo senso del rimorso...). Gli avversari veramente pericolosi saranno evidenziati da bersagli luminosi, segnale che i suddetti individui saranno in procinto di ferirci. I bersagli, a loro volta, cambieranno colore a seconda dell'imminenza del pericolo secondo cliché già sfruttati in altri titoli simili, ma sempre mantenendo un'indubbia utilità. Sarà anche possibile disarmare i nostri avversari colpendoli alle mani o direttamente sulle armi, nonché raccogliere vari bonus e Item speciali sparsi nel gioco... Virtua Cop "in toto" insomma
Confidential Mission è essenzialmente una spy-story. La ricchezza di particolari nella trama (anche se la stessa risulta piuttosto scontata), di mini giochi, di sotto sequenze di gioco, sembrerebbero snaturare quella che è l'anima "pura" di uno shooting game, guadagnandoci in feeling e in ambientazioni. È come se si fossero applicate dinamiche e meccaniche di Virtua Cop ad un film di James Bond. Il risultato è un titolo che si dovrebbe porre esattamente a metà strada tra i due, sfruttando il mordente di uno e lo stile e la capacità di coinvolgimento dell'altro. Certo la varietà dei minigame potrà dirci molto sull'effettiva longevità del titolo, ma quanto potranno incidere, in realtà, le sessioni di allenamento o di Partnership? Un titolo che potrebbe accontentare chi da uno shooting game stava cercando anche un qualcosa di più (o per chi avendo concluso gli altri ne stava cercando uno!), per chi non si stanca di sotto giochi e per chi è appassionato di quelle ambientazioni nate dalla penna di Flemming. Le considerazioni finali sono rimandate a inizio estate!
