Conker: Live and Reloaded

di Antonio Norfo
Dopo Grabbed by the Ghoulies, nell'attesa di Kameo Elements of Power e nella speranza di un degno successore per Perfect Dark, il percorso di Rare in qualità di sussidiaria a Microsoft Game Studios si intreccia con il suo passato più prossimo. Conker Live & Reloaded altro non è, difatti, che il rifacimento estetico d'uno dei titoli più irriverenti, discussi e politicamente scorretti di sempre. Oltre all'uscita per Nintendo 64 a cui ci riferiamo, lo scoiattolo rosso ha annotati nel "curriculum vitae" un episodio apparso su Game Boy Color (Conker's Pocket Tales) ed un abbozzo di progetto (Twelve Tails: Conker 64) di cui, fra margherite e lande soleggiate, si assaporava un'atmosfera melensa e di cui si ricorda (al pari della somiglianza con Banjo-Kazooie e Donkey Kong 64 dedotte da scatti e comunicati) la promessa per la quale a determinate circostanze sarebbero susseguite diverse espressioni facciali. Stando a quanto la storia insegna, ce ne fu abbastanza per dirottare il disegno originario in un gioco dalle tematiche diametralmente opposte, l'effettivo Conker's Bad Fur Day, ed il contorno mutò talmente tanto da rendere il precedente innocuo animaletto in uno dei più efferati personaggi interattivi di tutti i tempi (targato, dall'ESRB, con l'illuminante M: per un pubblico maturo).


Seduto su un trono e giocherellante con una coppa fra le sue zampe, il protagonista motore dell'ilare epopea è pronto nel preludio a ricordarci le imprese che lui, stando a quanto premette, avrebbe appena intrapreso.
Impossibile non notare, fin da questi primi frangenti, come il legame fra Cinema e sua parodia sia una delle indiscusse forze del titolo, generoso nel citare ed usare a proprio appannaggio scene, motivi musicali e frasi delle più celebri pellicole hollywoodiane (Arancia Meccanica, Enter the Matrix, Terminator uno e due, Full Metal Jacket, Dracula, L'Esorcista, Salvate il Soldato Ryan e chi più ne coglie più ne metta). Si contraddistingue poi il metodo utilizzato dagli sviluppatori anglosassoni nel raccontare una storia singolare per il suo novero di personaggi folli ed oltremodo scurrili, con lo stesso incipit narrativo che vede un perfido professore-mustelide consigliare al suo sire (The Fabled Panther King) una "geniale" soluzione alla problematica di Stato che è sorta. Il tavolo dove è posto solitamente il latte regale è privo d'una gamba dalle dimensioni pari, guarda caso, a quelle d'uno scoiattolo: urge insomma una caccia al roditore. La lotta che ne conseguirà (per la sopravvivenza e per la difesa del diritto di non essere suppellettile) ci porterà in luoghi poco ospitali ed ancor meno profumati, dove la ricerca di cioccolata e code-vita s'intervallerà a scontri armati, uso di veicoli, metamorfosi e missioni assai remunerative (persino i corposi mazzi di dollari hanno ricevuto un'adeguata caratterizzazione). Il tutto risulta accompagnato da musiche indiscutibilmente calzanti (da segnalare i pentagrammi del conte Batula e la canzone di "Great Mighty Poo") e, in chiave di controlli, da un adattamento ottimale alle proposte del controller Microsoft. Al tasto A è conferito il salto e tramite doppia pressione si aziona la coda simil elicottero (basilare per le planate), mentre con B ed il dorsale destro rispettivamente si richiama l'arma di turno e si sferrano fendenti.


Tanto basta per muoversi in locazioni dai colori fortemente accesi e pregne di piccole sottostorie, il cui cumularsi dà luogo alla trama generale ed alla definizione vieppiù particolareggiata della missione principale. Per fare un esempio occorrerà descrivere alcune delle prime circostanze proposte, modello cascata, dal codice:

Un topo spaventa un blocco di genere femminile, la quale (presa dal panico) salta sopra un blocco di genere maschile; quest'ultimo ci riferisce il nome di un suo collega destinato a fare la guardia ad un recinto dove scorrazzano allegramente vari pezzi di formaggio. Il collegamento logico è immediato: andiamo dal custode, entriamo nel luogo dei latticini e ne afferriamo ben tre esemplari da consegnare alla ghiotta bestiaccia di cui sopra che, lasciato il mondo per evidente indigestione, libera "la blocca" dalla paura ed il blocco dalla "blocca" (delineando al contempo un percorso da noi raggiungibile per entrare nel fienile fino ad ora chiuso e dove fare ben presto conoscenza di puzzolenti ammassi di paglia e di un forcone sull'orlo della depressione).

0
Quando appena raccontato si svolgerà, joypad alla mano, in una manciata di minuti, mantenendo costantemente impegnato il fruitore vuoi per il non-senso dilagante, vuoi per l'attenzione che nemici, ostacoli e soprattutto le cadute richiedono. L'unica pecca strutturale riscontrabile è la spesso ripetuta richiesta di compiere determinate azioni: ad esempio i sopraccitati pezzi di formaggio da prendere e, ancora, la cavalcata ed incornata sul dorso del toro, il far rotolare sferoidi di materia organica e via di questo passo.

La prova del titolo ha così convinto dove era lecito ed annunciato attendersi cambiamenti, per la recensione ed un discorso più definito non resta che attendere l'arrivo di giugno, mese dove la fatica Rare vedrà luce in suolo europeo. I più ricorderanno infine la modalità multiplayer della cartuccia per Nintendo 64, modalità adesso ampliata in termini di offerte (dall'offline all'online, sfruttando Xbox Live) e numero maggiore di giocatori (per un massimo di sedici contemporaneamente): è questa, rispetto ad un lustro fa, la novità ludica più grande. Galvanizzato inoltre da una nuova veste grafica proporzionale alle capacità tecniche della console adesso ospitante e da un accompagnamento vocale inglese splendido allora come oggi, Live & Reloaded aprirà le sue porte tanto a nuovi adepti quanto a coloro che non troppo tempo fa se ne invaghirono senza condizionale.

213