Crash Bandicoot
E' necessario fare un breve accenno alla storia in background, che parte esattamente laddove finiva il terzo episodio: Uka Uka e il Dr. Cortez stanno lavorando insieme per cercare di trovare un modo per eliminare il loro antagonista, Crash, responsabile di avere interrotto più volte i loro piani criminali. Per fare ciò, il diabolico duo utilizza la forza dei quatto elementi del globo: aria, acqua, terra e fuoco. Purtroppo per Crash, il risultato di questo piano è la creazione di terremoti, vulcani, tornado e quant'altro, contro i quali il giocatore dovrà vedersela durante la sua avventura.
L'impostazione dei livelli, come prima accennato, è tridimensionale, tuttavia il design degli stessi non è stato drasticamente alterato rispetto ai primi episodi della serie, per cui ci ritroveremo di fronte ad un azzeccato mix tra sezioni con scrolling di lato ed altre con scrolling di fronte. Il giocatore avrà comunque libertà di movimento nelle tre direzioni, anche se tale libertà appare in alcuni casi fittizia e poco funzionale al gioco.
Tuttavia, nonostante questa decisione che sembra andare contro le più recenti regole del genere, i livelli che abbiamo potuto visionare sono così vari tra di loro da farci dimenticare completamente le limitazioni di cui sopra, e le situazioni in cui Crash si viene spesso a creare risultano essere assolutamente ispirate: sono presenti nuovi veicoli da pilotare, tra i quali una Jeep, un Robot Alieno ed un mini elicottero. Tutto ciò garantisce un'esperienza poco ripetitiva, capace di mantenere l'attenzione del giocatore su livelli altissimi.
Anche Crahs, e l'altro co-protagonista di questa avventura, Cocoa, posseggono nuove mosse che si vanno ad aggiungere a quelle che abbiamo avuto modo di conoscere negli altri tre episodi della serie. Nei trenta livelli che compongono il gioco vedremo i due personaggi saltare, volare, correre, aggrapparsi su un filo sospeso su un burrone ripieno di lava...: insomma ne vedremo delle belle, soprattutto quando si troveranno di fronte ai cinque Boss finali.
Rispetto alla versione per la Playstation due, questa volta il gioco gode di una maggiore risoluzione grafica e di alcuni effetti che contribuiscono a rendere l'aspetto cosmetico del titolo ancora più brillante e, se possibile, ancora più simile ad un cartone animato.
Il risultato finale è quello di un titolo che non vuole essere rivoluzionario nel suo genere, ma che si accontenta di essere il miglior esponente del genere plattoform: siamo sicuri che ci riuscirà senza particolari problemi, anche perché la concorrenza per il momento, per lo meno sulla console di casa Microsoft, latita.
Il gioco è essenzialmente tutto ciò che abbiamo già visto e conosciuto negli altri episodi della serie, solo che in questo caso sembra essere stato livellato e perfezionato in ogni suo aspetto: gli appassionati sono avvisati, potrebbero essere costretti ad aprire nuovamente il portafoglio!