Crash Twinsanity

di Antonio 'Treasure Hunter' Norfo
Le ultime uscite di Crash non hanno certo contribuito ad una risurrezione dell'immagine di una delle più presenti e celebri mascotte della prima generazione Playstation. Né The Wrath of Cortex, né tantomeno lo spin-off a base di corse (Crash Nitro Kart) sono infatti riusciti a conquistare critica ed appassionati come forse prevedevano i primigeni progetti. Ora è il turno per Vivendi Universal (e gli sviluppatori Traveller's Tales) di tentare se non una palingenesi una netta impennata per quanto concerne la qualità ludica del prodotto, qualità che è andata col tempo sempre più affievolendosi (e che mai, a onor del vero, ha valicato alte vette). Le principali nuove componenti sono basilarmente due, una è l'uso di due personaggi alternati nelle circostanze, l'altra è l'attingere più direttamente alla matrice classica del platform a tre dimensioni.
Quest'ultima citata non dovrebbe essere caratteristica negativa, perché estirperebbe buona parte della linearità che ha contraddistinto talvolta la troppa semplicità dei titoli passati; ovviamente all'auspicabile esplorazione degli ambienti dovrebbero giungere in soccorso congeniali studi inerenti al level design ed è qui che si noterà e valuterà in fase di recensione il lavoro del team di sviluppo (giacché ora come ora non ci è dato saperlo).


Per quanto concerne invece la prima delle componenti testé dette diciamo subito che il compagno di viaggio del "buon" Crash e niente meno che il "cattivo" Dr. Cortex, da qui deriva tutto: nome del gioco, sistema di controllo e successiva influenza al tipo di gameplay (si parla anche di un terzo personaggio, Nina Cortex, che però come intuibile non avrà la stessa presenza dei primi due). Le motivazioni per questa inusuale cooperazione sono presto date: un male peggiore è nei paraggi, tanto basta per dar vita ad alleanze fruttifere ed inizialmente impensabili. Il sistema di controllo differenziato per i due dissacranti eroi (sia qualora si presentino insieme, sia quando saranno separati) dovrebbe contribuire alla causa del rinnovamento.
Un di più che non dovrebbe mancare al futuro tassello del mosaico Crash è l'umorismo con il quale sono conditi i vari dialoghi del titolo (alcune uscite di Cortex ne sono prova vivente) e a questo molto probabilmente ha contribuito un noto produttore dell'animazione a stelle e strisce come Jordan Reichek, che ha agito per volere di Vivendi come supervisore al progetto. In definitiva, il nuovo capitolo in imminente uscita vuole essere un nuovo punto di partenza per una serie che ha vissuto indubbiamente giorni migliori di quelli attuali. Le armi per il potenziale successo sono semplici eppure così rare al giorno d'oggi: varietà nel gameplay e nel design dei livelli di gioco. Riuscirà Twinsanity a fare propri questi due tesori? A breve la giusta sentenza.

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