Cromehounds
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Immaginereste mai l'apparizione sul mercato di una nuova console senza che questo venga accompagnato, o quanto meno seguito a breve distanza di tempo, dall'uscita di un gioco di mech ovvero robot in perfetto stile anime nipponico? Ovviamente la risposta è no, e quindi ecco presentarsi From Software con questo Chromehounds, simulazione di combattimento su mech per la nuova console Microsoft, la cui pubblicazione è affidata a Sega.
Il gioco è ambientato in un oscuro presente, in realtà quello che sarebbe stato probabilmente il nostro presente se sul finire degli anni '80 non ci fosse stata la corsa al disarmo da parte delle più grandi superpotenze del mondo e quindi si fosse, come era inevitabile aspettarsi, alla terza guerra mondiale. Il mondo è devastato dall'utilizzo indiscriminato di armi nucleari e nell'ambiente in cui vi ritroverete la guerra continua a serpeggiare inesorabile.
Una società senza scrupoli, chiamata Rafzakael, lucra sul conflitto, fornendo alle forze coinvolte giganteschi robot da guerra bipedi nonché i piloti, ovviamente mercenari, pronti a condurli in battaglia per il miglior offerente. Le vicende sono ambientate nella regione di Neroimus, caratterizzata dagli stati di Tarakia, Morskoj, e Sal Kar.
Nella versione finale del gioco saranno presenti ben sei tipi differenti di mech utilizzabili: soldato, cecchino, difensore, scout, artigliere e comandante.
Ciascuna di queste tipologie di robot dovrà completare, nella modalità campagna single player, sette missioni, di difficoltà crescente, ognuno preceduto, come solitamente avviene, da un briefing che fornirà indicazioni sull'obiettivo e sul come raggiungerlo coi mezzi a disposizione.
Naturalmente, com'era lecito attendersi, ogni tipologia di mech presenterà certe peculiarità e caratteristiche che la renderanno unica rispetto alle altre. Se quindi ha un mech cecchino ci si può aspettare una buona abilità nei colpi di precisioni a grande distanza, da un artigliere sarà lecito attendersi un volume di fuoco in grado di annientare anche la più arcigna resistenza.
Nonostante le ovvie diversità tra i mezzi, una volta presa la giusta dimestichezza con uno di essi, ritroverete elementi comuni anche in altre tipologie. La meccanica di combattimento non risulta troppo complicata e tendenzialmente potrete decidere sia di agire prevalentemente in terza persona, mira e fuoco a bersaglio inclusi, oppure commutare su una più comoda visuale zoomata in soggettiva, che vi permetterà di prendere la mira più agevolmente e soprattutto in maniera più precisa, prima di premere il fatidico grilletto destro.
Il sistema di controllo non è troppo complesso ed è caratterizzato da un buon mix tra azione arcade e simulazione, non risultando quindi ne troppo complesso e neanche troppo semplicistico. La curva di apprendimento vi porterà nel giro di un'oretta a padroneggiare i principali controlli e quindi il divertimento non dovrebbe tardare molto ad arrivare.
Naturalmente avrete la possibilità di accedere ad una mappa tattica della zona in cui si svolgerà la missione, e vi sarà possibile ascoltare le comunicazioni radio delle truppe alleate, che saranno preziose fonti di informazioni, in continua evoluzione, fondamentali per il buon conseguimento dell'obiettivo della campagna.
Ampia varietà di armi selezionabili, da mitragliatori automatici agli immancabili missili a ricerca calorica, dall'artiglieria pesante fino a svariati tipi di bombe, non avrete altro che l'imbarazzo della scelta.
Prima di ogni missione, alla scelta del mech da usare, potrete optare tra il pacchetto pre-pronto, già con armi e munizioni preparate oppure procedere alla personalizzazione dell'equipaggiamento; inoltre procedendo nello story mode, e completando di conseguenza le missioni, assegnate, avrete accesso a svariati componenti meccaniche ed energetiche, con le quali costruirvi da zero il vostro mech personalizzato in garage, il quale potrà ovviamente venire impiegato in battaglia.
Tecnicamente, almeno dalla demo testata, Chromehounds presenta un certo stacco tra i mech, realizzati ed animati in maniera piuttosto convincente e le ambientazioni teatro degli scontri, adire il vero a tratti scialbe e non troppo ispirate da un punto di vista prettamente coreografico. Discreti gli effetti delle esplosioni. L'accompagnamento sonoro non ci ha certo particolarmente stupito, diciamo nella media. Ovviamente questo giudizio è basato su una versione del gioco non completa e ci auguriamo che nella build finale molti difettucci, che ci auguriamo siano solo di gioventù, vengano aggiusti, visto e considerato che il gioco ha la giusta sostanza per divertire e sarebbe un peccato se venisse "rovinato" da un comparto tecnico non all'altezza del resto.
Restate sintonizzati per un giudizio completo e definitivo nella nostra recensione, prossimamente su questi schermi.
Il gioco è ambientato in un oscuro presente, in realtà quello che sarebbe stato probabilmente il nostro presente se sul finire degli anni '80 non ci fosse stata la corsa al disarmo da parte delle più grandi superpotenze del mondo e quindi si fosse, come era inevitabile aspettarsi, alla terza guerra mondiale. Il mondo è devastato dall'utilizzo indiscriminato di armi nucleari e nell'ambiente in cui vi ritroverete la guerra continua a serpeggiare inesorabile.
Una società senza scrupoli, chiamata Rafzakael, lucra sul conflitto, fornendo alle forze coinvolte giganteschi robot da guerra bipedi nonché i piloti, ovviamente mercenari, pronti a condurli in battaglia per il miglior offerente. Le vicende sono ambientate nella regione di Neroimus, caratterizzata dagli stati di Tarakia, Morskoj, e Sal Kar.
Nella versione finale del gioco saranno presenti ben sei tipi differenti di mech utilizzabili: soldato, cecchino, difensore, scout, artigliere e comandante.
Ciascuna di queste tipologie di robot dovrà completare, nella modalità campagna single player, sette missioni, di difficoltà crescente, ognuno preceduto, come solitamente avviene, da un briefing che fornirà indicazioni sull'obiettivo e sul come raggiungerlo coi mezzi a disposizione.
Naturalmente, com'era lecito attendersi, ogni tipologia di mech presenterà certe peculiarità e caratteristiche che la renderanno unica rispetto alle altre. Se quindi ha un mech cecchino ci si può aspettare una buona abilità nei colpi di precisioni a grande distanza, da un artigliere sarà lecito attendersi un volume di fuoco in grado di annientare anche la più arcigna resistenza.
Nonostante le ovvie diversità tra i mezzi, una volta presa la giusta dimestichezza con uno di essi, ritroverete elementi comuni anche in altre tipologie. La meccanica di combattimento non risulta troppo complicata e tendenzialmente potrete decidere sia di agire prevalentemente in terza persona, mira e fuoco a bersaglio inclusi, oppure commutare su una più comoda visuale zoomata in soggettiva, che vi permetterà di prendere la mira più agevolmente e soprattutto in maniera più precisa, prima di premere il fatidico grilletto destro.
Il sistema di controllo non è troppo complesso ed è caratterizzato da un buon mix tra azione arcade e simulazione, non risultando quindi ne troppo complesso e neanche troppo semplicistico. La curva di apprendimento vi porterà nel giro di un'oretta a padroneggiare i principali controlli e quindi il divertimento non dovrebbe tardare molto ad arrivare.
Naturalmente avrete la possibilità di accedere ad una mappa tattica della zona in cui si svolgerà la missione, e vi sarà possibile ascoltare le comunicazioni radio delle truppe alleate, che saranno preziose fonti di informazioni, in continua evoluzione, fondamentali per il buon conseguimento dell'obiettivo della campagna.
Ampia varietà di armi selezionabili, da mitragliatori automatici agli immancabili missili a ricerca calorica, dall'artiglieria pesante fino a svariati tipi di bombe, non avrete altro che l'imbarazzo della scelta.
Prima di ogni missione, alla scelta del mech da usare, potrete optare tra il pacchetto pre-pronto, già con armi e munizioni preparate oppure procedere alla personalizzazione dell'equipaggiamento; inoltre procedendo nello story mode, e completando di conseguenza le missioni, assegnate, avrete accesso a svariati componenti meccaniche ed energetiche, con le quali costruirvi da zero il vostro mech personalizzato in garage, il quale potrà ovviamente venire impiegato in battaglia.
Tecnicamente, almeno dalla demo testata, Chromehounds presenta un certo stacco tra i mech, realizzati ed animati in maniera piuttosto convincente e le ambientazioni teatro degli scontri, adire il vero a tratti scialbe e non troppo ispirate da un punto di vista prettamente coreografico. Discreti gli effetti delle esplosioni. L'accompagnamento sonoro non ci ha certo particolarmente stupito, diciamo nella media. Ovviamente questo giudizio è basato su una versione del gioco non completa e ci auguriamo che nella build finale molti difettucci, che ci auguriamo siano solo di gioventù, vengano aggiusti, visto e considerato che il gioco ha la giusta sostanza per divertire e sarebbe un peccato se venisse "rovinato" da un comparto tecnico non all'altezza del resto.
Restate sintonizzati per un giudizio completo e definitivo nella nostra recensione, prossimamente su questi schermi.