Crysis 3

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La serie Crysis, sopratutto per i giocatori su piattaforma PC, é da sempre sinonimo di tecnologia. Il motore sviluppato dai ragazzi di Crytek, studio responsabile della serie, é infatti uno dei più avanzati e dettagliati mai creati e sin dalla sua prima versione - ormai siamo alla terza - ha sempre introdotto tantissime novità per quel che riguarda illuminazione, rendering e tantissimi altri elementi tecnici, ripresi poi da altre software house.

L'arrivo di un terzo capitolo ha quindi messo in allarme tutti i fan che anche questa volta si aspettano un FPS estremamente tecnologico in grado di rapire la loro attenzione, sperando anche in una trama più profonda ed interessante, visto che storicamente questo é l'unico vero punto debole del prodotto. Durante lo showcase di Electronic Arts abbiamo avuto modo di puntare i nostri ansiosi occhi su una primissima build del prodotto, ma che ci ha già lasciato intendere cosa aspettarci nel prossimo futuro. Scopritelo insieme a noi.

Da preda a cacciatore

La storia prende piede in una futuristica New York del 2047, ben 24 anni dopo gli eventi narrati nel secondo capitolo della serie. Senza raccontarvi troppo della trama alle spalle del titolo, possiamo dirvi che torneremo a controllare Prophet che, fatto ritorno nella metropoli statunitense, si troverà davanti ad un inaspettato ed ingombrante cambiamento. La città infatti, per quasi la sua totalità é stata inglobata in una sorta di biosfera battezzata Nanodome; opera ovviamente della famosa e poco affidabile Cell Corporation. In questa sfera sono stati inglobati sette distretti e al loro interno sono contenuti i cattivissimi Ceph, la forma aliena già conosciuta nei precedenti capitoli. Questi distretti, chiamati “seven wonders” sono alcuni tra i più famosi quartieri della città Neyorkese, anche se la fittissima vegetazione che ormai li ha totalmente inglobati ne rende davvero difficile il loro riconoscimento. Senza addentrarci oltre nel susseguirsi degli eventi, possiamo affermare che quest'ultimi ci porteranno a vedere il nostro protagonista sotto una luce totalmente differente, ovvero, non più quella della preda, ma bensì di un cacciatore impegnato in una personalissima missione di vendetta e che immaginiamo sarà legata a doppia mandata alla scoperta dei piani della Cell Corporation.



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Questa, a grandi linee, é la trama che fa da sfondo allo scenario di gioco che come avrete intuito vede il ritorno di una fittissima vegetazione già resa famosa dal primo capitolo della serie. La natura selvaggia sarà un elemento che rispetto al passato avrà ancora più importanza e rilevanza, dato che, a detta degli sviluppatori, sarà una vera e propria protagonista aggiuntiva.

Per esprimere in maniera ancora più dettagliata e credibile questa concezione Prophet come arma principale avrà un arco iper tecnologico che gli permetterà di lanciare dardi precisissimi e silenziosi , oltre che estremamente dannosi, sia in scontri ravvicinati che a lunghissime distanze, facendo presagire una importante e consistente componente stealth.

Finito questo cappello introduttivo gli sviluppatori hanno fatto partire una brevissima demo che ci ha dato modo di apprezzare, dal vivo, alcune delle caratteristiche di gameplay implementate in questo capitolo.

Una selvaggia Chinatown

La prova di gioco ha avuto inizio all'interno di un'irriconoscibile stazione metropolitana di New York. Salite le scale ci siamo trovati davanti un vero e proprio massacro di guardie probabilmente appartenenti all'esercito. Facendo avanzare il personaggio con estrema cautela, lo sviluppatore si é subito imbattuto in un alieno che, senza troppi problemi, ha eliminato con una secca e precisa freccia in pieno petto. Avanzato nella stanza successiva, una navicella Ceph ha fatto letteralmente vibrare le mura della costruzione diroccata mettendo in allarme i sistemi del nostro personaggio, e del suo partner collegato via radio (trattasi nientemeno che il Sergente Michael "Psycho" Sykes ). Fatto qualche passo in più, un tremendo squarcio nella struttura edile ci ha dato modo di osservare una panoramica sulla zona di gioco e sui nemici appostati, ignari della nostra presenza, sotto di essa.

Come già specificato dagli sviluppatori, il colpo d'occhio ci ha mostrato un distretto di Chinatown completamente trasformato in una giungla umida e paludosa con palazzi completamente ricoperti di muschio, imperiosi alberi a sovrastare le poche costruzioni rimaste e rigagnoli d'acqua a coprire di pantano tutta la zona circostante. Visuale resa ancora più concreta e impressionate dalla nuova versione del motore grafico, ma di cui vi parleremo tra poco.

Lo sviluppatore incaricato di mostrarci la demo, sfruttando i già conosciuti e famosi poteri della nanosuit ha targato i tre bersagli a terra ed uno più distante posizionato sul tetto di un palazzo. Per mostrarci le rinnovate sezioni stealth, ha fatto compiere al nostro protagonista, sfruttando l'arco, una precisa kill dalla distanza culminata con una kill cam che ha seguito la freccia sino al suo conficcarsi nella testa dell'alieno. Successivamente, sfruttando gli arcinoti poteri della tuta, é entrato in modalità invisibile e dopo aver brevemente studiato i percorsi fatti dai tre alieni di ronda posizionati sotto di lui, li ha rapidamente eliminati usando delle bellissime uccisioni furtive con coltello, arricchite di nuove animazioni.




Un'operazione pulita e silenziosa quindi, che purtroppo é stata vanificata poco dopo dal rilevamento del nostro protagonista da parte di alcuni droni volanti armati di scanner che hanno rivelato la nostra presenza al nemico. Da questo momento in poi lo scontro si é fatto decisamente più classico con vivaci scontri a fuoco in cui, all'arco, lo sviluppatore ha preferito armi da fuoco, tra cui un paio di nuovi modelli come quello chiamato Typhoon, una sorta di fucile automatico che spara proiettili ad alto rateo di fuoco, oppure, l'heavy mortan che come lascia intendere il nome é una sorta di mortaio molto lento ma estremamente efficace, sopratutto contro i nemici più prestanti.

I diversi scontri a cui abbiamo potuto assistere nel corso della demo ci hanno dato modo di osservare anche i rinnovati potenziamenti della nano tuta, come quello della corazza che riduce per un breve periodo di tempo il danno procurato dai proiettili, oppure la già citata invisibilità. A questi, gli sviluppatori ci hanno assicurato che se ne aggiungeranno dei nuovi, tra cui quello che offre la possibilità di hackerare dalla distanza torrette o componenti elettrici nemici in modo da rigirali a nostro favore durante lo scontro. Proprio nella demo abbiamo potuto ammirare come questa tecnologia si sia rivelata estremamente utile per uccidere un gruppo di nemici e correre indenni verso il punto successivo, quella che a tutti gli effetti sembrava una torre radio e su cui ha sfumato il video concludendo la nostra breve ma intensa prima esperienza all'interno di Crysis 3.

Prima di concludere vogliamo rassicurare i fan, dicendo loro che per quello che abbiamo visto, l'esperienza é tornata a far assaporare quella sensazione di sandbox totale che un po nel secondo episodio si era persa. Utilizzare l'arco e fare tutto in modalità furtiva, scegliere di buttarci nell'azione a spron battuto oppure utilizzare sapientemente i potenziamenti della nostra tuta sono solo alcune delle possibilità messe a disposizione degli sviluppatori, supportate ovviamente da un mondo di gioco totalmente esplorabile e che lascia ancora più libertà nella scelta dell'approccio da prendere.

Crytek mostra i muscoli..digitali!

Abbiamo volutamente lasciato alla fine l'argomento che più ci ha colpito durante la nostra prova, stiamo ovviamente parlando dell'ultimo aggiornamento apportato al motore grafico di Crytek, il CryENGINE3. La versione mostrataci era ovviamente quella PC - vi ricordiamo che anche questa volta il titolo uscirà anche su console Next gen - potendo vantare su un dettaglio grafico e una potenza di calcolo sicuramente superiore a quella delle console casalinghe. La resa grafica ci ha lasciato davvero colpiti sopratutto per l'estrema pulizia e fluidità che gli sviluppatori sono riusciti a raggiungere. Effetti di illuminazione dinamica, un rendering esagerato e una modellazzione poligonale estremamente dettagliata sia per quanto riguarda i nemici che gli ambienti di gioco, sono solo alcuni degli assi nella manica che la software house teutonica potrà giocarsi per il successo del prodotto. Il tutto, ripetiamo, con un frame rate che nonostante i molti mesi che ci separano dall'uscita - fissata per un generico inizio 2013 - si é dimostrato già estremamente solido e convincente. Stesso discorso vale anche per il comparto audio che riesce ad accompagnare magnificamente le azioni che avvengono su schermo grazie ad una campionatura dei suoni pressoché ineccepibile e una colonna sonora alquanto atipica ma sicuramente interessante ed orecchiabile.

Nonostante i tanti mesi ancora a disposizione degli sviluppatori per lavorare sul progetto, Crysis 3 si é svelato alla stampa già in grandissima forma. Il concetto che ci vede passare da preda a cacciatore é stato già ben consolidato dai ragazzi di Francoforte, che grazie all'inserimento di una forte componente stealth e la solita azione immediata ma profonda, si potrebbe rivelare quel cosa in più che serve ad un gioco per farlo spiccare dalla massa. Per quanto ci riguarda, non vediamo l'ora di provarlo con mano per la prima volta, potendo così saziare tutte le domande e le curiosità che sicuramente verranno a galla dopo aver letto questo articolo. Rimanete sintonizzati su questi lidi, per ulteriori e succulente notizie.

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Crysis 3

Crysis 3

Crysis 3 si é svelato alla stampa già in grandissima forma. Il concetto che ci vede passare da preda a cacciatore é stato già ben consolidato dai ragazzi di Francoforte, che grazie all'inserimento di una forte componente stealth e la solita azione caciarona ma con un pizzico di tattica dato dai poteri della tuta, si potrebbe rivelare quella cosa in più che serve ad un gioco per farlo spiccare dalla massa.

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