Curse: The Eye of Isis
di
Redazione
Sebbene il gioco possa inizialmente sembrare ubbidire ad una formula ben precisa, è molto interessante scoprire quanta attenzione l'editore, il gigante francese delle telecomunicazioni Wanadoo, gli abbia dedicato aprendo persino un sito web dedicato al gioco, che tuttavia ne presenta solamente la storyline. Inizialmente la data prevista per il release era settembre ma ora si pensa ad una altra data visto che oltre alle versioni PC e PS2 esistono già abbastanza indicazioni per poter affermare che uscirà anche nella versione Xbox.
Non appena si sente parlare di genere "avventura" vengono subito in mente i giochi del tipo "Esplora, punta e clicca". Sai è comunque dell'opinione che in questo caso ci sia uno stretto filo di somiglianza con Code Veronica, e tutti sappiamo quanto valido sia stato quel gioco.
Abbiamo discusso con Sai anche del grado di violenza all'interno del gioco. "Il gioco non è poi così violento e le scene dove c'è molto sangue vengono usate principalmente allo scopo di arricchire il game-play durante le sequenze dei combattimenti o per creare ambienti ostili specialmente dove si trovano molti cadaveri. Il gioco è stato ideato per una audience di maggiori di 15 anni, anche se una classificazione definitiva ancora non è stata effettuata. Si è voluto intenzionalmente scioccare il giocatore cercando di immergerlo subito in una atmosfera strana e lugubre."
"Essendo the Curse un gioco del tipo survival-horror abbiamo voluto dare la stessa importanza ad entrambi gli elementi sia survival che horror. Gli strani eventi che accadono mentre si gioca sono stati ideati appositamente per creare un ambiente horror dove il giocatore deve sempre stare all'erta per poter, appunto, sopravvivere. Le idee interessanti nel gioco sono tantissime e The Curse fa rivivere all'improvviso oggetti inanimati e personaggi che si pensavano morti facendoli combattere contro il giocatore". Sai ci ha comunque detto che le parole solamente non riescono a presentare il gioco per quello che è veramente. "Dovete giocare ed esserne coinvolti per riuscire ad apprezzare appieno tutti i dettagli di questo gioco meraviglioso!"
"Alcuni degli eventi sono a tempo ed è stato impiantato un timer che mostra quanto tempo ci rimane"
"Due esempi di puzzles all'interno del gioco sono i seguenti:
1. Darien si imbatte in un poliziotto all'interno del British Museum che gli rivela di aver chiuso a chiave le porte che portano nella Sala delle Mostre più avanti. Una mummia riesce comunque a passare attraverso le porte ed uccide il poliziotto che avanza verso Darien che a questo punto deve uccidere la mummia che alla fine cade al suolo. L'energia di The Curse riesce comunque a far rianimare la mummia nel corpo del poliziotto che a sua volta risorge. Darien deve allora uccidere il poliziotto e cercare sulla sua divisa la chiave per aprire la porta che sta davanti a lui.
2. Darien si fa strada attraverso dei tunnel bui verso la stazione dei treni. Viene a trovarsi davanti ad un cancello metallico che non riesce ad aprire. Una mummia si lancia da un buco sul soffitto dall'altra parte del cancello e cerca di attaccare Darien che usa il suo lanciafiamme per difendersi. Riesce a dar fuoco alla mummia e la luce che rischiara il tunnel rivela una leva dall'altra parte della porta. Darien spara con il suo fucile sulla leva e riesce ad aprire il cancello".
Curse: The Eye of Isis
Curse: The Eye of Isis
Curse è un gioco del genere survival-horror ambientato nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo. Riesce subito a trasportarti in un mondo da incubo. Creato su misura per gamers assetati di suspense dunque. "The eye of Isis" ( L'Occhio di Iside) è una statuetta di prezzo inestimabile su cui un ladro senza scrupoli ha messo le mani lasciando a te e a Darien Dane, ingegnere esperto in tecnologia vittoriana, il compito di recuperarla. Tuttavia questa non è una statuetta normale. Il suo sonno millenario è stato turbato e ha risvegliato un'antica forza sovrannaturale malefica: The Curse (La Maledizione). Pazzia e morte violenta colpiscono chi tocca la statuetta; questa è anche capace di evocare in suo aiuto un'orda di mummie viventi.