Cursed Mountain

di Ferdinando Saggese
Sono passati tre anni dalla prima commercializzazione di Nintendo Wii, ed in tutto questo tempo la console meno spaccona di tutte ha conquistato i cuori, ed i salotti, di milioni di italiani grazie ad un sistema di controllo innovativo e coinvolgente, ad una strategia di mercato praticamente perfetta, ma sopratutto a quelle perle di giocabilità e divertimento, che solo Nintendo é capace di regalare a tutti i suoi appassionati fan. Se dovessimo cercare il proverbiale ago nel pagliaio, che la casa nipponica alimenta ogni giorno con nuovo fieno, questo sarebbe effettivamente l'assenza di titoli di valore prodotti dalle cosiddette terze parti, che non sono riuscite a tradurre in divertimento le grandi possibilità offerte dall'ultima console della grande N.



I ragazzi che furono Rockstar Vienna, ed oggi rispondono al nome di Deep Silver, però, potrebbero colmare anche questa lacuna con un promettente titolo, che abbiamo visto in anteprima presso i loro studi viennesi, e che dovrebbe vedere la luce entro l'anno. Stiamo parlando di “Cursed Mountain”, prossimo survival horror per Nintendo Wii che, come ogni survival horror che si rispetti, proporrà un'ambientazione ed una trama degne di questo nome, frutto di un grande lavoro di ricerca e documentazione, che il team di sviluppo ha svolto negli ultimi due anni. Con “Cursed Mountain”, i ragazzi di Deep Silver volevano esplorare il lato più oscuro e quindi meno conosciuto, di una delle religioni più innocue della storia, il Buddhismo, e per fare questo hanno pensato di ambientare il gioco su quel che era la catena montuosa dell'Himalaya trent'anni fa.

Il protagonista, Eric Simmons, é infatti un noto alpinista, che si recherà sul complesso fittizio del Chomolonzo per aiutare il fratello minore Frank, scomparso misteriosamente durante una spedizione sulle tracce di un antico artefatto. Eric dovrà quindi affrontare i pericoli materiali legati al luogo estremo in cui si troverà, e le minacce spirituali provenienti dal Bardo, una sorta di limbo dove le anime di chi é morto sulla montagna attendono di raggiungere il Nirvana. Il luogo, e soprattutto il tempo che gli sviluppatori hanno scelto per scrivere la trama, non solo la rendono fresca ed interessante, ma avranno sensibili ripercussioni sulla giocabilità. L'alpinismo negli anni '80 era infatti molto diverso da quello che conosciamo oggi, Eric non potrà ad esempio contare su elicotteri e ritrovati tecnologici, come il GPS od il telefono satellitare, ma dovrà affrontare i tremila metri che lo separano dalla vetta con corde e walkie talkie, le cui funzionalità sono state elegantemente integrate nel Mote.


Uno dei punti su cui i ragazzi di Deep Silver hanno insistito di più é la costante presenza a video di tutto il mondo di gioco, che nonostante il pregevole effetto di sfocatura legato alle distanze, ci permetterà di identificare gli edifici più importanti e di trovare i percorsi più brevi per raggiungerli. Questa caratteristica ha messo a dura prova l'hardware Nintendo, che gli sviluppatori hanno dichiarato di aver sfruttato fino in fondo. Effettivamente “Cursed Mountain” é un piacere per gli occhi, e coniuga la complessità architettonica di città ed edifici, ad effetti di luce e particellari molto complessi. L'animazione dei capelli del protagonista, ad esempio, seguirà l'andamento casuale del vento, che alzerà inoltre scintillanti cristalli di ghiaccio dai cumuli di neve più esposti. Durante la presentazione abbiamo ammirato quattro differenti livelli, che si sono fatti apprezzare per qualità, ma sopratutto per varietà. Dobbiamo comunque dire che la maggior parte di essi ha evidenziato un carattere eccessivamente lineare, anche per un survival horror come questo.

Il gameplay offerto dal titolo riprenderà quello dei classici del genere: ritmi blandi, pochi nemici e tanta esplorazione, che i ragazzi di Deep Silver hanno arricchito con quella componente gestuale che ci si aspetta da un qualsiasi titolo per Wii. Dovremo quindi utilizzare Mote e Nunchuck per salire scale a pioli o di semplice corda, e mimare l'uso delle piccozze, necessarie per scalare pareti verticali. Il particolare sistema di controllo ideato da Nintendo sarà inoltre alla base del fighting system, che in funzione della natura spirituale dei nemici implementati, non prevederà l'uso di alcuna arma. I ragazzi di Deep Silver hanno sostituito lame affilate e pallottole incandescenti con una serie di gesti, che prendono il nome di rituale, dalla difficoltà proporzionale al livello dei nemici che affronteremo.

In particolare, giocando a “Cursed Mountain” dovremo costantemente esplorare il Bardo impugando il Mote come una torcia, ed una volta individuati, gli spiriti ostili ci “comunicheranno” i gesti necessari per sconfiggerli, che dovremo replicare con precisione ed il giusto tempismo. Dobbiamo dire che il tutto non ci é sembrato particolarmente semplice da padroneggiare, ma in Deep Silver ci hanno confidato che il sistema di combattimento é ancora in una fase sperimentale e dovrebbe subire delle modifiche nei mesi che ci separano dalla pubblicazione. La doppia natura del mondo di gioco, fisica e spirituale, ha inoltre permesso di implementare percorsi ed oggetti nascosti, che dovrebbero garantire rigiocabilità ad un titolo che comunque promette una quindicina di ore di divertimento.