D-Day
di
Luca 'Chomog' Zaccaria
A 60 anni dal D-Day
Il 6 giugno 1944, dopo che l'operazione fu posticipata per ben due volte, il comandante Dwight Eisenhower decise che l'alba di quel giorno era quella adatta per lo sbarco in Normandia, uno degli attacchi che sarebbe stato determinante per la liberazione dell'Europa dal giogo nazista. Una scelta decisiva che permise di stabilire una testa di ponte e di far sbarcare un numero imponente di soldati (150 mila) e di mezzi ma che costò molto cara dal punto di vista umano, con quasi 6.200 tra morti e feriti di cui 3.881 nella sola "Bloody" Omaha. Proprio in occasione del 60° anniversario del D-Day (che significa Day-Day, cioè "il giorno esatto") la Digital Reality sceglie di tentare nuovamente, dopo l'uscita di Deser Rats Vs Afrika Korps, con un gioco ambientato nella seconda guerra mondiale. Il giocatore si troverà ad affrontare i momenti più importanti come le prime ore dello sbarco sulla spiaggia di Omaha, l'attacco paracadutistico su Sainte Mere Eglise, la cattura della baia di Cherbourg e della città di St Lo, l'operazione Cobra, la battaglia della sacca di Falaise e la liberazione della Normandia nell'agosto del 1944.
Immersione totale nella realtà
Mentre con Desert Rats Vs Afrika Korps si era optato per una rappresentazione degli eventi con lo stile del "romanzo storico", D-Day (prodotto da MonteCristo Games e sviluppato dalla Digital Reality) si avvale invece della collaborazione del Normandy Mémoire, il corpo ufficiale di commemorazione per la Liberazione.
Ci si aspetta quindi una riproduzione quanto più fedele possibile dei fatti accaduti, speranza alimentata dalla presenza all'interno del gioco di una ben nutrita documentazione storica con tanto di immagini delle battaglie, filmati e video tratti dagli archivi storici e vere testimonianze dei veterani e degli abitanti della zona.
Una sorta di immersione nella realtà che trova conferma nella scelta del gameplay, molto più tattico e ragionato rispetto ad altri titoli dello stesso genere. Il giocatore dovrà infatti decidere accuratamente ogni singola azione, in quanto, differentemente da ciò che accade nella maggior parte dei RTS, uomini e mezzi persi nelle precedenti missioni non saranno recuperabili, rischiando così, per una scelta tattica sbagliata, di compromettere l'esito dell'intera campagna e non soltanto della singola missione. Una lodevole scelta di logicità causa-effetto che potrebbe però procurare qualche difficoltà ai meno avezzi al peculiare sistema di combattimento e di gestione delle risorse. In aiuto di questi ultimi, però, arriva la possibilità di mettere in pausa il gioco, pianificare con tutta calma le azioni e vedere i soldati eseguire i propri comandi una volta ripreso lo scorrere del tempo. Le azioni da compiere all'interno del gioco saranno sempre improntate alla ricerca della realismo dalla possibilità di distruggere i ponti e di conquistare gli edifici e i mezzi nemici alla presenza di più di 60 unità, realmente impiegate in quel frangente del conflitto (tra cui soldati specializzati come ufficiali, fucilieri, esploratori, mitraglieri, medici, genieri, unità lanciafiamme, cecchini e unità lanciagranate), e di 7 differenti categorie di mezzi (da ricognizione, carro armato, artiglieria leggera, artiglieria anticarro, artiglieria antiaerea, trasporto e appoggio aereo) che dovranno necessariamente essere governati da un'unità di terra.
Anche l'erba in 3d...
E come tocco finale di realismo ogni elemento del terreno, compresa l'erba, sarà interamente in 3d. E questo, oltre ad una maggiore resa estetica, interesserà anche le scelte tattiche poiché, ad esempio, renderà più difficile il rilevamento delle mine disseminate sul terreno. Il motore grafico è quello gi ammirato, con i dovuti ritocchi del caso, in Desert Rats VS Afrika Korps (insieme al gameplay), rendendo questo titolo il diretto e degno successore. La sua straordinaria versatilità gli permette di gestire anche i momenti più caotici (come lo sbarco ad Omaha Beach) in modo più che degno. Di tutto rispetto anche le altre features: gli effetti di luce e ombra sono splendidi, i danni molto dettagliati e le animazioni ed i movimenti delle unità sono spettacolari. La telecamera, libera di ruotare in ogni direzione, ed un'interfaccia semplice ed intuitiva permettono di mantenere facilmente il controllo totale della situazione in ogni momento. In modalità single player si potrà scegliere di completare l'intera campagna, il che assicurerà la continuità cronologica delle azioni e degli avvenimenti, oppure di rivivere i momenti cruciali giocando le singole missioni. Sul versante multiplayer, invece, si potrà giocare fino a otto giocatori con 12 mappe esclusive e con la possibilità, tramite l'editor delle mappe, di costruirne di nuove.
Il 6 giugno 1944, dopo che l'operazione fu posticipata per ben due volte, il comandante Dwight Eisenhower decise che l'alba di quel giorno era quella adatta per lo sbarco in Normandia, uno degli attacchi che sarebbe stato determinante per la liberazione dell'Europa dal giogo nazista. Una scelta decisiva che permise di stabilire una testa di ponte e di far sbarcare un numero imponente di soldati (150 mila) e di mezzi ma che costò molto cara dal punto di vista umano, con quasi 6.200 tra morti e feriti di cui 3.881 nella sola "Bloody" Omaha. Proprio in occasione del 60° anniversario del D-Day (che significa Day-Day, cioè "il giorno esatto") la Digital Reality sceglie di tentare nuovamente, dopo l'uscita di Deser Rats Vs Afrika Korps, con un gioco ambientato nella seconda guerra mondiale. Il giocatore si troverà ad affrontare i momenti più importanti come le prime ore dello sbarco sulla spiaggia di Omaha, l'attacco paracadutistico su Sainte Mere Eglise, la cattura della baia di Cherbourg e della città di St Lo, l'operazione Cobra, la battaglia della sacca di Falaise e la liberazione della Normandia nell'agosto del 1944.
Immersione totale nella realtà
Mentre con Desert Rats Vs Afrika Korps si era optato per una rappresentazione degli eventi con lo stile del "romanzo storico", D-Day (prodotto da MonteCristo Games e sviluppato dalla Digital Reality) si avvale invece della collaborazione del Normandy Mémoire, il corpo ufficiale di commemorazione per la Liberazione.
Ci si aspetta quindi una riproduzione quanto più fedele possibile dei fatti accaduti, speranza alimentata dalla presenza all'interno del gioco di una ben nutrita documentazione storica con tanto di immagini delle battaglie, filmati e video tratti dagli archivi storici e vere testimonianze dei veterani e degli abitanti della zona.
Una sorta di immersione nella realtà che trova conferma nella scelta del gameplay, molto più tattico e ragionato rispetto ad altri titoli dello stesso genere. Il giocatore dovrà infatti decidere accuratamente ogni singola azione, in quanto, differentemente da ciò che accade nella maggior parte dei RTS, uomini e mezzi persi nelle precedenti missioni non saranno recuperabili, rischiando così, per una scelta tattica sbagliata, di compromettere l'esito dell'intera campagna e non soltanto della singola missione. Una lodevole scelta di logicità causa-effetto che potrebbe però procurare qualche difficoltà ai meno avezzi al peculiare sistema di combattimento e di gestione delle risorse. In aiuto di questi ultimi, però, arriva la possibilità di mettere in pausa il gioco, pianificare con tutta calma le azioni e vedere i soldati eseguire i propri comandi una volta ripreso lo scorrere del tempo. Le azioni da compiere all'interno del gioco saranno sempre improntate alla ricerca della realismo dalla possibilità di distruggere i ponti e di conquistare gli edifici e i mezzi nemici alla presenza di più di 60 unità, realmente impiegate in quel frangente del conflitto (tra cui soldati specializzati come ufficiali, fucilieri, esploratori, mitraglieri, medici, genieri, unità lanciafiamme, cecchini e unità lanciagranate), e di 7 differenti categorie di mezzi (da ricognizione, carro armato, artiglieria leggera, artiglieria anticarro, artiglieria antiaerea, trasporto e appoggio aereo) che dovranno necessariamente essere governati da un'unità di terra.
Anche l'erba in 3d...
E come tocco finale di realismo ogni elemento del terreno, compresa l'erba, sarà interamente in 3d. E questo, oltre ad una maggiore resa estetica, interesserà anche le scelte tattiche poiché, ad esempio, renderà più difficile il rilevamento delle mine disseminate sul terreno. Il motore grafico è quello gi ammirato, con i dovuti ritocchi del caso, in Desert Rats VS Afrika Korps (insieme al gameplay), rendendo questo titolo il diretto e degno successore. La sua straordinaria versatilità gli permette di gestire anche i momenti più caotici (come lo sbarco ad Omaha Beach) in modo più che degno. Di tutto rispetto anche le altre features: gli effetti di luce e ombra sono splendidi, i danni molto dettagliati e le animazioni ed i movimenti delle unità sono spettacolari. La telecamera, libera di ruotare in ogni direzione, ed un'interfaccia semplice ed intuitiva permettono di mantenere facilmente il controllo totale della situazione in ogni momento. In modalità single player si potrà scegliere di completare l'intera campagna, il che assicurerà la continuità cronologica delle azioni e degli avvenimenti, oppure di rivivere i momenti cruciali giocando le singole missioni. Sul versante multiplayer, invece, si potrà giocare fino a otto giocatori con 12 mappe esclusive e con la possibilità, tramite l'editor delle mappe, di costruirne di nuove.
D-Day
D-Day
D-Day è un titolo che sembra, già in questa versione preview, promettere molto bene ed avere tutte le carte in regola per imporsi all'attenzione dei giocatori che richiedono ad un strategico in tempo reale un gameplay differente dal solito "ammassa e conquista". Interamente permeato dal realismo, il titolo della Monte Cristo, risulta molto interessante anche da un punto di vista meramente storico oltre che videoludico. Preparatevi perché lo sbarco sta per iniziare!