Dante's Inferno
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Il Natale é ormai alle porte e tutti ci sentiamo più buoni, o meglio, tutti tranne Electronic Arts, che tra il 10 ed il 24 di questo mese ha intenzione di pubblicare sul Playstation Network e su Xbox Live la demo di uno dei giochi più cattivi del prossimo anno. Ispirato dall'opera più importante della letteratura italiana, “Dante's Inferno” é un action adventure sviluppato dai ragazzi di Visceral Games, che promette ore di divertimento a base di botte, sangue e cultura medioevale. Dopo i ripetuti, interessati ed interessanti contatti di questa estate, siamo stati invitati a giocare in anteprima la stessa versione dimostrativa che i fortunati possessori di una Playstation 3 potranno scaricare dal Playstation Network subito dopo aver letto questo articolo, prova che ci ha definitivamente convinto sulle qualità di questa ambiziosa produzione.
L'obbiettivo dichiarato é infatti quello di contendere all'attesissimo “God of War 3” la palma di miglior action adventure sul mercato, obbiettivo che i ragazzi di Visceral Games contano di raggiungere grazie ad un'ambientazione ricca di fascino ed una giocabilità immediata ed appagante. Dobbiamo dire che l'opera del sommo poeta é stata utilizzata dai game designer solamente per creare un inferno che fosse credibile e ricco di riferimenti, nel quale ambientare una storia dal grande impatto emotivo. In “Dante's Inferno” il protagonista non sarà il poeta coronato di alloro che abbiamo conosciuto sui banchi di scuola, ma un guerriero che perderà la vita in terra santa, durante una crociata. Il suo incontro con la morte, però, non si rivelerà pacifico e misterioso come potremmo immaginarlo. Il grande amore che il nostro eroe nutre per la bella Beatrice lo porterà a sfidare l'oscura mietitrice a duello, a sconfiggerla ed a tornare in Italia con la sua falce sulle spalle. Un simile affronto alle leggi di natura non passerà comunque inosservato ed il Diavolo deciderà di portare con se l'anima della povera Beatrice in cambio della vita del coraggioso crociato. Inizierà così per Dante una penosa discesa verso gli inferi che lo porterà al cospetto dell'angelo caduto per la più epica delle battaglie.
Le tematiche scelte per “Dante's Inferno”, ma sopratutto il modo con cui Visceral Games ha deciso di trattarle, stanno ad indicare un prodotto maturo, sicuramente poco adatto ai minorenni, che potrebbero trovare meno impegnativa la produzione Sony. Ad ogni modo non possiamo non sottolineare la genialità malata di personaggi ed ambientazioni di gioco, come non possiamo che elogiare la cura con cui i grafici hanno realizzato le cut scene in computer grafica, o gli intermezzi in stile grafic novel con cui é raccontata la trama. Nel corso della mezz'ora passata davanti allo schermo abbiamo ritrovato il feeling con un sistema di controllo, molto simile a quello utilizzato da “God of War”, che i ragazzi di Visceral Games hanno notevolmente affinato negli ultimi mesi, e con un fighting system che ci é parso più tecnico di quello proposto dal già citato concorrente di mamma Sony. L'impressione generale é che, nonostante le evidenti analogie, “Dante's inferno” sia dedicato ad un utenza più “competente” rispetto all'utenza cui si rivolge la produzione Sony, anche se la possibilità di scalare il livello di difficoltà permetterà a chiunque di divertirsi prescindendo dall'abilità generale.
Questa complessità deriva in buona parte dalla complementarità degli strumenti di morte con cui gli sviluppatori hanno deciso di armare il braccio di Dante. Oltre alla già citata falce, il nostro alter ego potrà contare sui poteri sovrannaturali di una croce, prezioso dono di Beatrice, che oltre ad emettere una potente luce castiga demoni ci permetterà di condannare definitivamente oppure salvare le anime che popolano l'inferno. La condotta morale che decideremo di tenere modificherà sensibilmente l'esperienza di gioco dal momento che dovremo impiegare i punti esperienza ottenuti in entrambi i modi nell'acquisto di abilità suddivise in due schemi ad albero paralleli, uno ricco di virtù, l'altro di peccati. La personalizzazione del personaggio giocherà quindi un ruolo fondamentale negli equilibri del titolo e dovrebbe garantire una certa rigiocabilità alla produzione Electronic Arts. Non mancheranno ovviamente una serie di funzioni accessorie che sono diventate uno standard per i giochi di questo genere, come i poteri magici basati sul mana, un indicatore combo che una volta riempito ci renderà più veloci e potenti e gli immancabili quick time events, che affronteremo per eliminare nemici particolarmente ostici piuttosto che boss di fine livello.
Un'altra caratteristica chiave del gameplay di “Dante's Inferno” é la possibilità di prendere il controllo di gigantesche creature infernali con cui sconfiggere i nemici e radere al suolo interi gironi, visualizzati a video nella loro interezza. “Dante's Inferno” convince infatti anche sotto il profilo tecnico. I grafici di Visceral Games hanno ottimizzato il motore che muove il gioco ed i miglioramenti rispetto alla demo che Electronic Arts ha mostrato all'E3 sono più che evidenti. La cosa che colpisce, oltre al livello di dettaglio generale, e la grande solidità del frame rate, che si é mantenuto costante per tutta la la prova. Avendo provato entrambe le versioni possiamo azzardare un primissimo confronto tra Playstation 3 e Xbox 360, confronto che vede la prima console vittoriosa anche se ai punti. Nonostante qualche piccolo problemino con l'aliasing, il codice Playstation 3 ci é parso più dettagliato e sopratutto meglio illuminato rispetto quello che girava su Xbox 360. Per quanto riguarda l'accompagnamento sonoro ci é parso degno di un action di questo calibro, anche se non abbiamo potuto apprezzare il doppiaggio in italiano, confermato, ma non ancora implementato nel codice da noi testato.
L'obbiettivo dichiarato é infatti quello di contendere all'attesissimo “God of War 3” la palma di miglior action adventure sul mercato, obbiettivo che i ragazzi di Visceral Games contano di raggiungere grazie ad un'ambientazione ricca di fascino ed una giocabilità immediata ed appagante. Dobbiamo dire che l'opera del sommo poeta é stata utilizzata dai game designer solamente per creare un inferno che fosse credibile e ricco di riferimenti, nel quale ambientare una storia dal grande impatto emotivo. In “Dante's Inferno” il protagonista non sarà il poeta coronato di alloro che abbiamo conosciuto sui banchi di scuola, ma un guerriero che perderà la vita in terra santa, durante una crociata. Il suo incontro con la morte, però, non si rivelerà pacifico e misterioso come potremmo immaginarlo. Il grande amore che il nostro eroe nutre per la bella Beatrice lo porterà a sfidare l'oscura mietitrice a duello, a sconfiggerla ed a tornare in Italia con la sua falce sulle spalle. Un simile affronto alle leggi di natura non passerà comunque inosservato ed il Diavolo deciderà di portare con se l'anima della povera Beatrice in cambio della vita del coraggioso crociato. Inizierà così per Dante una penosa discesa verso gli inferi che lo porterà al cospetto dell'angelo caduto per la più epica delle battaglie.
Le tematiche scelte per “Dante's Inferno”, ma sopratutto il modo con cui Visceral Games ha deciso di trattarle, stanno ad indicare un prodotto maturo, sicuramente poco adatto ai minorenni, che potrebbero trovare meno impegnativa la produzione Sony. Ad ogni modo non possiamo non sottolineare la genialità malata di personaggi ed ambientazioni di gioco, come non possiamo che elogiare la cura con cui i grafici hanno realizzato le cut scene in computer grafica, o gli intermezzi in stile grafic novel con cui é raccontata la trama. Nel corso della mezz'ora passata davanti allo schermo abbiamo ritrovato il feeling con un sistema di controllo, molto simile a quello utilizzato da “God of War”, che i ragazzi di Visceral Games hanno notevolmente affinato negli ultimi mesi, e con un fighting system che ci é parso più tecnico di quello proposto dal già citato concorrente di mamma Sony. L'impressione generale é che, nonostante le evidenti analogie, “Dante's inferno” sia dedicato ad un utenza più “competente” rispetto all'utenza cui si rivolge la produzione Sony, anche se la possibilità di scalare il livello di difficoltà permetterà a chiunque di divertirsi prescindendo dall'abilità generale.
Questa complessità deriva in buona parte dalla complementarità degli strumenti di morte con cui gli sviluppatori hanno deciso di armare il braccio di Dante. Oltre alla già citata falce, il nostro alter ego potrà contare sui poteri sovrannaturali di una croce, prezioso dono di Beatrice, che oltre ad emettere una potente luce castiga demoni ci permetterà di condannare definitivamente oppure salvare le anime che popolano l'inferno. La condotta morale che decideremo di tenere modificherà sensibilmente l'esperienza di gioco dal momento che dovremo impiegare i punti esperienza ottenuti in entrambi i modi nell'acquisto di abilità suddivise in due schemi ad albero paralleli, uno ricco di virtù, l'altro di peccati. La personalizzazione del personaggio giocherà quindi un ruolo fondamentale negli equilibri del titolo e dovrebbe garantire una certa rigiocabilità alla produzione Electronic Arts. Non mancheranno ovviamente una serie di funzioni accessorie che sono diventate uno standard per i giochi di questo genere, come i poteri magici basati sul mana, un indicatore combo che una volta riempito ci renderà più veloci e potenti e gli immancabili quick time events, che affronteremo per eliminare nemici particolarmente ostici piuttosto che boss di fine livello.
Un'altra caratteristica chiave del gameplay di “Dante's Inferno” é la possibilità di prendere il controllo di gigantesche creature infernali con cui sconfiggere i nemici e radere al suolo interi gironi, visualizzati a video nella loro interezza. “Dante's Inferno” convince infatti anche sotto il profilo tecnico. I grafici di Visceral Games hanno ottimizzato il motore che muove il gioco ed i miglioramenti rispetto alla demo che Electronic Arts ha mostrato all'E3 sono più che evidenti. La cosa che colpisce, oltre al livello di dettaglio generale, e la grande solidità del frame rate, che si é mantenuto costante per tutta la la prova. Avendo provato entrambe le versioni possiamo azzardare un primissimo confronto tra Playstation 3 e Xbox 360, confronto che vede la prima console vittoriosa anche se ai punti. Nonostante qualche piccolo problemino con l'aliasing, il codice Playstation 3 ci é parso più dettagliato e sopratutto meglio illuminato rispetto quello che girava su Xbox 360. Per quanto riguarda l'accompagnamento sonoro ci é parso degno di un action di questo calibro, anche se non abbiamo potuto apprezzare il doppiaggio in italiano, confermato, ma non ancora implementato nel codice da noi testato.