Dark Project II
di
Redazione
Storici nemici dei Meccanicisti invece, sono i Pagani, una sorta di antica confraternita di fricchettoni che vieta qualsivoglia tipo di tecnologia e predica un ritorno alla natura incontaminata (nudismo, musicoterapia e musica psichedelica?). Per ultimi ci sono i Guardiani, testimoni di una lenta e costante implosione della civiltà, che scongiurano l'avvento della nefasta, per loro, Età Del Metallo. Questi ultimi appoggeranno e copriranno le spalle al Garrett, sempre che questi si dedichi a tempo pieno al conseguimento dei loro scopi. Una mano lava l'altra insomma
ISPETTORE GINKO, CI E' SCAPPATO DI NUOVO!
Questo gioco non si presenta molto diverso da come già avevamo avuto modo di conoscerlo. Diciamo che Dark Project II sta al primo Dark Project come l'ultimo livello di Kingpin sta al livello iniziale. O giù di lì, insomma. A parte gli scherzi, i cambiamenti sono davvero pochi, e si fa fatica a notarli. A prima vista (ma anche alle successive) Dark Project II sembra quasi un'espansione del gioco originale, ma questo non é certo un male. Graficamente sembra tutto quasi come prima: più che altro é il numero di oggetti su schermo ad esser aumentato, nonché la dimensione degli ambienti di gioco. L'engine grafico, già un poco obsoleto un'anno e mezzo fa, adesso si rivela abbastanza anacronistico. Resta sempre un ottimo motore, sia chiaro, solo che manca di diverse feature oggi diventate, più o meno sbarbinamente, di serie. Ma il gameplay di Dark Project non si basava certo su vezzi grafici e gratificazioni per l'occhio, e ancora meno lo fa oggi. Ancor più di prima, in Dark Project II, si vive si botte da dare in testa, guardie da seminare e corpi da occultare. Non manca comunque qualche "bonus" anche per quel che concerne la grafica, forse inserito più per giustificare il prezzo pieno di questa sorta di data-disk stand alone, che per altro. Troveremo infatti luci colorate, effetti atmosferici quali nebbia, pioggia e neve, un cielo animato e personaggi più dettagliati (meno male!) e meglio animati. Qualche timido ritocco anche al sistema di gioco: adesso potremo, per dirne una, origliare alle porte al fine di carpire informazioni più o meno vitali e regolarci di conseguenza
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Questo gioco non si presenta molto diverso da come già avevamo avuto modo di conoscerlo. Diciamo che Dark Project II sta al primo Dark Project come l'ultimo livello di Kingpin sta al livello iniziale. O giù di lì, insomma. A parte gli scherzi, i cambiamenti sono davvero pochi, e si fa fatica a notarli. A prima vista (ma anche alle successive) Dark Project II sembra quasi un'espansione del gioco originale, ma questo non é certo un male. Graficamente sembra tutto quasi come prima: più che altro é il numero di oggetti su schermo ad esser aumentato, nonché la dimensione degli ambienti di gioco. L'engine grafico, già un poco obsoleto un'anno e mezzo fa, adesso si rivela abbastanza anacronistico. Resta sempre un ottimo motore, sia chiaro, solo che manca di diverse feature oggi diventate, più o meno sbarbinamente, di serie. Ma il gameplay di Dark Project non si basava certo su vezzi grafici e gratificazioni per l'occhio, e ancora meno lo fa oggi. Ancor più di prima, in Dark Project II, si vive si botte da dare in testa, guardie da seminare e corpi da occultare. Non manca comunque qualche "bonus" anche per quel che concerne la grafica, forse inserito più per giustificare il prezzo pieno di questa sorta di data-disk stand alone, che per altro. Troveremo infatti luci colorate, effetti atmosferici quali nebbia, pioggia e neve, un cielo animato e personaggi più dettagliati (meno male!) e meglio animati. Qualche timido ritocco anche al sistema di gioco: adesso potremo, per dirne una, origliare alle porte al fine di carpire informazioni più o meno vitali e regolarci di conseguenza