Dark Void
In arrivo nei primi mesi del 2010, Dark Void é un action shooter dalle tinte molto variegate ambientato tra le due guerre mondiali, ma sicuramente non supportato da verità storiche: la vicenda infatti prevede l'esistenza di entità extraterrestri, le cosiddette “Sentinelle”, che dal “vuoto” tornano sulla terra, loro ancestrale dimora, per soggiogarla nuovamente. Questi esseri sembrerebbero essere delle larve o dei rettili estremamente progrediti che si muovono tramite esoscheletri robotici dalle proporzioni umane e utilizzano armi fantascientifiche.
Nella versione di prova che abbiamo avuto in mano, emerge immediatamente come Dark Void cerchi di fondere insieme diversi concept: nell'introduzione del gioco verremo infatti messi al comando di un non meglio identificato collaudatore di un Jetpack in stile Rocketeer. L'esercitazione viene interrotta dai mezzi volanti delle Sentinelle e l'azione sfuma bruscamente: la scena si sposta avanti di qualche tempo e troviamo il protagonista Will in compagnia dell'esploratrice Eve in un volo sopra al Triangolo delle Bermuda; durante una tempesta il loro bimotore viene attaccato dalle Sentinelle e i due precipitano nella Jungla.
Da quel momento il gioco si configura essenzialmente come uno shooter in terza persona: in uno scenario da “Mondo Perduto”, Will fronteggerà le Sentinelle a terra sfruttando la copertura di vari ostacoli, camminando rasente agli stessi e sporgendosi per prendere la mira e sparare, un po' come avviene in Uncharted. Più avanti metterà le mani sul succitato Jetpack, anche se da principio si tratterà di una versione semplificata che gli permetterà solamente di compiere brevi tragitti, ma che già così sposterà lo sviluppo dei livelli dalle due alle tre dimensioni, con lunghi salti da effettuare fluttuando e terrazze a cui appendersi per sparare ai nemici sovrastanti o sottostanti. Quando finalmente Will si impossesserà del prototipo completo, potrà sfrecciare nel cielo (occhio a non schiantarvi!) e affrontare le Sentinelle nel loro habitat.
In tutte le fasi del gioco, Will potrà portarsi appresso solamente due armi: la prima sarà il suo fucile mitragliatore, ma ben presto risulterà più interessante l'arsenale alieno, dai fucili laser a cannoni di vario genere, soprattutto per l'approvvigionamento di munizioni (dopotutto, abbatterete Sentinelle!). Piazzati qua e là nei livelli, o tra un livello e l'altro, troverete gli armadietti delle armi: tramite questi potrete scambiare le armi trasportate con qualsiasi altra sbloccata, rifornirvi di munizioni ed anche operare degli upgrade spendendo gli appositi punti sviluppo che otterrete dai nemici morti o nelle aree segrete; anche le armi del Jetpack, una volta rinvenuto, potranno essere potenziate tramite questo tool.
É ovviamente nella caratteristica presenza del Jetpack che Dark Void punta per fare la differenza: la possibilità di esplorare vasti spazi e compiere duelli aerei, per poi atterrare e infilarsi in tunnel e cunicoli, e ancora sfruttare coperture varie contro assalti provenienti dalle tre dimensioni, promettono un gameplaying che esuli dei classici cliché. Quanto questo concept possa effettivamente risultare vincente e quanto invece tenda a schematizzarsi é un argomento da analizzare attentamente: l'impressione che le varie sessioni siano semplicemente “montate” una dietro l'altra é abbastanza forte, ma naturalmente é presto per sbilanciarsi. Certo é che lo sviluppo delle aree deve fare i conti con questo inconsueto grado di libertà, un po' come accadde già con Bionic Commando, e la presenza di zone segrete e oggetti nascosti da raccogliere sarà all'ordine del giorno.
That's all, for now: com'é nostra abitudine rimandiamo il commento tecnico e il giudizio finale per la recensione, ovvero a quando avremo per le mani una versione definitiva, il ché dovrebbe accadere verso la fine di Gennaio 2010. Se siete interessati a Dark Void, Stay tuned!
Nella versione di prova che abbiamo avuto in mano, emerge immediatamente come Dark Void cerchi di fondere insieme diversi concept: nell'introduzione del gioco verremo infatti messi al comando di un non meglio identificato collaudatore di un Jetpack in stile Rocketeer. L'esercitazione viene interrotta dai mezzi volanti delle Sentinelle e l'azione sfuma bruscamente: la scena si sposta avanti di qualche tempo e troviamo il protagonista Will in compagnia dell'esploratrice Eve in un volo sopra al Triangolo delle Bermuda; durante una tempesta il loro bimotore viene attaccato dalle Sentinelle e i due precipitano nella Jungla.
Da quel momento il gioco si configura essenzialmente come uno shooter in terza persona: in uno scenario da “Mondo Perduto”, Will fronteggerà le Sentinelle a terra sfruttando la copertura di vari ostacoli, camminando rasente agli stessi e sporgendosi per prendere la mira e sparare, un po' come avviene in Uncharted. Più avanti metterà le mani sul succitato Jetpack, anche se da principio si tratterà di una versione semplificata che gli permetterà solamente di compiere brevi tragitti, ma che già così sposterà lo sviluppo dei livelli dalle due alle tre dimensioni, con lunghi salti da effettuare fluttuando e terrazze a cui appendersi per sparare ai nemici sovrastanti o sottostanti. Quando finalmente Will si impossesserà del prototipo completo, potrà sfrecciare nel cielo (occhio a non schiantarvi!) e affrontare le Sentinelle nel loro habitat.
In tutte le fasi del gioco, Will potrà portarsi appresso solamente due armi: la prima sarà il suo fucile mitragliatore, ma ben presto risulterà più interessante l'arsenale alieno, dai fucili laser a cannoni di vario genere, soprattutto per l'approvvigionamento di munizioni (dopotutto, abbatterete Sentinelle!). Piazzati qua e là nei livelli, o tra un livello e l'altro, troverete gli armadietti delle armi: tramite questi potrete scambiare le armi trasportate con qualsiasi altra sbloccata, rifornirvi di munizioni ed anche operare degli upgrade spendendo gli appositi punti sviluppo che otterrete dai nemici morti o nelle aree segrete; anche le armi del Jetpack, una volta rinvenuto, potranno essere potenziate tramite questo tool.
É ovviamente nella caratteristica presenza del Jetpack che Dark Void punta per fare la differenza: la possibilità di esplorare vasti spazi e compiere duelli aerei, per poi atterrare e infilarsi in tunnel e cunicoli, e ancora sfruttare coperture varie contro assalti provenienti dalle tre dimensioni, promettono un gameplaying che esuli dei classici cliché. Quanto questo concept possa effettivamente risultare vincente e quanto invece tenda a schematizzarsi é un argomento da analizzare attentamente: l'impressione che le varie sessioni siano semplicemente “montate” una dietro l'altra é abbastanza forte, ma naturalmente é presto per sbilanciarsi. Certo é che lo sviluppo delle aree deve fare i conti con questo inconsueto grado di libertà, un po' come accadde già con Bionic Commando, e la presenza di zone segrete e oggetti nascosti da raccogliere sarà all'ordine del giorno.
That's all, for now: com'é nostra abitudine rimandiamo il commento tecnico e il giudizio finale per la recensione, ovvero a quando avremo per le mani una versione definitiva, il ché dovrebbe accadere verso la fine di Gennaio 2010. Se siete interessati a Dark Void, Stay tuned!
Dark Void
Dark Void
Dark Void sembra prendere spunti qua e là per realizzare un titolo vario e frizzante, con un'ambientazione da “mondo perduto” infarcita di fantascienza, a metà strada tra King Kong, Uncharted e Rocketeer. Difficile per il momento stabilire se il cocktail funzioni bene o produca una densa nube di fumo con poco arrosto: certo é che per dare un giudizio completo dovremo attendere la versione definitiva, prevista per l'anno entrante.