Darksiders II

di Tommaso Alisonno
L'ultima frase ci permette di introdurre il discorso sulla progressione del personaggio, la quale avviene sul doppio binario dell'esperienza e dell'equipaggiamento. Abbattendo nemici e raggiungendo obiettivi - di trama o secondari - Morte otterrà infatti i punti necessari ad incrementare il suo livello, il ché si tramuterà nell'acquisizione di un “punto abilità” da spendere nell'apposito albero. Su questo trovano posto sia nuove mosse di combattimento sia varie tecniche di magia nera, come l'evocazione di alcuni gregari che possano dargli man forte, la generazione di una barriera protettiva e quant'altro. Per attivare questi e altri poteri, Morte dovrà utilizzare la barra della “furia”, nient'altro che il classico Mana che si ricaricherà combattendo.



Altre tecniche speciali potranno essere acquistate presso gli appositi addestratori, mentre la possibilità di assumere la “forma suprema” di Morte (...ve la dobbiamo anche descrivere?) sarà legata al riempimento di un apposito indicatore. L'equipaggiamento comprende sia l'arma primaria (la coppia di falci), sia la secondaria (asce, martelli e così via come accennato in precedenza), sia le varie parti che compongono l'armatura: oltre ai valori di attacco/difesa, i vari pezzi possono garantire incrementi alla barra della vita o resistenze particolari, nonché esperienza o denaro extra. Particolarmente importanti saranno le armi “possedute”, le quali possono essere potenziate “sacrificando” altre armi. Ogni pezzo di equipaggiamento avrà un livello: va da sé che Morte non potrà utilizzare oggetti di livello superiore al proprio.

L'ultimo elemento a cui daremo uno sguardo in questa sede é l'ambientazione: sebbene la “Corruzione” rappresenti un elemento di contorno piuttosto assimilabile alle catastrofi apocalittiche del primo Darksiders, in generale il mondo ha un aspetto tra il Fantasy e il Gotico che si distacca leggermente dal prequel, pur naturalmente essendo molto calzante con la natura del nuovo protagonista. Anche la scelta nelle palette di colori, tendenti al “pastello fiabesco” e lo stesso studio degli ambienti e dei modelli rispecchiano questo leggero cambio stilistico; ciò nonostante quando compare qualche “vecchia faccia”, il connubio non stride affatto alla vista.

Concludiamo confermando il fatto che il gioco é interamente in Italiano, sia nei testi sia nei doppiaggi. Nel complesso questo primo excursus nei panni di Morte ci ha trasmesso l'impressione che Vigil Games abbia effettivamente saputo conservare gli elementi più interessanti del primo Darksider implementando nel contempo svariate meccaniche che, pur non costituendo niente di nuovo nel panorama del gaming moderno, rendono il prodotto decisamente più vasto, vario e potenzialmente godibile. L'appuntamento é dunque al 24 Agosto per la versione definitiva!



11