Dead Island
di
Andrea Bruni
Banoi, Papua Nuova Guinea. Un autentico paradiso terrestre, la meta turistica ideale: mare limpido, spiagge incantevoli, paesaggi da cartolina a perdita d'occhio, gente cordiale e... morti viventi. Nessuno ha mai detto che gli zombie non possano concedersi una sana vacanza, é questo che deve avere pensato Techland per il concept di Dead Island, che appunto vede l'incantevole isola oceanica trasformatasi di punto in bianco in un enorme ristorante self service per morti ambulanti, con i pochi sopravvissuti rimasti costretti a sfruttare ogni mezzo per non figurare tra i piatti del giorno. Se questo titolo non ci suona nuovo, non siete affatto fuori strada: l'uscita di Dead Island, infatti, era inizialmente prevista addirittura per il 2008.
Da lì un non meglio precisato ritardo e poi un lungo e poco rassicurante silenzio, che ha fatto presagire un destino di oblio per il gioco degli sviluppatori polacchi (che nel frattempo avranno modo di mettersi in luce con la saga di Call of Juarez), ma per la gioia di tutti gli ammazzazombie virtuali, non solo il progetto é riemerso dalle nebbie del vaporware più vispo che mai, ma addirittura é ormai quasi in dirittura di arrivo: sarà dal prossimo 9 settembre, proprio appena ripiegati gli ombrelloni, che potremo finalmente godere di questo survival horror in soggettiva sui nostri PC/Xbox360/PS3.
Nel frattempo, Techland e il publisher Deep Silver, hanno pensato bene di non lasciarci a bocca asciutta per gli ultimi mesi di attesa; magari i navigli milanesi non saranno la stessa cosa rispetto alla lussureggiantew Banoi, ma l'anteprima nazionale di Dead Island é stata comunque un'ottima occasione per avere un primo, gustoso assaggio di ciò che ci aspetterà in questa vacanza da sogno divenuta incubo, dandoci modo di testare con mano qualche minuto di gameplay in solitaria, oltre che una rapida sessione multiplayer.
Da cosa possiamo iniziare questo resoconto? Innanzitutto sfatando un'impressione che sarebbe potuta sembrare del tutto scontata: survival horror in soggettiva, cooperativa fino a quattro giocatori e tonnellate di morti che di "riposare in pace" proprio non ne vogliono sapere, pronti a lanciarsi contro i malcapitati sopravvissuti a passo di corsa... Facile pensare a Left 4 Dead, no?
E invece Dead Island dimostra di recare ben poche similitudini col gioiello multiplayer di Valve, salvo gli elementi appena citati. Piuttosto, l'ultima fatica Techland, che pure -e non senza onestà intellettuale- non sembra voler forzare più di tanto la mano sul fattore-originalità, mostra di aver fatto tesoro da ben altre fonti d'ispirazione.
La struttura sfoggia infatti parecchi punti in comune con quella di Borderlands, tra la libertà di movimento nell'ampia mappa di gioco, il sistema di quest che si snoderà tra missioni principali e vari incarichi secondari con cui potremo mettere in tasca generose ricompense, e soprattutto la rubosta contaminazione RPG, che anche qui assume una valenza tutt'altro che trascurabile.
Dead Island ci permetterà di scegliere il nostro alter ego tra quattro personaggi, ciascuno dotato di una propria specialità e di una serie di abilità e bonus unici, sbloccabili man mano che accumuleremo punti esperienza; ad esempio la cameriera Xian Mei é agile, silenziosa e potenzialmente letale con coltelli e armi da taglio, il nerboruto rapper Sam B ha un approccio più spiccio e una predilezione per i corpi contundenti che potrà perfezionare allinsegna della forza bruta.
Da lì un non meglio precisato ritardo e poi un lungo e poco rassicurante silenzio, che ha fatto presagire un destino di oblio per il gioco degli sviluppatori polacchi (che nel frattempo avranno modo di mettersi in luce con la saga di Call of Juarez), ma per la gioia di tutti gli ammazzazombie virtuali, non solo il progetto é riemerso dalle nebbie del vaporware più vispo che mai, ma addirittura é ormai quasi in dirittura di arrivo: sarà dal prossimo 9 settembre, proprio appena ripiegati gli ombrelloni, che potremo finalmente godere di questo survival horror in soggettiva sui nostri PC/Xbox360/PS3.
Nel frattempo, Techland e il publisher Deep Silver, hanno pensato bene di non lasciarci a bocca asciutta per gli ultimi mesi di attesa; magari i navigli milanesi non saranno la stessa cosa rispetto alla lussureggiantew Banoi, ma l'anteprima nazionale di Dead Island é stata comunque un'ottima occasione per avere un primo, gustoso assaggio di ciò che ci aspetterà in questa vacanza da sogno divenuta incubo, dandoci modo di testare con mano qualche minuto di gameplay in solitaria, oltre che una rapida sessione multiplayer.
Da cosa possiamo iniziare questo resoconto? Innanzitutto sfatando un'impressione che sarebbe potuta sembrare del tutto scontata: survival horror in soggettiva, cooperativa fino a quattro giocatori e tonnellate di morti che di "riposare in pace" proprio non ne vogliono sapere, pronti a lanciarsi contro i malcapitati sopravvissuti a passo di corsa... Facile pensare a Left 4 Dead, no?
E invece Dead Island dimostra di recare ben poche similitudini col gioiello multiplayer di Valve, salvo gli elementi appena citati. Piuttosto, l'ultima fatica Techland, che pure -e non senza onestà intellettuale- non sembra voler forzare più di tanto la mano sul fattore-originalità, mostra di aver fatto tesoro da ben altre fonti d'ispirazione.
La struttura sfoggia infatti parecchi punti in comune con quella di Borderlands, tra la libertà di movimento nell'ampia mappa di gioco, il sistema di quest che si snoderà tra missioni principali e vari incarichi secondari con cui potremo mettere in tasca generose ricompense, e soprattutto la rubosta contaminazione RPG, che anche qui assume una valenza tutt'altro che trascurabile.
Dead Island ci permetterà di scegliere il nostro alter ego tra quattro personaggi, ciascuno dotato di una propria specialità e di una serie di abilità e bonus unici, sbloccabili man mano che accumuleremo punti esperienza; ad esempio la cameriera Xian Mei é agile, silenziosa e potenzialmente letale con coltelli e armi da taglio, il nerboruto rapper Sam B ha un approccio più spiccio e una predilezione per i corpi contundenti che potrà perfezionare allinsegna della forza bruta.
Dead Island
Dead Island
Difficile pronosticare per Dead Island l'Oscar dell'originalità, ma se quel che state cercando é un gioco godibile e divertente, non ci sembra un azzardo scommettere sulla bontà dell'ultima fatica di Techland.
Mazzate tra amici contro orde di non morti, armi improprie a volontà, elementi ruolistici e un setting paradisiaco... se queste sono le premesse, é più che lecito sperare che il finale di quest'estate videoludica sarà caldissimo...
Mazzate tra amici contro orde di non morti, armi improprie a volontà, elementi ruolistici e un setting paradisiaco... se queste sono le premesse, é più che lecito sperare che il finale di quest'estate videoludica sarà caldissimo...