Dead Island: Riptide

di Fabio Fundoni
Primo postulato dei videogiocatore: se può accadere una tragedia all'inizio di una trama, accadrà e sarà peggio di quanto credi.

Chi testa videogame, di tanto in tanto, ha qualche piccolo privilegio in più rispetto ai normali videogiocatori. A volte si tratta di poter scambiare quattro chiacchiere con un famoso sviluppatore o, magari, di andare a visitare qualche grosso studio di produzione. Questa volta ci é stata offerta la possibilità di fare una vacanza a Palanai, una graziosa isola tropicale dove il mare é limpido, la sabbia finissima e il sole non smette mai di splendere. Due soli inconvenienti: stiamo parlando di una vacanza virtuale e l'isola in questione é totalmente infestata da zombie. Va bene, va bene: a questo punto conveniamo tutti col dire “per fortuna che la vacanza é virtuale”!

Benvenuti a Palanai, insomma. Stiamo parlando del luogo su cui si svolgono gli avvenimenti di Dead Island: Riptide, sequel che vi permetterà di vivere gli avvenimento direttamente successivi a quelli del primo Dead Island. Lasciato il villaggio di Banoi, i nostri eroi (ma non mancherà qualche novità) si ritroveranno sulle coste di Palanai, ma capiranno subito che la situazione non é certo migliorata. Se pensavate di essere scampati dall'inferno, dovrete ricredervi: ogni cosa può peggiorare e al terrore non c'é mai fine. Abbiamo così scelto il nostro nuovo avatar (ma voi potrete importare i salvataggi del primo capitolo) e ci siamo gettati in questa avventura per riuscire a capirne alcuni elementi, sebbene il codice fornitoci non sia ancora quello definitivo.




Svegliarsi dopo un naufragio e guardarsi intorno non può darci tutte le risposte di cui siamo alla ricerca, ma ci offre immediatamente qualche interessante spunto su cui basare la nostra riflessione: come ci aspettavamo, l'impalcatura su cui i ragazzi del team Techland hanno lavorato é esattamente la stessa vista in passato, con il motore grafico preso di peso e portato su questi nuovi lidi. Inutile mettersi a fare disquisizioni tecniche su un prodotto non ancora ultimato, viste le possibili migliorie, ma chiunque stia seguendo le vicende del titolo avrà già una base su cui misurare le proprie aspettative. Alziamo lo sguardo e scrutiamo l'orizzonte. Il sole picchia, il mare luccica e la spiaggia brulica di cadaveri. Immobili. Questa, già, potrebbe essere una buona notizia. La nostra compagnia, però, non ci metterà molto a dirci che il contagio é ovunque, ma almeno per qualche minuto abbiamo l'occasione di dare un'occhiata in giro.

Tante armi, tanti zombie!
Il sistema di gioco ci mette subito nelle condizioni di trovarci a nostro agio, se poi siete tra coloro che hanno giocato il precedente Dead Island, non avrete alcun problema a trarre il meglio dal gameplay a disposizione. Sul nostro schermo compare un radar dove possiamo vedere alcuni elementi d'interesse tra cui spicca, ovviamente, il luogo in cui dirigerci per portare a termine la nostra prima missione. Inutile dire che, vista la situazione, a farla da padrona é stata la curiosità, motivo per cui ci siamo bellamente lavati le mani dei nostri doveri per iniziare a esplorare l'ambiente circostante. Sono bastati pochi metri tra sabbia e sentieri per trovare decine e decine di armi improvvisate, tra coltelli, sbarre di legno, mannaie e altre amenità, più una discreta quantità di vari oggetti. Il messaggio da parte dei programmatori ci é sembrato subito chiaro: "ti stiamo offrendo tante armi perché non hai ancora la minima idea di quanti zombie ti troverai a dover affrontare”, il tutto in una ambientazione che promette di essere molto estesa.




D'altro canto ci siamo ritrovati per le mani degli strumenti d'offesa abbastanza precari e, soprattutto, fragili. Come da abitudine della saga, anche in Riptide dovrete sempre tenere d'occhio la salute delle vostre armi, perché potrebbero diventare inutilizzabili da un momento all'altro... esattamente come voi! L'uomo (o la donna) non é una macchina a moto perpetuo: più compirete azioni faticose, più vi stancherete. Vi assicuriamo che trovarsi circondati da zombie quando si é esausti non é assolutamente piacevole. Se poi avrete in mano anche una trave di legno ormai troppo rovinata per essere utile a combattere... non vi rimarrà che iniziare a recitare le vostre preghiere. Come in passato il combat system ci é parso un po' confusionario, ma oggi si arricchisce di alcuni elementi, tra cui abbiamo apprezzato molto la gestione delle basi da difendere. In alcune situazioni, infatti, avrete l'opportunità di applicare alcuni materiali agli accampamenti dei sopravvissuti, in modo da renderli più resistenti davanti agli attacchi dei nostri cadaveri ambulanti preferiti.

Una piacevole variazione sul tema in mezzo a quella che, nella nostra prova, si é rivelata essere una vera e propria mattanza di zombie. I morti viventi ci hanno attaccato in gruppi numerosi e a diverse ondate, confermandoci il fatto che, se presi singolarmente, difficilmente possono infastidire il giocatore, ma affrontandone tanti nello stesso momento si deve usare un po' di cautela e cercare di non farsi cogliere impreparati. Anche per questo avremo a disposizione momenti in cui migliorare il nostro armamentario, grazie a combinazioni e potenziamenti, oltre che noi stessi, tramite un sistema di crescita in stile GDR, con relativi punti esperienza. Purtroppo non é stato possibile testare tutte le opzioni offerte dal sistema di abilità, ma alcune potrebbero rivelarsi estremamente utili e divertenti da utilizzare.

La nostra gitarella tra le coste di Palanai si é conclusa lasciandoci la forte sensazione di aver assaggiato quello che potrebbe essere un ottimo sequel di Dead Island, più che altro dal punto di vista dei contenuti che per quanto riguarda la realizzazione tecnica. Forte é il sentore che ci si possa trovare davanti un titolo che ricalcherà il proprio predecessore sia nella buona che nella cattiva sorte (leggi: pregi e difetti). Aspettiamo di trasferirci in pianta stabile sull'isola per potervi dare il nostro parere definitivo su Dead Island: Riptide, magari in compagnia di qualche amico, visto che il gioco supporterà anche la modalità cooperativa.