Dead or Alive 3

Dead or Alive 3
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Lo sviluppo del gioco é, come per i precedenti capitoli, affidato interamente alle mani dell'ormai celeberrimo Team Ninja, capeggiato da Tomonobu Itagaki il quale, durante la recente fiera americana, ha avuto modo di sottolineare come la versione demo del gioco utilizzasse un numero di poligoni quattro volte superiore alla versione definitiva di Dead or Alive 2 per PlayStation 2. Quello fra Tecmo e Microsoft ha tutta l'aria di un matrimonio perfetto, del resto non é un mistero che la casa di Redmond cercasse un picchiaduro in grado di esaltare le potenzialità della nuova console e nello stesso tempo fosse un titolo già conosciuto al grande pubblico, garantendogli una sicura presa sugli appassionati del genere
Dead or Alive 3
La giovane karateka, vista così non sembra particolarmente minacciosa

LE MISURE VITALI DI DEAD OR ALIVE
Tecmo non si é ancora sbilanciata sulle nuove caratteristiche del gioco, ma sicuramente non mancheranno tutti gli elementi che hanno reso famosa la serie di Dead or Alive. Non ci riferiamo solo alle prosperose forme da pin-up delle lottatrici, ma alle mosse e soprattutto ai contrattacchi che, se ben utilizzati, rendevano un combattimento molto più intenso rispetto a un normale picchiaduro. Certo, Dead or Alive non era esente da difetti, le combo erano meno precise ed elaborate rispetto a un Tekken o a un Soul Calibur, il movimento di abiti e capelli meno realistico di Soul Calibur e i fondali meno elaborati, ma compensava con la possibilità di interagire con gli ambienti, che celavano segreti e aree nascoste. Bastava infatti, gettare un avversario attraverso una finestra e questo volava in una nuova arena di gioco
Le tecniche di combattimento dei vari personaggi si ispiravano ad arti marziali esistenti che garantivano al gioco una certa verosimiglianza. Se a questi elementi sommiamo le tanto decantate potenzialità della console di Microsoft, allora le aspettative per Dead or Alive 3 vanno alle stelle. Pensateci e ammirate il futuro: livelli dal design ricercato; personaggi dalle movenze sinuose e letali, rese ancora più fluide dal motion capture e dall'abbondanza di poligoni; un parco mosse vasto e spettacolare, ricco di contromosse e combo; una maggiore interazione con i fondali, il tutto ovviamente accompagnato da animazioni di elevata qualità. Queste aspettative nei confronti di Dead or Alive 3 vi sembrano un po' eccessive? Basta dare un'occhiata alle immagini e ai filmati che sono in circolazione, per rendersi conto che questo futuro sarà presto un florido presente
Dead or Alive 3
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Dead or Alive 3

Le premesse per fare di Dead or Alive 3 una delle "killer application" di Xbox ci sono tutte. Almeno a giudicare da ciò che si è visto durante la passata edizione dell'E3 e dalle dichiarazioni fatte dagli sviluppatori. Ovviamente al momento abbiamo per le mani tante belle promesse che potranno diventare realtà solo al momento dell'uscita del gioco. Alla fine, il successo di un picchiaduro dipende come sempre dalla giocabilità, ma siamo fiduciosi considerando il divertimento che la serie ci ha già offerto in passato.

Tatiana Saggioro

Non c'è alcun dubbio: se il debutto di Xbox all'E3 2001 ha destato qualche perplessità in alcuni colleghi, unanime e strordinariamente positiva è stata la reazione dinanzi al rolling demo di Dead or Alive 3, tecnicamente impressionante e dispensatore di alcuni scorci visivi che è ingeneroso definire solo "mozzafiato". Certo, come già detto nell'articolo la giocabilità è tutta da verificare così come l'architettura finale dei livelli e il dettaglio poligonale di tutti i personaggi, ma se è vera anche solo una piccola parte dell'affermazione di Tecmo secondo cui quanto mostrato rappresenta una versione completa neppure al 30% e se il gameplay rispecchierà e riprenderà quanto di buono la serie ha già dimostrato, possiamo aspettarci un titolo potenzialmente imperdibile. Incrociamo le dita e aspettiamo: l'autunno ci dirà se la semina avrà portato buoni frutti.

Matteo Camisasca