Dead Rising 2
di
Alla faccia della “Fortune”
In principio era Willamette, tipica cittadina del Nord America. Gente tranquilla, non troppo traffico e, soprattutto, un centro commerciale, punto di riferimento per la popolazione, dove passare in rilassatezza una domenica di Primavera o, in base al periodo dell'anno, lanciarsi nella battaglia per la conquista del capo firmato a prezzo scontatissimo grazie ai sempre amatissimi saldi. Ma ora Willamette non c'é più e chi ha avuto la fortuna e il piacere di giocare il primo episodio di Dead Rising sa anche il perché. Ci eravamo calati nei panni di Frank West, fotoreporter che, alla ricerca di uno scoop, si era ritrovato in mezza ad una invasione di zombi, lenti, stupidi, ma tanto famelici quanto implacabili. La nostra storia iniziava così ed era destinata a cambiare lo scorrere degli eventi di tutta la nazione americana.
Sono passati due anni e Willamette é ricordata da tutti come il fulcro da cui partì l'epidemia di questo terribile virus con cui oggi l'intera popolazione é costretta a convivere. Basta un morso da parte di un infetto per andare ad ingrossare le fila dei non morti, perdendo la ragione e acquistando una incredibile fame di carne umana. Il governo fa quello che può, mettendo in quarantena le zone colpite dal virus per isolare i vivi da quelli... un po' meno vivi! Si sa, l'essere umano si adatta, tanto più che sul mercato ha fatto la sua comparsa lo Zombrex, un farmaco in grado di inibire la terribile malattia, logicamente a patto di avere i soldi per potersi permettere la propria dose di medicinale ogni ventiquattro ore.
Poteva però l'America, dove tutto é spettacolo, rinunciare a cogliere l'occasione per fare anche di questa tragedia uno show? Naturalmente no, ed ecco sorgere Terror Is Reality, programma televisivo dove alcuni concorrenti vengono gettati in folli competizioni basate sull'uccisione degli zombi, appositamente catturati e buttati nell'arena in pasto al loro giustizieri e alla sete di vendetta di tutto il pubblico. Incredibile a dirsi, a farsi sentire sono anche i manifestanti del C.U.R.E (Cittadini per i diritti e l'uguaglianza dei non morti), impegnati a chiedere un minimo di rispetto per quelli che sino a qualche morso fa erano normalissime persone e che il governo s'impegni per cercare una cura definitiva. In tutto questo si mescolano le vite dei sopravvissuti, tra cui spicca Chuck Green, ex campione di motocross, scampato assieme alla figlioletta Katey dalla invasione di zombi nella città di Las Vegas, purtroppo con due terribili conseguenze: la scomparsa della moglie e l'infezione di Katey che, per rimanere sana, necessita di continue iniezioni di Zombrex. I due si mettono in viaggio per Fortune City, nuovo “parco giochi” americano dopo la distruzione di Las Vegas, dove Chuck cercherà di raggranellare un po' di dollari partecipando proprio alla nuova tappa di Terror Is Reality... il terrore é servito!
Cattivo zombi! Cattivo! Ora ti prendo a borsettate!
Dopo l'ottimo primo capitolo torna dunque Dead Rising, questa volta su Xbox 360, PlayStation 3 e PC (il precedente vide solo l'edizione Xbox 360 e Wii), pronto a riproporre una delle situazioni più intriganti e divertenti di questa generazione di console, cioé lo sterminio indiscriminato di morti viventi. Se nell'episodio antecedente ci eravamo dovuti accontentare di “seminare” membra di zombi in un centro commerciale, questa volta l'ambientazione di Fortune City si rivela molto più estesa e varia, offrendoci la possibilità di esplorare zone più eterogenee, tra negozi di qualsiasi genere, bar, ristoranti, casinò e tanto altro, mettendo sul campo una superficie che farà la gioia degli amanti della esplorazione.
Con la solita visuale in terza persona alle spalle dell'eroe ci ritroveremo ben presto nel bel mezzo dell'ennesima invasione zombie, ma a differenza del passato il nostro interesse principale sarà diviso tra più emergenze. Da un lato dovremo continuare a procurarci Zombrex per la piccola Katey, dall'altro dovremo trovare la soluzione ad un complicato intrigo in cui ci troveremo invischiati sino al collo. Allo stesso modo del primo capitolo avremo dunque delle traccie da seguire per trovare indizi in grado di fare un po' di luce sulla nostra situazione, naturalmente muovendoci in mezzo ad una massa di morti viventi estremamente interessati a mangiarci per colazione. La ricetta per uscirne vivi é sempre la stessa: afferrare il primo oggetto disponibile e iniziare a difenderci al meglio. Occhio all'orologio, perché ogni “missione” dovrà essere compiuta entro una precisa ora del giorno (in Dead Rising 2 il tempo scorre molto più velocemente che nella realtà), se dovessimo mancare l'appuntamento perderemmo per sempre la traccia che, se legata alla verità finale, potrebbe precluderci il raggiungimento del finale a lieto fine, lasciandoci comunque la possibilità di andare avanti per la nostra strada.
Se già in passato il set di armi a disposizione erano corposo, adesso il numero é sensibilmente aumentato. Potrete affrontare gli avversari impugnando di tutto: coltelli, spade, giornali, carte da gioco, trapani, seghe elettriche, giocattoli, fucili e molto altro ancora, ovviamente con le ovvie differenze di risultato. Sperare di abbattere uno zombie con un orsetto di peluches potrebbe ridurre di molto la durata della vostra partita, mentre afferrare una solida mazza da baseball sarà decisamente meglio per la vostra salute. Attenzione però: anche questa volta ogni arma ha una sua specifica durata, dopo un certo numero di colpi dovrete per forza trovare qualcosa di nuovo per menare le mani. Meglio allora mettere da parte un po' di cibo per rifocillarci e i manuali che recupereremo, capaci di migliorare alcune nostre capacità... e se il nostro look non ci dovesse piacere, sicuramente troveremo vestiti e oggetti vari con cui agghindarci a festa, anche il massacro vuole un po' di stile!
In principio era Willamette, tipica cittadina del Nord America. Gente tranquilla, non troppo traffico e, soprattutto, un centro commerciale, punto di riferimento per la popolazione, dove passare in rilassatezza una domenica di Primavera o, in base al periodo dell'anno, lanciarsi nella battaglia per la conquista del capo firmato a prezzo scontatissimo grazie ai sempre amatissimi saldi. Ma ora Willamette non c'é più e chi ha avuto la fortuna e il piacere di giocare il primo episodio di Dead Rising sa anche il perché. Ci eravamo calati nei panni di Frank West, fotoreporter che, alla ricerca di uno scoop, si era ritrovato in mezza ad una invasione di zombi, lenti, stupidi, ma tanto famelici quanto implacabili. La nostra storia iniziava così ed era destinata a cambiare lo scorrere degli eventi di tutta la nazione americana.
Sono passati due anni e Willamette é ricordata da tutti come il fulcro da cui partì l'epidemia di questo terribile virus con cui oggi l'intera popolazione é costretta a convivere. Basta un morso da parte di un infetto per andare ad ingrossare le fila dei non morti, perdendo la ragione e acquistando una incredibile fame di carne umana. Il governo fa quello che può, mettendo in quarantena le zone colpite dal virus per isolare i vivi da quelli... un po' meno vivi! Si sa, l'essere umano si adatta, tanto più che sul mercato ha fatto la sua comparsa lo Zombrex, un farmaco in grado di inibire la terribile malattia, logicamente a patto di avere i soldi per potersi permettere la propria dose di medicinale ogni ventiquattro ore.
Poteva però l'America, dove tutto é spettacolo, rinunciare a cogliere l'occasione per fare anche di questa tragedia uno show? Naturalmente no, ed ecco sorgere Terror Is Reality, programma televisivo dove alcuni concorrenti vengono gettati in folli competizioni basate sull'uccisione degli zombi, appositamente catturati e buttati nell'arena in pasto al loro giustizieri e alla sete di vendetta di tutto il pubblico. Incredibile a dirsi, a farsi sentire sono anche i manifestanti del C.U.R.E (Cittadini per i diritti e l'uguaglianza dei non morti), impegnati a chiedere un minimo di rispetto per quelli che sino a qualche morso fa erano normalissime persone e che il governo s'impegni per cercare una cura definitiva. In tutto questo si mescolano le vite dei sopravvissuti, tra cui spicca Chuck Green, ex campione di motocross, scampato assieme alla figlioletta Katey dalla invasione di zombi nella città di Las Vegas, purtroppo con due terribili conseguenze: la scomparsa della moglie e l'infezione di Katey che, per rimanere sana, necessita di continue iniezioni di Zombrex. I due si mettono in viaggio per Fortune City, nuovo “parco giochi” americano dopo la distruzione di Las Vegas, dove Chuck cercherà di raggranellare un po' di dollari partecipando proprio alla nuova tappa di Terror Is Reality... il terrore é servito!
Cattivo zombi! Cattivo! Ora ti prendo a borsettate!
Dopo l'ottimo primo capitolo torna dunque Dead Rising, questa volta su Xbox 360, PlayStation 3 e PC (il precedente vide solo l'edizione Xbox 360 e Wii), pronto a riproporre una delle situazioni più intriganti e divertenti di questa generazione di console, cioé lo sterminio indiscriminato di morti viventi. Se nell'episodio antecedente ci eravamo dovuti accontentare di “seminare” membra di zombi in un centro commerciale, questa volta l'ambientazione di Fortune City si rivela molto più estesa e varia, offrendoci la possibilità di esplorare zone più eterogenee, tra negozi di qualsiasi genere, bar, ristoranti, casinò e tanto altro, mettendo sul campo una superficie che farà la gioia degli amanti della esplorazione.
Con la solita visuale in terza persona alle spalle dell'eroe ci ritroveremo ben presto nel bel mezzo dell'ennesima invasione zombie, ma a differenza del passato il nostro interesse principale sarà diviso tra più emergenze. Da un lato dovremo continuare a procurarci Zombrex per la piccola Katey, dall'altro dovremo trovare la soluzione ad un complicato intrigo in cui ci troveremo invischiati sino al collo. Allo stesso modo del primo capitolo avremo dunque delle traccie da seguire per trovare indizi in grado di fare un po' di luce sulla nostra situazione, naturalmente muovendoci in mezzo ad una massa di morti viventi estremamente interessati a mangiarci per colazione. La ricetta per uscirne vivi é sempre la stessa: afferrare il primo oggetto disponibile e iniziare a difenderci al meglio. Occhio all'orologio, perché ogni “missione” dovrà essere compiuta entro una precisa ora del giorno (in Dead Rising 2 il tempo scorre molto più velocemente che nella realtà), se dovessimo mancare l'appuntamento perderemmo per sempre la traccia che, se legata alla verità finale, potrebbe precluderci il raggiungimento del finale a lieto fine, lasciandoci comunque la possibilità di andare avanti per la nostra strada.
Se già in passato il set di armi a disposizione erano corposo, adesso il numero é sensibilmente aumentato. Potrete affrontare gli avversari impugnando di tutto: coltelli, spade, giornali, carte da gioco, trapani, seghe elettriche, giocattoli, fucili e molto altro ancora, ovviamente con le ovvie differenze di risultato. Sperare di abbattere uno zombie con un orsetto di peluches potrebbe ridurre di molto la durata della vostra partita, mentre afferrare una solida mazza da baseball sarà decisamente meglio per la vostra salute. Attenzione però: anche questa volta ogni arma ha una sua specifica durata, dopo un certo numero di colpi dovrete per forza trovare qualcosa di nuovo per menare le mani. Meglio allora mettere da parte un po' di cibo per rifocillarci e i manuali che recupereremo, capaci di migliorare alcune nostre capacità... e se il nostro look non ci dovesse piacere, sicuramente troveremo vestiti e oggetti vari con cui agghindarci a festa, anche il massacro vuole un po' di stile!