Dead Rising 2
di
Niente foto, grazie!
Il nostro Chuck sarà sempre in contatto con il rifugio dei sopravvissuti tramite una ricetrasmittente con cui riceverà informazioni utili per le sue ricerche e segnalazioni su dove trovare altre persone scampate alla morte da recuperare e portare al sicuro. Sparse per Fortune City ci sono infatti molti superstiti, ognuno con la propria storia (tante comiche quante drammatiche) e le proprie capacità. A volte Chuck troverà autentici alleati capaci di maneggiare armi da fuoco o comunque molto combattivi, altre volte vere e proprie palle al piede, da caricarsi in braccio e trasportare al rifugio. Come ben sa chi ha già giocato nei panni di Frank, portare a termine i salvataggi aumenterà di molto i nostri PP, cioé i “punti esperienza” di Dead Rising. Si perché, come altri eroi dei videogames, anche Chuck può salire di livello acquisendo nuove abilita e, soprattutto, una barra della vita più capiente e maggior spazio nell'inventario degli oggetti da portarsi dietro, inizialmente molto risicato.
Sempre puntando il pensiero all'indimenticabile Frank, molti ricorderanno che il nostro buon reporter poteva scattare fotografie che, in base alla spettacolarità e alla pericolosità della situazione, davano ulteriori PP permettendogli di aumentare più in fretta il proprio livello oltre a donare un po' di varietà al gameplay. Chuck non é certo un fotografo, ma l'esperienza nelle gare gli permette di saper aggiustare praticamente tutto, abilità che potrà sfruttare per costruire armi ancora più letali unendo oggetti specifici tra di loro. Accedendo a delle stanze apposite potremo sfruttare le “Carte Combo” (che principalmente riceveremo salendo di livello) che ci diranno gli elementi da unire per dare vita, ad esempio, ad una mazza ferrata fatta con chiodi e una mazza da baseball, ma il vero divertimento arriva con carte più improbabili, dove con giocattoli e altre amenità avremo accesso a veri e propri strumenti di morte. Potremo anche provare combinazioni senza avere la rispettiva Carta Combo e, se per caso avremo la fortuna di indovinare l'abbinamento, avremo lo stesso l'arma, ma ci farà guadagnare meno PP anche perché, uno dei punti forti di questi strumenti é che usandoli porteremo a casa molti più punti del normale, davvero un bell'incentivo!
Come in passato é il caso di sottolineare che inizialmente l'avventura risulta abbastanza difficile, portando frequenti fallimenti o “game over”. La struttura stessa del gioco permette (anzi consiglia) però di ricominciare tutto dall'inizio portando con se il livello raggiunto da Chuck, così da rendere l'impresa più facile. Molti si erano lamentati, per quel che riguarda il primo episodio, della difficoltà di poter salvare la partita, cosa fattibile unicamente in pochissimi luoghi, cioé nei bagni del centro commerciale. Anche questa volta la forma non cambia, ma la sostanza si: dovrete sempre trovare la toilette più comoda, ma quantomeno Fortune City ne ha molte di più del centro commerciale di Willamette. Non semplice come il salvataggio libero, ma un discreto compromesso.
“Carne morta per quattro, grazie”
Una delle grandi novità di questo secondo capitolo é l'inserimento del multiplayer, sia per quanto riguarda l'avventura principale che delle sfide tra vari utenti. Potrete affrontare la storia principale in compagnia di un amico,utilizzando entrambi il proprio Chuck che, in nome della differenziazione, può naturalmente essere customizzato con i tantissimi vestiti e oggetti recuperabili in giro per Fortune City. In due si picchia decisamente meglio e gli zombie si accasciano a terra che é un vero piacere. Assolutamente divertente. Menzione a parte per il multiplayer a quattro, basato sulla partecipazione ai vari eventi di Terror Is Reality. Impersonando uno dei quattro concorrenti (differenziati dal colore della tuta) dovrete affrontare delle gare basate sulla doppia battaglia tra utenti e zombie.
Alla fine di ogni competizione ci sarà una classifica stilata in base ai punti segnati durante il gioco, premiando i partecipanti in base alla loro posizione con soldi da utilizzare nella modalità in singolo. Partecipare al Terror Is Reality non é quindi solo divertente (le prove si rivelano adrenaliniche e simpatiche), ma anche molto utile, basti pensare che lo Zombrex per Katey ha un prezzo molto elevato, quindi i dollari in più faranno sempre comodo!
Anche alla luce di queste novità é indubbio che Dead Rising 2 offre una varietà che riesce a mantenersi a buoni livelli nonostante la perdita delle fotografie. Il vero punto di forza del gioco rimane però il divertimento di gettarsi nella mischia e falcidiare migliaia di zombi con la propria arma preferita, in un contesto che sottolinea perfettamente la fisicità dell'attacco, donando al giocatore sensazioni tanto forti quanto divertenti, senza dimenticare i vari veicoli da utilizzare e molti minigiochi presenti. Certo, il gameplay continua ad avere le sue pecche, tra tutte il mirino per le armi da fuoco davvero scomodo, ma il divertimento é assicurato, sebbene per qualcuno il dover quasi necessariamente ricominciare il gioco diverse volte per poterlo portare avanti senza eccessivi patemi potrebbe tradursi in frustrazione. Anche la struttura a tempo non permette di completare tutto in una sola tornata, inasprendo la situazione. Ad ogni modo un prodotto di qualità, in cui il cambio di protagonista, più drammaticizzato e meno estraneo al dramma in corso, potrebbe sia suscitare meno simpatia nell'utenza che creare una maggiore empatia. Qualsiasi sia la vostra posizione, Dead Rising 2 rimane un prodotto da tenere in altissima considerazione.
Tecnicamente parlando...
La versione che abbiamo provato di questo Dead Rising 2 mostra ancora alcune imperfezioni dal punto di vista grafico, dove non sono rari alcuni difetti di compenetrazione di poligoni o glitch vari.
Logicamente tutto potrà essere messo apposto per la versione finale del gioco che, in ogni caso, punta più sulla quantità che sulla qualità. Tolta la buona realizzazione dei protagonisti e delle ambientazioni, gli zombie non mostrano una cura eccessiva, soprattutto per quel che riguardano le texture. D'altro canto se nel precedente capitolo si potevano vedere sino a cinquecento mostri a schermo, adesso ce ne potranno essere diverse migliaia.
Alla faccia dei puristi della grafica, la formula funziona senza problemi, tanto più che il reale divertimento del gioco é uccidere più zombi possibile, quindi il gameplay non fa che bearsi della scelta, sebbene il colpo d'occhio iniziale potrebbe non notare il salto tecnico rispetto al passato. L'audio é ottimo, con un parlato inglese credibile (sottotitoli tutti in italiano) e musiche capaci di rimandare la mente ai luoghi ricreati. Menzione per gli effetti audio, che rendono a dovere l'utilizzo dei vari oggetti e l'interazione con gli zombie
Il nostro Chuck sarà sempre in contatto con il rifugio dei sopravvissuti tramite una ricetrasmittente con cui riceverà informazioni utili per le sue ricerche e segnalazioni su dove trovare altre persone scampate alla morte da recuperare e portare al sicuro. Sparse per Fortune City ci sono infatti molti superstiti, ognuno con la propria storia (tante comiche quante drammatiche) e le proprie capacità. A volte Chuck troverà autentici alleati capaci di maneggiare armi da fuoco o comunque molto combattivi, altre volte vere e proprie palle al piede, da caricarsi in braccio e trasportare al rifugio. Come ben sa chi ha già giocato nei panni di Frank, portare a termine i salvataggi aumenterà di molto i nostri PP, cioé i “punti esperienza” di Dead Rising. Si perché, come altri eroi dei videogames, anche Chuck può salire di livello acquisendo nuove abilita e, soprattutto, una barra della vita più capiente e maggior spazio nell'inventario degli oggetti da portarsi dietro, inizialmente molto risicato.
Sempre puntando il pensiero all'indimenticabile Frank, molti ricorderanno che il nostro buon reporter poteva scattare fotografie che, in base alla spettacolarità e alla pericolosità della situazione, davano ulteriori PP permettendogli di aumentare più in fretta il proprio livello oltre a donare un po' di varietà al gameplay. Chuck non é certo un fotografo, ma l'esperienza nelle gare gli permette di saper aggiustare praticamente tutto, abilità che potrà sfruttare per costruire armi ancora più letali unendo oggetti specifici tra di loro. Accedendo a delle stanze apposite potremo sfruttare le “Carte Combo” (che principalmente riceveremo salendo di livello) che ci diranno gli elementi da unire per dare vita, ad esempio, ad una mazza ferrata fatta con chiodi e una mazza da baseball, ma il vero divertimento arriva con carte più improbabili, dove con giocattoli e altre amenità avremo accesso a veri e propri strumenti di morte. Potremo anche provare combinazioni senza avere la rispettiva Carta Combo e, se per caso avremo la fortuna di indovinare l'abbinamento, avremo lo stesso l'arma, ma ci farà guadagnare meno PP anche perché, uno dei punti forti di questi strumenti é che usandoli porteremo a casa molti più punti del normale, davvero un bell'incentivo!
Come in passato é il caso di sottolineare che inizialmente l'avventura risulta abbastanza difficile, portando frequenti fallimenti o “game over”. La struttura stessa del gioco permette (anzi consiglia) però di ricominciare tutto dall'inizio portando con se il livello raggiunto da Chuck, così da rendere l'impresa più facile. Molti si erano lamentati, per quel che riguarda il primo episodio, della difficoltà di poter salvare la partita, cosa fattibile unicamente in pochissimi luoghi, cioé nei bagni del centro commerciale. Anche questa volta la forma non cambia, ma la sostanza si: dovrete sempre trovare la toilette più comoda, ma quantomeno Fortune City ne ha molte di più del centro commerciale di Willamette. Non semplice come il salvataggio libero, ma un discreto compromesso.
“Carne morta per quattro, grazie”
Una delle grandi novità di questo secondo capitolo é l'inserimento del multiplayer, sia per quanto riguarda l'avventura principale che delle sfide tra vari utenti. Potrete affrontare la storia principale in compagnia di un amico,utilizzando entrambi il proprio Chuck che, in nome della differenziazione, può naturalmente essere customizzato con i tantissimi vestiti e oggetti recuperabili in giro per Fortune City. In due si picchia decisamente meglio e gli zombie si accasciano a terra che é un vero piacere. Assolutamente divertente. Menzione a parte per il multiplayer a quattro, basato sulla partecipazione ai vari eventi di Terror Is Reality. Impersonando uno dei quattro concorrenti (differenziati dal colore della tuta) dovrete affrontare delle gare basate sulla doppia battaglia tra utenti e zombie.
Alla fine di ogni competizione ci sarà una classifica stilata in base ai punti segnati durante il gioco, premiando i partecipanti in base alla loro posizione con soldi da utilizzare nella modalità in singolo. Partecipare al Terror Is Reality non é quindi solo divertente (le prove si rivelano adrenaliniche e simpatiche), ma anche molto utile, basti pensare che lo Zombrex per Katey ha un prezzo molto elevato, quindi i dollari in più faranno sempre comodo!
Anche alla luce di queste novità é indubbio che Dead Rising 2 offre una varietà che riesce a mantenersi a buoni livelli nonostante la perdita delle fotografie. Il vero punto di forza del gioco rimane però il divertimento di gettarsi nella mischia e falcidiare migliaia di zombi con la propria arma preferita, in un contesto che sottolinea perfettamente la fisicità dell'attacco, donando al giocatore sensazioni tanto forti quanto divertenti, senza dimenticare i vari veicoli da utilizzare e molti minigiochi presenti. Certo, il gameplay continua ad avere le sue pecche, tra tutte il mirino per le armi da fuoco davvero scomodo, ma il divertimento é assicurato, sebbene per qualcuno il dover quasi necessariamente ricominciare il gioco diverse volte per poterlo portare avanti senza eccessivi patemi potrebbe tradursi in frustrazione. Anche la struttura a tempo non permette di completare tutto in una sola tornata, inasprendo la situazione. Ad ogni modo un prodotto di qualità, in cui il cambio di protagonista, più drammaticizzato e meno estraneo al dramma in corso, potrebbe sia suscitare meno simpatia nell'utenza che creare una maggiore empatia. Qualsiasi sia la vostra posizione, Dead Rising 2 rimane un prodotto da tenere in altissima considerazione.
Tecnicamente parlando...
La versione che abbiamo provato di questo Dead Rising 2 mostra ancora alcune imperfezioni dal punto di vista grafico, dove non sono rari alcuni difetti di compenetrazione di poligoni o glitch vari.
Logicamente tutto potrà essere messo apposto per la versione finale del gioco che, in ogni caso, punta più sulla quantità che sulla qualità. Tolta la buona realizzazione dei protagonisti e delle ambientazioni, gli zombie non mostrano una cura eccessiva, soprattutto per quel che riguardano le texture. D'altro canto se nel precedente capitolo si potevano vedere sino a cinquecento mostri a schermo, adesso ce ne potranno essere diverse migliaia.
Alla faccia dei puristi della grafica, la formula funziona senza problemi, tanto più che il reale divertimento del gioco é uccidere più zombi possibile, quindi il gameplay non fa che bearsi della scelta, sebbene il colpo d'occhio iniziale potrebbe non notare il salto tecnico rispetto al passato. L'audio é ottimo, con un parlato inglese credibile (sottotitoli tutti in italiano) e musiche capaci di rimandare la mente ai luoghi ricreati. Menzione per gli effetti audio, che rendono a dovere l'utilizzo dei vari oggetti e l'interazione con gli zombie