Dead Rising 2: Off the Record
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Protagonista indiscusso del primo Dead Rising, messo a malincuore da parte nel secondo (salvo fare una fugace ricomparsa come comprimario nello stand-alone Case West), Frank West torna a gestire le redini della storia in Dead Rising 2: Off the Record. La trama del gioco vuole che il fotoreporter, dopo essere sopravvissuto ai fatti di Willamette, sia diventato una celebrità mediatica con il suo show dall'immensa audience, donnine poco vestite e tutto il resto. Ma la fama é una donna mutevole e capricciosa, cosicché Frank si ritrova ben presto punto e a capo, con un problema in più: infettato dagli zombie, ha la necessità di guadagnare rapidamente denaro per le giornaliere punture di farmaco Zombrex.
West decide pertanto di tentare la medesima mossa compiuta a suo tempo da Chuck: partecipare allo show Terror is Reality per raggranellare denaro cercando nel contempo di risollevare la propria immagine - insomma, qualcosa di simile a ciò che fanno di questi tempi le “star” di mezzo mondo, solo che anziché ballare con una fascinosa maestra di danza Frank deve trucidare zombie. Va da sé che le cose non andranno esattamente come previsto, e in men che non si dica il reporter si troverà ancora una volta “prigioniero” di una Fortune City invasa dai non-morti: sopravvivere per tre giorni in attesa dei soccorsi non sarebbe tanto complicato, se solo non avesse bisogno di costanti iniezioni di Zombrex, e se la sua curiosità professionale non lo portasse a indagare sulle cause della fuga.
Ritroviamo pertanto in questo “Spin off”, o capitolo extra, della saga (dopotutto non stiamo mica parlando di Dead Rising 3) elementi tratti sia dall'originale Dead Rising sia del sequel con Chuck. La vicenda si svolgerà in quel di Fortune City, più precisamente intorno al centro commerciale, con lo scheletro portante ereditato direttamente da DR2, ma il protagonista Frank West girerà ovviamente con la sua fedele macchina fotografica e potrà, tra un massacro e l'altro, effettuare i suoi scatti in modo da accumulare un po' di PP extra. Rimane infatti immutato rispetto ai predecessori il concept che prevede una progressione del protagonista in base all'esperienza accumulata, con nuove mosse o potenziamenti alla barra della vita man mano che si accumulano punti.
Se dal primo DR il gioco eredita la fotografia, dal secondo ecco tornare non solo l'ambientazione ma anche la possibilità di unire i numerosi oggetti presenti in “oggetti combo”: ancora una volta andiamo dal più semplice accostamento “mazza da baseball + scatola di chiodi = mazza chiodata” alle combinazioni più cervellotiche e assurde. Il metodo migliore per realizzare oggetti combo é quello di ottenere l'apposita carta, ma anche stavolta potrete cercare di realizzare dei progetti per conto vostro andando a tentativi: i risultati saranno meno prestanti rispetto ai progetti ufficiali, ma comunque più efficaci degli oggetti originali.
Come i capitoli precedenti, anche Off the Record presenterà una storia strutturata su missioni da attivare e terminare entro determinati limiti di tempo, “ossessionandoci” con la necessità di gettare frequentemente l'occhio all'orologio ed alla mappa in modo da individuare i percorsi più veloci in mezzo agli innumerevoli zombi. Ancora una volta sarà possibile scegliere se seguire la trama, dedicarsi alle missioni extra o fare un po' ed un po', con la possibilità di ricominciare la partita importando il personaggio potenziato da una precedente. Permane anche la possibilità di giocare in co-op con un amico, oltre alle modalità MultiPlayer competitive.
Ma la vera novità del gioco é la modalità Sandbox, in cui Frank si lancia a Fortune City col semplice scopo di... divertirsi! Niente limiti di tempo, niente necessità di Zombrex, niente personaggi a cui riferire: solo una città da esplorare zeppa di zombi da spappolare e disseminata di mini-quest sparse qua e là che vanno dal classico “uccidi più zombie possibili entro il tempo limite” a “accumula più PP possibile”, fino a corse ad ostacoli ed altro ancora. Lo scopo? Accumulare soldi e PP che ritroveremo poi a nostra disposizione nella modalità storia: una valida alternativa alla “nuova partita +” che ci permette di potenziare il personaggio senza la “frustrazione” di dover iniziare ogni volta la storia.
Dead Rising 2: Off the Record arriverà nei negozi ad Ottobre: ancora poche settimane di attesa, pertanto, e potremo dirvi in sede di recensione se il lavoro di Capcom ha la profondità necessaria per essere un degno successore dei precedenti capitoli...
West decide pertanto di tentare la medesima mossa compiuta a suo tempo da Chuck: partecipare allo show Terror is Reality per raggranellare denaro cercando nel contempo di risollevare la propria immagine - insomma, qualcosa di simile a ciò che fanno di questi tempi le “star” di mezzo mondo, solo che anziché ballare con una fascinosa maestra di danza Frank deve trucidare zombie. Va da sé che le cose non andranno esattamente come previsto, e in men che non si dica il reporter si troverà ancora una volta “prigioniero” di una Fortune City invasa dai non-morti: sopravvivere per tre giorni in attesa dei soccorsi non sarebbe tanto complicato, se solo non avesse bisogno di costanti iniezioni di Zombrex, e se la sua curiosità professionale non lo portasse a indagare sulle cause della fuga.
Ritroviamo pertanto in questo “Spin off”, o capitolo extra, della saga (dopotutto non stiamo mica parlando di Dead Rising 3) elementi tratti sia dall'originale Dead Rising sia del sequel con Chuck. La vicenda si svolgerà in quel di Fortune City, più precisamente intorno al centro commerciale, con lo scheletro portante ereditato direttamente da DR2, ma il protagonista Frank West girerà ovviamente con la sua fedele macchina fotografica e potrà, tra un massacro e l'altro, effettuare i suoi scatti in modo da accumulare un po' di PP extra. Rimane infatti immutato rispetto ai predecessori il concept che prevede una progressione del protagonista in base all'esperienza accumulata, con nuove mosse o potenziamenti alla barra della vita man mano che si accumulano punti.
Se dal primo DR il gioco eredita la fotografia, dal secondo ecco tornare non solo l'ambientazione ma anche la possibilità di unire i numerosi oggetti presenti in “oggetti combo”: ancora una volta andiamo dal più semplice accostamento “mazza da baseball + scatola di chiodi = mazza chiodata” alle combinazioni più cervellotiche e assurde. Il metodo migliore per realizzare oggetti combo é quello di ottenere l'apposita carta, ma anche stavolta potrete cercare di realizzare dei progetti per conto vostro andando a tentativi: i risultati saranno meno prestanti rispetto ai progetti ufficiali, ma comunque più efficaci degli oggetti originali.
Come i capitoli precedenti, anche Off the Record presenterà una storia strutturata su missioni da attivare e terminare entro determinati limiti di tempo, “ossessionandoci” con la necessità di gettare frequentemente l'occhio all'orologio ed alla mappa in modo da individuare i percorsi più veloci in mezzo agli innumerevoli zombi. Ancora una volta sarà possibile scegliere se seguire la trama, dedicarsi alle missioni extra o fare un po' ed un po', con la possibilità di ricominciare la partita importando il personaggio potenziato da una precedente. Permane anche la possibilità di giocare in co-op con un amico, oltre alle modalità MultiPlayer competitive.
Ma la vera novità del gioco é la modalità Sandbox, in cui Frank si lancia a Fortune City col semplice scopo di... divertirsi! Niente limiti di tempo, niente necessità di Zombrex, niente personaggi a cui riferire: solo una città da esplorare zeppa di zombi da spappolare e disseminata di mini-quest sparse qua e là che vanno dal classico “uccidi più zombie possibili entro il tempo limite” a “accumula più PP possibile”, fino a corse ad ostacoli ed altro ancora. Lo scopo? Accumulare soldi e PP che ritroveremo poi a nostra disposizione nella modalità storia: una valida alternativa alla “nuova partita +” che ci permette di potenziare il personaggio senza la “frustrazione” di dover iniziare ogni volta la storia.
Dead Rising 2: Off the Record arriverà nei negozi ad Ottobre: ancora poche settimane di attesa, pertanto, e potremo dirvi in sede di recensione se il lavoro di Capcom ha la profondità necessaria per essere un degno successore dei precedenti capitoli...