Dead Rising

di Massimiliano Balistreri
Uno dei prossimi giochi Capcom, destinato alla nuova console Microsoft, approda sul Market Place, con una demo di poco più di 1 Gb, pronta per testare le potenzialità di un titolo che negli States, solo pochi giorni dopo la sua uscita, sta riscuotendo un buon successo e pare che addirittura in Giappone abbia spinto i fan più accaniti a fare di tutto per accaparrarsi una copia import americana.
Dead Rising, come potrà capire facilmente dalle foto chi non lo conosce, è chiaramente ispirato ai vari film di Romero su non morti e compagnia bella. Nei panni di un giovane coraggioso, inizialmente armato unicamente di una macchina fotografica, con cui immortalare le orrende verità che gli si prospettano, vi ritroverete a vagare nell'immenso centro commerciale di Willamette, per l'occasione gremito di zombie assetati di sangue, a centinaia. E quando diciamo a centinaia non è solo per dire, visto che uno dei punti di forza di questo titolo, tecnicamente parlando, è il numero di modelli poligonali gestiti dal motore tridimensionale contemporaneamente.


Vi ritroverete in delle vere e proprie mischie, per uscire dalle quali sarà necessaria una certa dose di strategia e destrezza, oltre che capacità nel saper scegliere le armi da usare contro questi esseri temibili.
La demo presenta una durata limitata, ma già aiuta a capire lo spirito del gioco. Occorrerà riuscire a sopravvivere per ben 3 giorni all'interno del centro commerciale invaso, e nel frattempo dovrete cercare la causa scatenante di quanto è successo, possibilmente documentandola fotograficamente. All'interno del centro commerciale potrete entrare in ogni negozio ed interagire praticamente con ogni oggetto vi capiti a tiro. Dagli abiti, che potrete indossare, fino ad ogni altra cosa vi possa venire in mente, che tornerà utile se utilizzata come arma non convenzionale contro gli zombie, perennemente alle vostre calcagna. Si va da martelloni, a falci, mazze da baseball, fucili a canne mozze fino ad arrivare a registratori di cassa, vasi con piante, mitra ad acqua, peluche e tantissime altre. Ciascuna arma potrà essere utilizzata solo per un determinato numero di volte, questo per spingervi a non utilizzare sempre la stessa, ma variare tra le decine, se non centinaia, a disposizione. I vostri avversari sono resi in maniera ottima, nel loro incedere goffo e malfermo, ma sempre mirato ad attaccarvisi al collo.


I modelli, oltre ad essere innumerevoli, riescono anche a fare sfoggio di una realizzazione più che discreta, con un buon numero di poligoni, ottime texture e animazioni più che convincenti; e se si pensa che tutto questo è ugualmente curato per le centinaia di zombie a volte presenti su schermo, si può dire che i programmatori abbiano fatto un ottimo lavoro.
Analogo discorso per i personaggi principali, veramente ben caratterizzati e che in certe scene di intermezzo appaiono così perfetti da sembrare parte di scene in CG, nonostante il tutto sia comunque generato in tempo reale da Xbox 360.
Unico appunto è la mancanza di sync verticale, che si manifesta con fastidiosi scatti quando vi ritroverete a ruotare la visuale intorno a voi o nel caso di inquadrature che vi girino attorno durante le cut scene. Ma ci auguriamo che sia solo un difetto di questa build non definitiva e che venga risolto nella versione finale, che avremo modo di recensire a settembre, sempre su questi schermi.