Deadpool

di Roberto Vicario
Un evento organizzato durante una fin troppo piovosa mattina di Maggio in quel di Milano, ci ha dato modo di toccare finalmente con mano uno degli action game in terza persona potenzialmente più esplosivi di questa stagione videoludica. Stiamo ovviamente parlando di Deadpool, titolo che ci da appunto la possibilità di impersonare il mercenario chiaccherone di casa Marvel.

Qualcuno ha detto tet#*?
Del mercenario Wade Wilson, meglio conosciuto con il nome di Deadpool ne abbiamo già parlato all'interno della nostra precedente anteprima. Il personaggio più pazzo dell'intero universo Marvel, nasce da un esperimento genetico noto come Arma X, test che ha tentato di insediare i geni di Wolverine all'interno del corpo di altre persone. La conseguenza é stata un fattore rigenerante costante e la possibilità di teletrasportarsi, anche se tramite l'uso di una cintura.



La particolarità del personaggio, sta però nella consapevolezza che ha Wilson di stare all'interno di un fumetto, rompendo la famigerata quarta parete. A questo, si sommano delle voci che parlano nella sua testa in maniera del tutto imprevedibile, commentando qualsiasi decisione prenda.

Tutto questo porta ad un siparietto tanto surreale quanto estremamente comico e politicamente scorretto. Leggere un albo di Deadpool vuol dire aprire la propria mente ad un mondo ricco di citazioni prese da film e televisione, il tutto mischiato ad una comicità a tratti assurda e quasi infantile.

Pad alla mano, la paura più grande che nutrivamo, era legata all'estrema particolarità del personaggio. Portare all'interno di un videogioco la personalità cosi importante e complessa di Wilson, senza sminuirla, é un compito a nostro modo di vedere estremamente complesso.

Tuttavia, dopo circa un'ora di gioco in cui abbiamo assaporato intro e il primo livello della campagna, possiamo dire che il lavoro svolto dagli sviluppatori americani di High Moon Studios, gli stessi dell'ultimo Transformers, é qualcosa di assolutamente soddisfacente.

La demo ci ha dato modo di intuire anche la folle trama che fa sfondo al gioco, scritta in collaborazione tra lo studio di sviluppo e Daniel Way autore della serie. Deadpool accetta l'incarico di uccidere un noto magnate dell'industria televisiva e da qui si troverà immischiato in una storia molto surreale che stando agli sviluppatori dovrebbe anche coinvolgere personaggi di spicco del mondo Marvel come Wolverine, Cable, Red Hulk e Domino. Anche in questo caso, Deadpool é consapevole di essere all'interno di un videogioco (che lui stesso a chiesto di sviluppatore al CEO di High Moon Studios) e capiterà abbastanza frequentemente che si rivolga al giocatore durante le missioni di gioco.


La prima missione chiamata "casa dolce casa", altro non é che una semplice intro che ci introduce senza troppo fronzoli al mondo in cui vive Deadpool. Frasi ambigue, doppi sensi e tantissimo umorismo, non sempre di classe, - ma Deadpool non é certamente un personaggio che si distingue per la sua finezza - sono pienamente percepibili girovagando per casa Wilson. Prove di Air Guitar, bambole gonfiabili e altro ancora saranno tutti elementi con il quale potremo interagire liberamente sino a quando non decideremo di entrare in missione. Durante tutto questo, le voci all'interno del nostro anti eroe esprimeranno i loro giudizi - decisamente estremi - su quanto stiamo facendo.
Superata l'intro abbiamo finalmente avuto modo di testare la giocabilità che si compone di due fasi ben distinte: quella platfrom e quella action. Nel primo caso ci troviamo di fronte alle classiche mosse che abbiamo imparato a conoscere. Salti, doppio salti, arrampicata e così via, sono solo alcune delle mosse che il mercenario é in grado di effettuare e che gli permetteranno di superare sezioni in cui tempismo e precisione risultano fondamentali. Proprio questo, a nostro modo di vedere, é l'aspetto che più di tutti merita di essere rivisto in sede di pulizia del codice, dato che ci é sembrato molto meno rifinito e preciso del sistema di combattimento.

Sistema di combattimento che, per l'appunto, pur risultando estremamente classico nella sua forma base, riesce a regalare solide soddisfazioni. Wilson é in grado di utilizzare sia le spade per performare combo che mischiano attacchi leggeri e pesanti (X e Y) che un nutrito arsenale di armi - ma che per essere rimpinguato necessità l'acquisto di armi nuove dallo store - che potremo utilizzare sia in maniera libera, sparando con RT oppure in modalità precisa tenendo premuto LT. Tutto questo si tramuta in una serie di scontri votati sia alla velocità di esecuzione che al tempismo (con il tasto B potremo effettuare un teletrasporto per schivare gli attacchi nemic.), varietà che é assicurata anche dalla presenza di nemici di diverso tipo e con stili di attacco differenti, che riescono a rendere gli scontri meno prevedibili. Uccidere i nemici ci darà la possibilità di caricare una speciale barra che una volta attivata permette l'utilizzo di unaa mossa speciale, ma allo stesso tempo guadagnare punti esperienza che potranno essere spesi per migliorare il personaggio, sbloccare nuove mosse, comprare nuove armi o migliorare quelle già posseduto. Insomma, i classici skill tree.



Quello che più ci ha colpito, però, é la presenza di un costante umorismo di fondo che, come dicevamo poco sopra, é stata splendidamente inserito all'interno del contesto, venendo dosato in maniera sapiente. Certo, un'ora di gioco non fa una prova sul valore completo dell'opera, ma le basi solide possiamo dire esserci tutte. Ve lo assicuriamo, per un'ora ce la siamo veramente spassata con Deadpool.

Anche la varietà non dovrebbe essere un problema, dato che alle due sezioni sopra citate, se ne sono aggiunte altre durante la nostra prova come la possibiltià di sparare da un elicottero co una postazione fissa, muoversi di soppiatto e uccidere in modalità stealth e l'ovvio combattimento con un boss. Insomma, una discreta presenza di situazioni in grado di spezzare il ritmo.

Ma quanto sono figo?
Sotto l'aspetto tecnico il titolo si pone nella media dei titolo presenti sulle console dell'attuale generazione. La realizzazione dell'ambiente circostante all'azione di gioco é discreta ma non particolarmente varia. Discorso leggermente più positivo per quanto riguarda la costruzione dei modelli poligonali dei personaggi, con un occhio di riguardo (giustamente) verso Deadpool.

Ottimo anche il comparto audio con una serie di musiche e sigle molto divertenti e che si amalgamano perfettamente al contesto comico, ma sopratutto con un doppiaggio in lingua inglese che restituisce una credibilità pazzesca al personaggio. Per tutti coloro che non amano in maniera particolare la lingua inglese sono comunque presenti i sottotitoli.



Oltre alla storia principale, abbiamo anche una serie di sfide che si sbloccheranno dopo aver portato a termine i livelli della storia e che puntano ad allungare la longevità di un gioco che é, giustamente, privo di una componente multigiocatore.

Insomma, non manca molto all'uscita di Deadpool, e nonostante punti interrogativi come longevità, varietà e componente narrativa per essere giudicati bisogna aspettare la versione definitiva del prodotto, possiamo tranquillamente affermare che per quello che abbiamo potuto provare, le basi sono estremamente solide. Quindi festeggiamo a base di Chimichanga e Puncake, in attesa del verdetto finale!