Delta Force: Anteprima della open beta

Delta Force abbiamo giocato in preview al titolo di Team Jade

di Simone Marcocchi

Il nuovo gioco Delta Force ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di sparatutto in prima persona. Sviluppato dal Team Jade, che qualcuno potrebbe aver riconosciuto nel nome di questo team coloro che hanno portato al successo di Call of Duty: Mobile. Delta Force si propone come un’esperienza di gioco tattica, ma molto immediata, disponibile in open beta dal 5 dicembre 2024 per tutti e vi racconto un po' com'è andata imbracciando un fucile e scendendo a testa bassa sul campo di battaglia (e morendo tantissime volte!).

Noi siamo Delta

Delta Force è certamente dotato di una grafica di buona qualità, che sfrutta gli anni di esperienza degli sviluppatori in ambito hardware per dispositivi portatili, proprio in virtù del suo essere scalabile, dato che quasi tutte le configurazioni hardware medie in vostro possesso, saranno in grado di far girare degnamente questo titolo. Le mappe sono sia all'aperto, sia in zone ristrette, spaziando da scenari urbani a paesaggi naturali, ciascuno con un livello di dettaglio buono, ma soprattutto che vi darà l'idea di una dimensione abnorme dell'area in cui sarete coinvolti, soprattutto guardando in lontananza la linea dell'orizzonte che si estende per diversi chilometri, con i nemici che potrete scorgere a diverse centinaia di metri. La cura per i particolari è evidente, con effetti particellari che si palesano con ottime luci e ombre, così come la flora o gli impianti in cui si svolgono gli scontri.

Il gameplay è molto simile ai COD, perfino l'HUD lo richiama molto o la grafica di quando effettuate le kill, per quanto dotato di un minor senso di realismo - non che in Call of Duty sia molto accentuato, ma per rendere l'idea qui sembra davvero movimenti e animazioni ridotte all'osso -, come un gioco mobile, appunto, anche se la geografia su aree aperte ci porta alla memoria degli storici Battlefield e di quelle immense battaglie campali.

Il gioco offre una vasta gamma di modalità multigiocatore, tra cui deathmatch a squadre, cattura la bandiera e modalità di sopravvivenza. Ogni modalità è progettata per incoraggiare la cooperazione e la strategia, soprattutto calibrando per bene la scelta della propria bocca da fuoco per la zona migliore in cui mettersi ad attendere l'avanzata del nemico. Inoltre, è prevista una campagna single-player/co-op che sarà disponibile a gennaio 2025.

Uno degli aspetti più apprezzati di Delta Force è la vasta gamma di armi disponibili, tutte altamente personalizzabili, in base al livello delle stesse che si sbloccheranno in base a quanto userete le armi stesse. I giocatori possono modificare i loro sputafuoco con vari accessori, migliorando le prestazioni e adattandole al proprio stile in modo simile a quanto avviene con COD, anche se confesso di aver gradito molto le armi accessorie (come i vari esplosivi) che non hanno un limite di uso e poi si deve attendere la morte per ottenerne altre, ma sono dotate di un cooldown che le ricarica dopo un po' di tempo.

Il problema al momento non è nemmeno tanto la presenza di cheater, ma il bilanciamento generale. Su campi così aperti è assurdo anche solo pensare di non avere un fucile da cecchino, ma anche gli effetti volumetrici del fumo che oscurano ampie zone, nascondendo alla vista avversari o mezzi d'assalto. I feedback di queste giornate aiuteranno moltissimo il team di sviluppo ad implementare e ritoccare gli ultimi dettagli, in vista del lancio che avverrà tra oltre un mese, ma già ora ci sono ottime basi per un divertimento assicurato.