Delta Force: Land Warrior

Delta Force Land Warrior
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Purtroppo la stessa linea di condotta é stata tenuta anche con il secondo episodio, Delta Force 2, anch'esso castrato da una grafica non all'altezza della concorrenza
ADDIO CARO VECCHIO VOXEL
É per tali motivi che la novità più attesa per questo terzo episodio, Delta Force: Land Warrior, era proprio il nuovo motore grafico. E l'innovazione é arrivata. Il nuovo titolo sfrutta un motore interamente poligonale che, secondo NovaLogic, avrà tutti i vantaggi dati dal supporto delle schede 3D, senza perdere le peculiarità e le qualità della tecnologia Voxel. Questa innovazione si ripercuote direttamente sulla struttura del gioco. Infatti grazie al nuovo engine, l'azione si svolgerà indifferentemente in spazi aperti e in strutture chiuse. Così ai tanto amati scontri a distanza (c'é la possibilità di colpire un avversario lontano anche 1000 metri), si vanno ad aggiungere gli agognati corpo a corpo che mancavano all'utenza della serie. Nonostante queste siano le novità più importanti, ce ne sono altre che meritano comunque una menzione particolare
Delta Force: Land Warrior
Gli indicatori in basso a sinistra forniscono utili informazioni sulla propria posizione

IN COLLABORAZIONE CON L'ESERCITO DEGLI STATI UNITI
La prima é la collaborazione tra NovaLogic Systems (consociata di NovaLogic Ltd, che ha sviluppato il titolo) e l'esercito statunitense. Il nuovo titolo si é potuto così giovare di questo proficuo rapporto e incorpora le tecnologie del combattimento di fanteria della nuova generazione. Tracciatori laser, sistema di navigazione GPS e visione integrata sono solo alcune delle chicche che gli amanti dell'armamentario bellico potranno sperimentare in prima persona
All'inizio di ogni stage si selezionano le armi da portare con sé tra le tante a disposizione e si inizia a giocare. Per chi non si vuole scervellare in una scelta tanto difficile, vengono comunque assegnate di default le armi che la CPU considera più utili nella situazione che si sta per affrontare
Un'altra importante innovazione, rispetto ai precedenti episodi, é data dalla presenza di ben cinque personaggi differenti. Mentre nei primi due capitoli si portavano a termine le missioni nei panni di un anonimo soldato, ora é possibile scegliere tra diversi personaggi, ognuno con le proprie caratteristiche peculiari. Si può optare per il sergente Cole Harris detto Gas Can, ottimo granatiere nato nel Texas oppure per il terribile Rydel Wilson, che ha avuto i natali nel Bronx ed é soprannominato Pitbull. Per non parlare del cecchino Longbow, di Mako o Snakebite. Insomma ce n'é per tutti i gusti e soprattutto in ogni missione si ha la possibilità di selezionare il soldato più indicato a risolverla. Anzi durante le missioni é possibile sfruttare anche gli altri compagni dando loro suggerimenti e ordini precisi; purtroppo però non si può cambiare il soldato da controllare all'interno di uno stesso stage e quindi la scelta iniziale risulta ancor più decisiva
Delta Force: Land Warrior
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Delta Force: Land Warrior

Delta Force: Land Warrior presenta, rispetto agli episodi precedenti, notevoli miglioramenti dal punto di vista tecnico che vanno a influire direttamente sulla struttura del titolo. Grazie al nuovo motore grafico le missioni si sviluppano in larghi spazi aperti e in ristretti ambienti interni, senza evidenti cali della qualità grafica. A fronte di tali mutamenti a livello visivo, non si riscontrano evoluzioni altrettanto importanti nel concept e nella struttura degli stage. Così anche in questo episodio il vero punto di forza sarà costituito dal gioco online. I nuovi personaggi a disposizione e le svariate modalità nelle quali è possibile confrontarsi con gli avversari in rete (tra cui "Deathmatch" e "Capture the Flag"), fanno fare al titolo della NovaLogic quel salto di qualità che lo rende consigliabile soprattutto a coloro che amano giocare sfruttando le potenzialità Internet.