Destiny
di
Si é fatto attendere, é rimasto oscuro nell'ombra senza mai rivelarsi più di tanto, ma ormai ci siamo, il tempo sta per scadere, e Bungie ha finalmente tolto il velo a Destiny.
Prima di addentrarci nelle specifiche dell'alpha, é bene chiarire il contesto in cui ci troveremo coinvolti all'interno del vastissimo universo di Destiny. L'anno é il 2047, dopo un periodo di buio totale, l'universo grazie all'arrivo del “viaggiatore” ha vissuto una vera e propria nuova “età dell'oro”. Pianeti resi fertili, prosperare della civiltà e un benessere a tratti inaspettato. Con l'arrivo dell'oscurità tutto però é finito, e la scomparsa del viaggiatore ha fatto ripiombare il mondo nella disperazione. “La torre” é l'ultimo baluardo della terra, e da questa fortezza nascono i “guardiani”, eroi che dentro di loro coltivano la luce del viaggiatore. Noi faremo parte proprio di quest'ordine, ed il nostro compito sarà quello di viaggiare tra le galassie per proteggere quel che rimane dell'umanità dall'incombente minaccia.
Una trama fantascientifica, con elementi che rimandano all'universo creato da George Lucas, sono il contesto che andremo pian piano a scoprire ed esplorare. Un mondo in cui gli storici sviluppatori di Bungie, hanno costruito un titolo che mischia elementi presi da titoli come gli MMO, Monster Hunter, Borderlands e altro ancora.
La prima cosa che dovremo fare all'interno del gioco é creare il nostro personaggio. Potremo scegliere fra tre razze (Umano, Insonne ed Exo) e tre classi: titano, assaltatore e stregone. Ognuna di esse avrà caratteristiche ed abilità peculiari che ritroveremo poi sia sul campo di battaglia che nella personalizzazione del personaggio.
Data la natura del prodotto provato (ricordiamo che ci troviamo nella fase alpha) lo spazio di manovra non era ampissimo, ma tuttavia sufficiente ad intuire la struttura di questo Destiny. Tutto si svilupperà attraverso la navigazione tra i pianeti. Sfruttando la nostra astronave potremo muoverci attraverso i vari luoghi e buttarci all'interno di specifiche missioni di gioco.
Nell'alpha erano disponibili tre sezioni navigabili: La torre, La terra e il crogiolo. La prima, sarà il baluardo della terra, nonché una sorta di hub in cui potremo gestire il nostro arsenale, acquisire missioni, personalizzare il nostro equipaggiamento, migliorare i nostri mezzi di trasporto o più semplice socializzare con altri guardiani. In questa sezione, l'unica del gioco, avremo una visuale in terza persona e non in prima, cosa che ci rimanda senza troppi voli pindarici ad altri giochi come Monster Hunter o svariati MMO, in cui l'hub centrale funziona principalmente da luogo preparatorio per la quest successiva. Stessa sensazione che abbiamo provato in questo Destiny.
Unico ruolo particolare, che sottolineiamo, all'interno di questa roccaforte é sicuramente quello del criptarca. Un personaggio strano, con l'abilità di decifrare dei particolari codici criptati (ovviamente pagando a suon di lumen, la moneta locale) che a loro volta sbloccano armi ed equipaggiamento.
Una volta preparato il nostro guardiano alla battaglia potremo finalmente muoverci all'interno dell'universo di Destiny senza troppo timore. La prima destinazione che abbiamo scelto é stata ovviamente quella deputata alla single o alla cooperativa: la terra. Ogni luogo avrà diversi punti di atterraggio che staranno a simboleggiare la tipologia di missione che potremo compiere in quel luogo. Nell'alpha erano presenti tre varianti, la prima - chiamata “oscurità dentro” - é quella legata alla componente narrativa del titolo. In questo frangente attraverso diversi compiti, porteremo avanti le fila del discorso e proveremo a capire come battere l'oscurità. La seconda delle tre modalità era la classica esplorazione, in cui ci veniva chiesto di esplorare il cosmodromo, una cattedrale futuristica costruita nell'antica steppa russa. Questa modalità sarà molto utile sopratutto per far crescere esperienza ed abilità del nostro personaggio. Sparsi sulla mappa ci saranno dei segnalatori che, una volta attivati, ci assegneranno delle missioni (molto brevi) che una volta portare a termine elargiranno soldi ed esperienza. Inoltre, la modalità servirà anche per fare conoscenza con l'ambiente di gioco, e come dice il nome stesso, esplorare l'ambiente alla ricerca di segreti e nuovi oggetti non comuni.
Ultima, ma non meno importate, variante é quella chiamata assalto. Missioni particolari da affrontare in compagnia di altri guardiani che ci porteranno a scontrarci con dei boss decisamente impegnativi e lunghi da abbattere. Ovviamente, portare a compimento la quest significherà ricevere oggetti, soldi ed esperienza in cambio, che varieranno in base alla quantità di uccisioni effettuate o al numero di morti subite. Quella presente nell'alpha ad esempio - chiamata tana dei diavoli - ci ha portato a fronteggiare un mega robot a forma d'occhio, in grado di sparare raggi laser.
Ogni nemico avrà un punto debole, ed in base all'arma utilizzata e a dove lo colpiremo vedremo un numero che ci segnalerà il danno effettuato, in pieno stile Borderlands. La scelta dell'arsenale durante la nostra prova si é rivelata una scelta più che mai fondamentale. Avremo un'arma principale, una secondaria e una speciale; a questo poi si aggiunge una granata tattica (che varia in base alla classe scelta) e un'abilità speciale specifica per ogni tipologia del personaggio. Proseguendo nell'avventura potremo inoltre raccogliere armi più potenti (divise anche in questo caso per colore in base alla rarità) e migliorare le nostre abilità all'interno di uno skill tree in costante evoluzione.
vimager1, 2, 3
Selezionare l'armamentario corretto non si rivelerà utile solamente nei confronti delle boss fight, ma anche e soprattutto nei confronti dei nemici comuni che troveremo durante le nostre scampagnate a piedi, oppure su una sorta di moto sospesa in aria che ci servirà per muoverci più rapidamente sulla mappa. Il mondo é popolato da razze differenti, anch'esse con abilità di attacco specifiche.
Chiudiamo il discorso riguardante la parte collaborativa di Destiny sottolineando che tutte le missioni potranno essere affrontate da soli, oppure in compagnia di altri 2 amici. Non sappiamo se questo sarà lo standard, oppure se nel gioco finito sarà possibile aumentare il numero di giocatori presenti nel nostro party. Una cosa é certa, e non serve di certo la versione finale del gioco per poterla affermare, Destiny da il meglio di se in comapgnia di qualcun. Da soli, vista la struttura di gioco, potrebbe annoiare una volta portata a termine la campagna primaria.
Se siete guardiani più votati alla competizione che alla cooperazione, non disperate, gli sviluppatori di Bungie hanno pensato anche a voi. Volando verso il "crogiolo" avremo una serie di modalità di gioco competitive che ci daranno la possibilità di confrontarci con altri giocatori. Nell'alpha era presente solamente una variante e due mappe. Un sei contro sei, chiamato “controllo”, che ci chiedeva di prendere possesso di 3 punti di controllo sulla mappa e mantenerli il più possibile per fare punti.
La prima delle due mappe provate, chiamata “terre di ruggine” era un ambiente terrestre, molto stretto con un labirinto nato da una serie di rovine. Una mappa da giocare principalmente di corsa e dalla spiccata natura close quarter. Decisamente di più ampio respiro “prima luce”, seconda mappa, ambientata questa volta all'interno di una base lunare, che oltre ad essere decisamente più ampia, ci ha permesso di testare con mano anche i mezzi di trasporto e delle torrette difensive.
Grazie alla presenza del jet pack (anche nel single player) il feeling ricorda in parte quello di Titanfall (anche se con un ritmo più compassato) misto a quello di Halo. Vincere partite a questa modalità non solo accrescerà la nostra esperienza, ma ci permetterà anche di sbloccare armi ed armature all'interno della torre. Un motivo in più per cimentarsi anche in questa variante.
Chiudiamo ovviamente facendo un breve accenno al comparto tecnico, nonostante la natura alpha del prodotto. La versione testata, quella PS4, si é rivelata decisamente solida. La caratterizzazione dei personaggi (sia buoni che cattivi) é ben costruita, così come gli ambienti di gioco che, nonostante qualche comprensibile sbavatura, si sono dimostrati belli ed immersivi. Certo, la qualità di alcune texture latita, cosi come a volte l'intelligenza artificiale dei nemici e la presenza di un respawn fin troppo eccessivo. Elementi sul quale però non ci vogliamo soffermare adesso, ma solamente nel momento in cui avremo tra le mani la versione finale del gioco.
In sostanza Destiny, per quanto rimanga ancora un prodotto a tratti oscuro, ci ha intrigato mostrandosi finalmente come un gioco che punta moltissimo sull'esperienza collaborativa. Saprà reggerete il colpo anche nella sua modalità in singolo giocatore? al momento non abbiamo la risposta, ma ormai non manca molto per scoprirla. Continuate a seguirci.
Ultima chiamata per la terra
Prima di addentrarci nelle specifiche dell'alpha, é bene chiarire il contesto in cui ci troveremo coinvolti all'interno del vastissimo universo di Destiny. L'anno é il 2047, dopo un periodo di buio totale, l'universo grazie all'arrivo del “viaggiatore” ha vissuto una vera e propria nuova “età dell'oro”. Pianeti resi fertili, prosperare della civiltà e un benessere a tratti inaspettato. Con l'arrivo dell'oscurità tutto però é finito, e la scomparsa del viaggiatore ha fatto ripiombare il mondo nella disperazione. “La torre” é l'ultimo baluardo della terra, e da questa fortezza nascono i “guardiani”, eroi che dentro di loro coltivano la luce del viaggiatore. Noi faremo parte proprio di quest'ordine, ed il nostro compito sarà quello di viaggiare tra le galassie per proteggere quel che rimane dell'umanità dall'incombente minaccia.
Una trama fantascientifica, con elementi che rimandano all'universo creato da George Lucas, sono il contesto che andremo pian piano a scoprire ed esplorare. Un mondo in cui gli storici sviluppatori di Bungie, hanno costruito un titolo che mischia elementi presi da titoli come gli MMO, Monster Hunter, Borderlands e altro ancora.
La prima cosa che dovremo fare all'interno del gioco é creare il nostro personaggio. Potremo scegliere fra tre razze (Umano, Insonne ed Exo) e tre classi: titano, assaltatore e stregone. Ognuna di esse avrà caratteristiche ed abilità peculiari che ritroveremo poi sia sul campo di battaglia che nella personalizzazione del personaggio.
Data la natura del prodotto provato (ricordiamo che ci troviamo nella fase alpha) lo spazio di manovra non era ampissimo, ma tuttavia sufficiente ad intuire la struttura di questo Destiny. Tutto si svilupperà attraverso la navigazione tra i pianeti. Sfruttando la nostra astronave potremo muoverci attraverso i vari luoghi e buttarci all'interno di specifiche missioni di gioco.
Nell'alpha erano disponibili tre sezioni navigabili: La torre, La terra e il crogiolo. La prima, sarà il baluardo della terra, nonché una sorta di hub in cui potremo gestire il nostro arsenale, acquisire missioni, personalizzare il nostro equipaggiamento, migliorare i nostri mezzi di trasporto o più semplice socializzare con altri guardiani. In questa sezione, l'unica del gioco, avremo una visuale in terza persona e non in prima, cosa che ci rimanda senza troppi voli pindarici ad altri giochi come Monster Hunter o svariati MMO, in cui l'hub centrale funziona principalmente da luogo preparatorio per la quest successiva. Stessa sensazione che abbiamo provato in questo Destiny.
Unico ruolo particolare, che sottolineiamo, all'interno di questa roccaforte é sicuramente quello del criptarca. Un personaggio strano, con l'abilità di decifrare dei particolari codici criptati (ovviamente pagando a suon di lumen, la moneta locale) che a loro volta sbloccano armi ed equipaggiamento.
Una volta preparato il nostro guardiano alla battaglia potremo finalmente muoverci all'interno dell'universo di Destiny senza troppo timore. La prima destinazione che abbiamo scelto é stata ovviamente quella deputata alla single o alla cooperativa: la terra. Ogni luogo avrà diversi punti di atterraggio che staranno a simboleggiare la tipologia di missione che potremo compiere in quel luogo. Nell'alpha erano presenti tre varianti, la prima - chiamata “oscurità dentro” - é quella legata alla componente narrativa del titolo. In questo frangente attraverso diversi compiti, porteremo avanti le fila del discorso e proveremo a capire come battere l'oscurità. La seconda delle tre modalità era la classica esplorazione, in cui ci veniva chiesto di esplorare il cosmodromo, una cattedrale futuristica costruita nell'antica steppa russa. Questa modalità sarà molto utile sopratutto per far crescere esperienza ed abilità del nostro personaggio. Sparsi sulla mappa ci saranno dei segnalatori che, una volta attivati, ci assegneranno delle missioni (molto brevi) che una volta portare a termine elargiranno soldi ed esperienza. Inoltre, la modalità servirà anche per fare conoscenza con l'ambiente di gioco, e come dice il nome stesso, esplorare l'ambiente alla ricerca di segreti e nuovi oggetti non comuni.
Ultima, ma non meno importate, variante é quella chiamata assalto. Missioni particolari da affrontare in compagnia di altri guardiani che ci porteranno a scontrarci con dei boss decisamente impegnativi e lunghi da abbattere. Ovviamente, portare a compimento la quest significherà ricevere oggetti, soldi ed esperienza in cambio, che varieranno in base alla quantità di uccisioni effettuate o al numero di morti subite. Quella presente nell'alpha ad esempio - chiamata tana dei diavoli - ci ha portato a fronteggiare un mega robot a forma d'occhio, in grado di sparare raggi laser.
Ogni nemico avrà un punto debole, ed in base all'arma utilizzata e a dove lo colpiremo vedremo un numero che ci segnalerà il danno effettuato, in pieno stile Borderlands. La scelta dell'arsenale durante la nostra prova si é rivelata una scelta più che mai fondamentale. Avremo un'arma principale, una secondaria e una speciale; a questo poi si aggiunge una granata tattica (che varia in base alla classe scelta) e un'abilità speciale specifica per ogni tipologia del personaggio. Proseguendo nell'avventura potremo inoltre raccogliere armi più potenti (divise anche in questo caso per colore in base alla rarità) e migliorare le nostre abilità all'interno di uno skill tree in costante evoluzione.
vimager1, 2, 3
Selezionare l'armamentario corretto non si rivelerà utile solamente nei confronti delle boss fight, ma anche e soprattutto nei confronti dei nemici comuni che troveremo durante le nostre scampagnate a piedi, oppure su una sorta di moto sospesa in aria che ci servirà per muoverci più rapidamente sulla mappa. Il mondo é popolato da razze differenti, anch'esse con abilità di attacco specifiche.
Chiudiamo il discorso riguardante la parte collaborativa di Destiny sottolineando che tutte le missioni potranno essere affrontate da soli, oppure in compagnia di altri 2 amici. Non sappiamo se questo sarà lo standard, oppure se nel gioco finito sarà possibile aumentare il numero di giocatori presenti nel nostro party. Una cosa é certa, e non serve di certo la versione finale del gioco per poterla affermare, Destiny da il meglio di se in comapgnia di qualcun. Da soli, vista la struttura di gioco, potrebbe annoiare una volta portata a termine la campagna primaria.
E la competizione dov'é?
Se siete guardiani più votati alla competizione che alla cooperazione, non disperate, gli sviluppatori di Bungie hanno pensato anche a voi. Volando verso il "crogiolo" avremo una serie di modalità di gioco competitive che ci daranno la possibilità di confrontarci con altri giocatori. Nell'alpha era presente solamente una variante e due mappe. Un sei contro sei, chiamato “controllo”, che ci chiedeva di prendere possesso di 3 punti di controllo sulla mappa e mantenerli il più possibile per fare punti.
La prima delle due mappe provate, chiamata “terre di ruggine” era un ambiente terrestre, molto stretto con un labirinto nato da una serie di rovine. Una mappa da giocare principalmente di corsa e dalla spiccata natura close quarter. Decisamente di più ampio respiro “prima luce”, seconda mappa, ambientata questa volta all'interno di una base lunare, che oltre ad essere decisamente più ampia, ci ha permesso di testare con mano anche i mezzi di trasporto e delle torrette difensive.
Grazie alla presenza del jet pack (anche nel single player) il feeling ricorda in parte quello di Titanfall (anche se con un ritmo più compassato) misto a quello di Halo. Vincere partite a questa modalità non solo accrescerà la nostra esperienza, ma ci permetterà anche di sbloccare armi ed armature all'interno della torre. Un motivo in più per cimentarsi anche in questa variante.
Chiudiamo ovviamente facendo un breve accenno al comparto tecnico, nonostante la natura alpha del prodotto. La versione testata, quella PS4, si é rivelata decisamente solida. La caratterizzazione dei personaggi (sia buoni che cattivi) é ben costruita, così come gli ambienti di gioco che, nonostante qualche comprensibile sbavatura, si sono dimostrati belli ed immersivi. Certo, la qualità di alcune texture latita, cosi come a volte l'intelligenza artificiale dei nemici e la presenza di un respawn fin troppo eccessivo. Elementi sul quale però non ci vogliamo soffermare adesso, ma solamente nel momento in cui avremo tra le mani la versione finale del gioco.
In sostanza Destiny, per quanto rimanga ancora un prodotto a tratti oscuro, ci ha intrigato mostrandosi finalmente come un gioco che punta moltissimo sull'esperienza collaborativa. Saprà reggerete il colpo anche nella sua modalità in singolo giocatore? al momento non abbiamo la risposta, ma ormai non manca molto per scoprirla. Continuate a seguirci.