Destiny - Il Re dei Corrotti
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L'ultima volta che eravamo passati a salutare il papà di Crota a Los Angeles, lo avevamo trovato piuttosto scosso per via della morte del figlio, siamo tornati da lui a Colonia, presso lo stand Activision, e questa volta ci é sembrato piuttosto arrabbiato.
La demo che abbiamo giocato era fondamentalmente la stessa già provata all'E3, questa volta però abbiamo avuto l'occasione di testare i due personaggi sfuggitici a Giugno, il Titano e lo Stregone. Tirando un attimo le fila del discorso per coloro che non sono avvezzi all'universo di Destiny possiamo dire che con il secondo DLC abbiamo combattuto Crota, figlio del Dio Oryx, che ora, irato per la morte del figlio, ha deciso di darci la caccia. Questa é la storyline che si staglia dietro the Taken King, e sembra essere decisamente più corposa rispetto a quanto visto durante questo primo anno di Destiny, Bungie infatti si é spesso dimostrata attenta alle esigenze della community e sembra che le lamentele nei confronti di una trama troppo “superficiale” abbiano dato i propri frutti, well played.
Venendo a quanto giocato nella build possiamo affermare di aver ufficialmente assistito all'arrivo di Oryx. Una volta avventurati in una nave spaziale Cabal siamo rimasti esterrefatti nell'osservare come questi venissero trascinati all'interno di buchi temporali e risputati fuori con evidenti segni di “possessione” (colore alterato ed estrema aggressività). Poco più avanti nella mappa ne veniamo finalmente a capo, dopo essersi aperto un ennesimo varco, vediamo comparire di fronte a noi Siro, discepolo di Oryx, attorniato da una vastità di mov anch'essi sotto l'effetto della “possessione” (o corruzione, che di si voglia).Una volta abbattuto abbiamo infine raggiunto il ponte della nave per l'estrazione, proprio qui Oryx ci ha promesso vendetta con la nostra morte.
Venendo ai nuovi personaggi provati il titano é stato quello che più ci ha convinto, la sottoclasse Striker ci ha permesso di affrontare i nemici con più spavalderia in quanto confidenti nelle granate incendiarie a nostra disposizione e soprattutto nell “Hammer of Sol”, la super associata alla sottoclasse, che ci ha permesso di sfoderare un martello infuocato con il quale letteralmente annientare con diversi colpi i nemici nelle vicinanze.
Lo stregone dal canto suo non é da meno, la nuova sottoclasse é denominata “Stormcaller” e aggiunge, oltre ad alcune peculiarità nei movimenti e nelle granate una super davvero interessante chiamata “Stormtrance”, grazie al quale possiamo inondare di Fulmini/Elettricità il nemico.
Parlando con alcuni dei ragazzi del team di Destiny abbiamo potuto inoltre imparare qualcosa di più in merito alle armi del gioco, in particolare riguardo i “brand” delle armi. Un giocatore di Destiny associa armi come il “Suros” ad un fucile automatico, ma proprio quel nome in realtà si riferisce alla fabbrica di quell'arma, nella demo abbiamo infatti provato un lanciamissili “Suros”.
L'obiettivo sembra essere quello di poter conferire al giocatore la capacità di associare ad un determinato brand delle peculiarità tipiche delle armi prodotte da una determinata fabbrica, ognuna con uno stile estetico e di combattimento più differente. Potremo trovare giocatori affascinati dalle armi futuristiche come il cannone portatile “Uffern Hc4” che abbiamo personalmente provato e altri dallo stile piuttosto spaziale del lanciamissili Suros, creando in questa maniera una vera e propria attenzione a quelli che potrebbero essere i nuovi prodotti di queste fabbriche virtuali.
E' stato infine un enorme piacere quello di poter intervistare uno degli sviluppatori del titolo potendogli porre domande in merito ai progetti previsti per questa nuova espansione per quanto riguarda il PVE e soprattutto il PVP, suo campo di lavoro, a breve troverete disponibile sul sito la video intervista.
La demo che abbiamo giocato era fondamentalmente la stessa già provata all'E3, questa volta però abbiamo avuto l'occasione di testare i due personaggi sfuggitici a Giugno, il Titano e lo Stregone. Tirando un attimo le fila del discorso per coloro che non sono avvezzi all'universo di Destiny possiamo dire che con il secondo DLC abbiamo combattuto Crota, figlio del Dio Oryx, che ora, irato per la morte del figlio, ha deciso di darci la caccia. Questa é la storyline che si staglia dietro the Taken King, e sembra essere decisamente più corposa rispetto a quanto visto durante questo primo anno di Destiny, Bungie infatti si é spesso dimostrata attenta alle esigenze della community e sembra che le lamentele nei confronti di una trama troppo “superficiale” abbiano dato i propri frutti, well played.
Venendo a quanto giocato nella build possiamo affermare di aver ufficialmente assistito all'arrivo di Oryx. Una volta avventurati in una nave spaziale Cabal siamo rimasti esterrefatti nell'osservare come questi venissero trascinati all'interno di buchi temporali e risputati fuori con evidenti segni di “possessione” (colore alterato ed estrema aggressività). Poco più avanti nella mappa ne veniamo finalmente a capo, dopo essersi aperto un ennesimo varco, vediamo comparire di fronte a noi Siro, discepolo di Oryx, attorniato da una vastità di mov anch'essi sotto l'effetto della “possessione” (o corruzione, che di si voglia).Una volta abbattuto abbiamo infine raggiunto il ponte della nave per l'estrazione, proprio qui Oryx ci ha promesso vendetta con la nostra morte.
Venendo ai nuovi personaggi provati il titano é stato quello che più ci ha convinto, la sottoclasse Striker ci ha permesso di affrontare i nemici con più spavalderia in quanto confidenti nelle granate incendiarie a nostra disposizione e soprattutto nell “Hammer of Sol”, la super associata alla sottoclasse, che ci ha permesso di sfoderare un martello infuocato con il quale letteralmente annientare con diversi colpi i nemici nelle vicinanze.
Lo stregone dal canto suo non é da meno, la nuova sottoclasse é denominata “Stormcaller” e aggiunge, oltre ad alcune peculiarità nei movimenti e nelle granate una super davvero interessante chiamata “Stormtrance”, grazie al quale possiamo inondare di Fulmini/Elettricità il nemico.
Parlando con alcuni dei ragazzi del team di Destiny abbiamo potuto inoltre imparare qualcosa di più in merito alle armi del gioco, in particolare riguardo i “brand” delle armi. Un giocatore di Destiny associa armi come il “Suros” ad un fucile automatico, ma proprio quel nome in realtà si riferisce alla fabbrica di quell'arma, nella demo abbiamo infatti provato un lanciamissili “Suros”.
L'obiettivo sembra essere quello di poter conferire al giocatore la capacità di associare ad un determinato brand delle peculiarità tipiche delle armi prodotte da una determinata fabbrica, ognuna con uno stile estetico e di combattimento più differente. Potremo trovare giocatori affascinati dalle armi futuristiche come il cannone portatile “Uffern Hc4” che abbiamo personalmente provato e altri dallo stile piuttosto spaziale del lanciamissili Suros, creando in questa maniera una vera e propria attenzione a quelli che potrebbero essere i nuovi prodotti di queste fabbriche virtuali.
E' stato infine un enorme piacere quello di poter intervistare uno degli sviluppatori del titolo potendogli porre domande in merito ai progetti previsti per questa nuova espansione per quanto riguarda il PVE e soprattutto il PVP, suo campo di lavoro, a breve troverete disponibile sul sito la video intervista.