L'assenza totale di originalità non rappresenta per forza di cose un aspetto negativo. Lo ha dimostrato a suo tempo la versione originale di Deus Ex per PC, gioco in cui si fatica a trovare alcuna idea innovativa o concetto strabiliante, che grazie alla somma delle sue varie "influenze" é però riuscito a imporsi sul mercato e all'attenzione dei giocatori. In Deus Ex troviamo elementi tratti dalla fantascienza più comune (William Gibson), dai manga giapponesi (Masamune Shirow), dalla filmografia (Blade Runner e Matrix) nonché da parecchi altri giochi che hanno preceduto il titolo Ion Storm sugli scaffali, tra cui l'opera omnia di Hideo Kojima su PlayStation, Metal Gear Solid. Un enorme e sfrontatissimo plagio quindi? Non esattamente, poiché Deus Ex fonde assieme i migliori elementi delle opere originali per creare una struttura narrativa e interattiva diversa da ognuna di esse, che ha ragione di esistere in quanto sviluppata attorno a un concept mai fuori moda: la libertà Prova di scassinamento: iniziamo con il grimaldello prima del lanciamissili... IL BUIO OLTRE L'ORIZZONTE Deus Ex é ambientato nel futuro, un futuro come al solito sinonimo di degrado, sfruttamento sistematico dell'individuo e larghissima diffusione della tecnologia, il tutto avvolto da un'oscurità che sintetizza meglio di mille parole lo stato in cui l'umanità si é ridotta. Siamo parecchio avanti nel ventunesimo secolo, negli Stati Uniti d'America, in un regime gestito sottobanco dalle grandi corporazioni e da società filo-governative che si accreditano l'onere (e onore) di far rispettare la legge. Una di queste organizzazioni é l'UNATCO, l'evoluzione della contemporanea ONU, sigla che per esteso si legge United Nations Anti Terrorism Coalition, Coalizione delle Nazioni Unite Contro il Terrorismo. Malgrado la grande contemporaneità dell'argomento "terrorismo" glissiamo volontariamente sui paralleli gioco-realtà non solo perché ultra abusati, ma per il semplice fatto che non riguardano Deus Ex. Il terrorismo combattuto dall'UNATCO é un terrorismo molto generalizzato, che può individuarsi nella distruzione di massa come nella semplice ribellione di un cittadino a un membro delle forze dell'ordine
L'arrivo di Deus Ex su PlayStation 2 andrà a testimoniare per l'ennesima volta il grande eclettismo della console Sony. Titolo completamente avulso dal concetto di "gioco arcade superficiale", il progetto realizzato da Warren Spector è, su PC, un gioco adulto che affronta temi scottanti come la libertà del singolo individuo, la pressione operata dalla società moderna e il diritto a decidere autonomamente delle proprie vite. Concetti affascinanti, senza dubbio, che però rischiano di venire totalmente ignorati dal grande pubblico, troppo spesso coinvolto dal semplice spettacolo fatto di poligoni, effetti speciali e musiche all'ultimo grido. Le qualità per sfondare sulla carta ci sono tutte e l'età media degli utenti PS2 è abbastanza alta per anticipare un buon successo del titolo Eidos Interactive, benché la sua grande complessità potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per un mercato "usa e getta" com'è quello odierno delle macchine da gioco. Appuntamento alla prossima primavera per la recensione del gioco.
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