Devil May Cry 4
Il Devil Bringer rappresenta di fatto la seconda novità di rilievo di Devil May Cry 4, e consentirà non solo di variare la quantità delle combo eseguibili nel corso del gioco, ma anche di raccogliere bonus ed oggetti altrimenti irraggiungibili, balzare da una zona all'altra utilizzandolo come vero e proprio rampino, effettuare schivate, contromosse e prese sia dalla corta che dalla lunga distanza. Precisiamo che come per i precedenti episodi, anche in questa occasione ciascuna delle abilità di Nero e di Dante potranno essere migliorate, o meglio ancora ampliate, sia attraverso l'apposita opzione potenziamento pre-livello che tramite le statue del tempo disseminate lungo le vaste locazioni di gioco, barattando nello specifico le nuove abilità con le Orb Rosse e le Anime accumulate durante i numerosi combattimenti a cui dovremo prendere parte.
Nessuna nuova buona nuova
Non sempre rinnovare significa necessariamente incontrare il favore del pubblico. Partendo da questo presupposto bene ha fatto il team di sviluppo ad evitare inutili digressioni o pericolose variazioni al tema, badando piuttosto ad offrire quello che in realtà i fan di Dante chiedevano.
Devil May Cry 4 rispetta i canoni che hanno reso celebre la serie, con l'ago della bilancia spostato dunque più sul fattore action che non su quello esplorativo.
Non mancheranno comunque livelli un po' più impegnativi del solito (come il tredicesimo giusto per citarne uno) dove saranno necessari un certo colpo d'occhio, buona memoria ed un minimo di cervello, così come fasi di gioco in cui i poteri "passivi" del Devil Bringer permetteranno di offrire qualche piacevole variante all'eccessiva linearità di alcune location.
E' chiaro che quanto sopra descritto non rappresenta un vero e proprio punto a sfavore del gioco, visto che gran parte delle oltre 15 ore necessarie per portare a termine l'avventura, dovranno essere impiegate per "vincere" la resistenza dei numerosi demoni che infestano la città di Fortuna.
A tal proposito ci sembra opportuno rimarcare la presenza, accanto alle classiche marionette ed agli altri demoni minori conosciuti nel primo capitolo della saga, di una grande varietà di nuovi nemici in grado sia di controllare elementi quali aria, ghiaccio, terra e fuoco, che di coordinare i propri attacchi in funzione del numero degli elementi impegnanti e delle capacità degli stessi, per una resa complessiva in battaglia decisamente d'impatto.
Tecnicamente parlando
Dal punto di vista tecnico Devil May Cry 4 rappresenta un vero e proprio stato dell'arte. Che si tratti della versione Playstation 3 o di quella per Xbox 360, il motore alla base del gioco (diretta evoluzione di quello già ammirato con Lost Planet) garantisce una velocità dell'azione costantemente ancorata sui canonici 60 Frame Per Secondo, questo senza rinunciare ad ambienti di gioco in puro stile gotico a dir poco suggestivi, dotati di una ricchezza poligonale ed una varietà delle texture fuori dagli standard a cui eravamo abituati e ,soprattutto, ad effetti di illuminazione avanzati ed ad una palette di colori finalmente non più limitata ai soli toni di grigio.
Sempre a proposito di aspetti positivi, è doveroso segnalare l'ottimo livello di interazione con i fondali, così come il livello delle animazioni dei diversi nemici in game, in possesso tra l'altro di un campionario di mosse ed azioni tanto vasto quanto vario.
Capitolo a parte merita infine il discorso legato alla colonna sonora, realizzata in puro stile Devil May Cry con tracce audio di stampo rockeggiante, e soprattutto alla regia, impreziosita tramite frequenti scene in cinematica in grado di cadenzare alla perfezione la successione degli eventi.
L'angolo dello spoiler
Ci pareva doveroso aprire un capitolo dedicato unicamente alle informazioni "riservate" più interessanti. Cominciamo subito con la notizia più importante, ovvero il ruolo Dante all'interno del gioco. Come previsto Dante sarà presente anche in forma giocabile, e potrà essere utilizzato, o alternato a Nero, da metà gioco in poi. Dante sarà inoltre in grado di utilizzare gli stessi stili di combattimento già ammirati in Devil May Cry 3 (Gunslinger, Trickster, Sword Master e Royal Guard) con la differenza che potranno essere interscambiati in qualunque momento tramite la semplice pressione di uno dei tasti facenti parte il D-Pad. Cronologicamente parlando Devil May Cry 4 rappresenta di fatto il terzo episodio della serie, e precede gli eventi di DMC 2 di cui non saranno quindi menzionati ne i fatti ne i personaggi. Non esiste alcuna differenza fra la versione Playstation 3 e quella Xbox 360, se si eccettua la possibilità per gli utenti di sponda Sony di effettuare l'installazione del gioco su Disco rigido.
Devil May Cry 4
Siamo di fronte ad un piccolo capolavoro, in grado di svolgere alla perfezione il ruolo di trade-union fra la vecchia e la nuova generazione e sopratutto di rendere giustizia alla fama che accompagna da tempo il brand Devil May Cry. Gli elementi ci sono tutti: ottima storia, gameplay solido ed in linea con i precedenti episodi della serie, sonoro da urlo, comparto tecnico di altissimo livello. L'introduzione di Nero nel ruolo di protagonista, in grado di rinfrescare la serie pur senza snaturarne le peculiarità, rappresenta poi la classica ciliegina su una torta che farà certamente la felicità tanto degli utenti Sony che di quelli di sponda Microsoft. Brava Capcom.