Devil May Cry 5
Nonostante la sua presenza fosse data praticamente per certa, ha fatto comunque un certo effetto vedere Devil May Cry 5 sul palco di Microsoft all'E3. Il gioco è ovviamente in sviluppo anche su altre piattaforme, ma certamente la presenza di Hideaki Itsuno ha ribadito che Capcom crede ancora fortemente nelle potenzialità di Xbox One. Il problema adesso è capire se Devil May Cry 5 sarà effettivamente in grado di tornare sulla cresta dell'onda dopo il criticatissimo (non da noi) DMC Devil May Cry di Ninja Theory, da cui a prima vista questo Devil May Cry 5 sembra tuttavia aver preso decisamente spunto.
Tutto cambia?
Sarà pure stato un mezzo fallimento, ma dal punto di vista puramente estetico DMC 5 non sembrerebbe troppo distante dal suo predecessore. Non ci riferiamo, ovviamente, alla sola capigliatura di Nero DMC Devil May Cry style, ma anche ad un impatto generale che sembrerebbe cavalcare l'onda ancora una volta di una storia a cavallo di due mondi, con l'alternanza di ambientazioni decisamente moderne ad altre di stampo più classico e molto più vicine ai vecchi capitoli della serie.
A prescindere da tutto, una cosa è certa: rispetto a Devil May Cry 4 Nero, ancora una volta insignito del ruolo di protagonista, è decisamente cambiato. Il giovane mezzo demone ha lasciato spazio ad un uomo più maturo ma anche molto più sbarazzino (tanto dall'essere accostato al giovanissimo Dante), decisamente più incline alla "rissa" di quanto non fosse proprio in DMC 4.
Non sappiamo ovviamente quali possano essere i motivi di tale trasformazione, ma in qualche modo potrebbero rientrare sia l'influenza di Dante (ora decisamente invecchiato ma sempre sopra le righe) che sopratutto la perdita del braccio demoniaco, amputato e portato via da un essere misterioso (che poi tanto misterioso non è facendo due conti...) il cui obbiettivo potrebbe essere quello di recuperare le reliquie necessarie per portare a termine l'ennesimo piano di conquista del mondo da parte degli inferi.
Come ampiamente sottolineato dallo stesso trailer trasmesso nel corso della conferenza, in questo percorso Nero non sarà tuttavia da solo ma potrà contare su due innesti di spessore: una giovane donna consapevole dei poteri e delle doti di Nero e Dante, che in questa occasione potrebbe svolgere nuovamente il ruolo di comprimario e completare dunque il trio di personaggi disponibili all'interno del gioco.
Il solito DMC
In attesa di mettere le mani sul prodotto vero e proprio, possiamo tranquillamente confermare che a livello di gameplay DMC 5 sarà il "solito" Devil May Cry. Il che non è da intendere come un aspetto negativo, visto che a livello di combat system il titolo di casa Capcom si è sempre dimostrato all'altezza della situazione.
Indubbiamente la presenza di un arto bionico modificherà l'impatto dello stesso sul combattimento vero e proprio, specie considerando i possibili upgrade a cui un oggetto come questo sarà soggetto nel corso dell'avventura. In realtà sotto questo punto di vista nulla o quasi pare cambiato, visto che anche nei precedenti capitoli della serie sia Dante che lo stesso Nero avevano potuto godere in corso d'opera di aggiornamenti ad armi ed oggetti di combattimento, ma sicuramente la presenza di un braccio bionico dovrebbe aumentare ulteriormente il ventaglio di opzioni disponibili.
Ma Vergil?
Effettivamente, in mezzo a tanta azione sembrerebbe mancare una delle figure più affascinanti dell'intera saga, ovvero il gemello cattivo (?) di Dante, Vergil, praticamente onnipresente in tutti i capitoli usciti fino ad oggi. In realtà, lo stesso Vergil potrebbe essere il responsabile dietro l'amputazione del braccio demoniaco di Nero, che proprio in virtù del suo arto fu anche l'unico in grado di maneggiare la sua spada, assente in tutte le fasi di gameplay mostrate fino ad ora . Un caso? Non lo sappiamo, ma molte volte un artwork con tre figure maschili vale più di mille parole...