Devil May Cry
L'aspetto grafico di Devil May Cry... Una serie di alti e bassi, in verità molti alti e pochi bassi, perlomeno per quanto visibile in questa demo. In primis va sottolineata una riuscita assolutamente stupefacente delle scene esterne (l'inizio all'esterno del castello e alcune "stanze" nel giardino dello stesso), anche maggiormente evocative rispetto all'interno del castello. In generale PlayStation 2 muove una mole di poligoni davvero di tutto rispetto, senza per questo soffrire di alcun rallentamento e rimanendo fissa sui 60 frame al secondo, anche, comunque, grazie a delle telecamere particolarmente avare di carrellate e cambi dinamici d'inquadratura. Nonostante questo non mancano passaggi spettacolari, su tutti il movimento verso l'alto, all'interno di una piccola torre, di un grosso pilastro di roccia che, trasportando Dante, gli fa visitare in pochissimi secondi l'intera dimensione verticale della torre. Spettacolo assicurato
I punti negativi arrivano per una risoluzione non proprio all'altezza e per delle texture che, sinceramente, sono migliorabili e dotate di quelle odiose scalettature che non sembrano ancora volerci abbandonare definitivamente. Lo stesso dicasi per alcune texture che appaiono troppo "schiacciate" e prive di profondità, tanto da apparire semplicemente appiccicate a una parete poligonale, facendole perdere un po' quella naturale sensazione tridimensionale che dovrebbe caratterizzare alcune stanze. Ma si tratta, in definitiva, di critiche che lasciano spesso il tempo che trovano, vista poi la realizzazione generale dell'intero apparato grafico
Diversa la situazione della struttura di gioco che s'intravede in questa versione dimostrativa: oltre a offrire poca varietà e davvero poche innovazioni, come da consuetudine Capcom, le stanze e i luoghi di combattimento appaiono più ristretti e limitati di quanto non ci si sarebbe potuti aspettare, dando al tutto un aspetto a tratti retrò, soprattutto vista la capacità della PS2 di muovere con disinvoltura anche spazi decisamente ampi. Ma per questa, come per molte altre considerazioni finali, dobbiamo necessariamente attendere la versione finale del gioco, prevista per inizio estate in Giappone.
I punti negativi arrivano per una risoluzione non proprio all'altezza e per delle texture che, sinceramente, sono migliorabili e dotate di quelle odiose scalettature che non sembrano ancora volerci abbandonare definitivamente. Lo stesso dicasi per alcune texture che appaiono troppo "schiacciate" e prive di profondità, tanto da apparire semplicemente appiccicate a una parete poligonale, facendole perdere un po' quella naturale sensazione tridimensionale che dovrebbe caratterizzare alcune stanze. Ma si tratta, in definitiva, di critiche che lasciano spesso il tempo che trovano, vista poi la realizzazione generale dell'intero apparato grafico
Diversa la situazione della struttura di gioco che s'intravede in questa versione dimostrativa: oltre a offrire poca varietà e davvero poche innovazioni, come da consuetudine Capcom, le stanze e i luoghi di combattimento appaiono più ristretti e limitati di quanto non ci si sarebbe potuti aspettare, dando al tutto un aspetto a tratti retrò, soprattutto vista la capacità della PS2 di muovere con disinvoltura anche spazi decisamente ampi. Ma per questa, come per molte altre considerazioni finali, dobbiamo necessariamente attendere la versione finale del gioco, prevista per inizio estate in Giappone.