Devil's Third

di Roberto Vicario
Prima di addentrarci in questo hands on della componente multigiocatore di Devil's Third, ci teniamo a fare una doverosa precisazione. Vista la scarsa popolazione dei server, non abbiamo avuto modo di testare a pieno le tante modalità di gioco presenti, e proprio per questo vi rimandiamo alla nostra recensione per un giudizio più completo ed esaustivo. Detto questo, spazio al nostro hands on tra fucili, pistole… e galline.



Tanta varietà…poca qualità!



Se avete letto il nostro articolo sulla componente single player del gioco, sarete già sicuramente al corrente di quello che Devil's Third rappresenta per noi. I tanti rinvii, il cambio di piattaforma e molti altri problemi che si sono sommati, hanno trasformato Devil's Third in un prodotto piuttosto scadente a livello qualitativo.

Ad avvalorare ulteriormente questa tesi, si aggiungono i disastrosi dati di vendita che sono stati fatti registra questa settimana in Giappone, primo paese che ha visto arrivare il gioco sugli scaffali. Nonostante tutte queste premesse negative, Tomonobu Itagaki continua imperterrito a difendere il suo lavoro sostenendo che in realtà il suo gioco é tra i migliori che abbia mai sviluppato. Cercando di credergli ci siamo addentrati all'interno della corposa componente multigiocatore che fa da spalla all'avventura in single player.



Come sempre, tutto inizia dalla creazione di un personaggio. Un editor abbastanza basico ci farà scegliere fisionomia e dettagli del nostro alter ego, per poi buttarci all'interno di un area completamente esplorabile in cui possiamo armarci di tutto punto confrontando e comprando le varie bocche da fuoco (e armi bianche) spendendo le due valute del gioco. Perché una doppia valuta? perché la prima saranno i classici crediti in game, mentre le uova d'oro si potranno accumulare attraverso delle microtransazioni. Si, avete letto bene purtroppo, microtransazioni.
Una scelta davvero assurda, viste le difficoltà del titolo, e che potrebbe trovare una giustificazione unicamente guardando nelle direzione della versione PC free-to-play recentemente annunciata. Mantenere però questo elemento su Wii U é stata davvero una pessima scelta.

Detto questo, nonostante la mancanza di gente con cui giocare, con un po di pazienza siamo riusciti a provare praticamente tutte le modalità contenute all'interno di questa variante. Si potrà scegliere tra ben undici, alcune classiche altre decisamente più strambe.

Battle Royal, Team Deatmatch rappresentano il classico del classico: tutti contro tutti, e guerriglia a squadre. Chi fa più punti vince, si fanno più punti uccidendo gli avversarsi, semplice. A queste varianti se ne aggiungono altrettante abbastanza canoniche soprattutto nel mondo degli FPS.



In Guardian, ci troveremo sostanzialmente a giocare una sorta di King of the Hill, mentre in Transporter la nostra squadra dovrà cercare di rubare una valigetta e portarla nella sua zona per fare punti (qualcuno ha detto capture the flag?). In Capture invece dovremo cercare di recupera il maggior numero di pacchetti possibili presenti sulla mappa; infine, in Cargo Ignition la nostra squadra dovrà cercare di piazzare una bomba all'interno della roccaforte avversaria prima dello scadere del tempo.

Essendo un titolo in cui oltre alle armi da fuoco, ci sono anche spade e scazzottate a mani nude, la componente multigiocatore di Devil's Third mette a disposizione dell'utente anche un paio di varianti in cui pistole e fucili sono completamente banditi. In Close Quarters, ci troveremo ad utilizzare unicamente armi bianche, mentre in Gladiator l'unico modo per fare danni sarà utilizzare i nostri pugni.

Come dicevamo poche righe sopra, non mancheranno anche le assurdità pensate dal team di Itagaki. In Chickens, ad esempio, dovremo cercare di rubare galline ai nostri avversari per fare più punti e vincere la partita, mentre in Carnival dovremo cercare di realizzare il frullato più buono e vario possibile. Sorpresi? noi un po si.

Nonostante il grande numero di varianti presenti, quella che più ci ha incuriosito, e che siamo interessati a provare quando ci saranno più giocatori sui server, é quella chiamata Siege. I giocatori, organizzandosi in clan, devono difendere svariati territori.



Modalità diverse, stessi problemi.



Nonostante l'impegno da parte di Valhalla Games e Itagaki San nell'offrire una grossa quantità di contenuti, purtroppo anche il reparto multigiocatore si scontra con una serie di problematiche che vanno ad inficiare in maniera pesante la qualità del prodotto ed il divertimento del giocatore.

Ai problemi già noti di giocabilità, risposta dei comandi e frame rate, se ne aggiungono altri che per una componente multigiocatore sono quasi fondamentali. Innanzitutto non c'é matchmaking, e questo porta a molte difficoltà nell'organizzazione e nel bilanciamento del match.

Una volta dentro la partita non vi é possibilità di comunicare con gli altri giocatori, se non attraverso una chat testuale che nella frenesia del match é la cosa più scomoda che ci possa essere. Infine, abbiamo notato una cosa piuttosto fastidiosa. Se si utilizza il touch del gamepad per impartire degli ordini al nostro personaggio, per qualche tempo l'immagine del televisore si oscura. Lasciamo immaginare a voi la scomodità che può comportare questa cosa.

Unica menzione, leggermente positiva, va alle mappe di gioco che nonostante una qualità grafica sicuramente non eccelsa, sono discretamente varie e ampie. Certo, questo non basta a risollevare una situazione che sembra piuttosto critica, ma comunque é bene sottolineare anche le cose positive.

Devil's Third arriverà nei negozi italiani tra qualche settimana, e come avrete sicuramente potuto intuire dal nostro hands on sul single player, ed ora su quello dedicato alla componente multigiocatore, i presupposti non sono sicuramente dei migliori. Rimaniamo comunque dell'idea che per avere tra le mani un giudizio definitivo bisogna dedicargli ancora qualche ora. Appuntamento a fine mese per la recensione completa.