Diablo III
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Sono passati dieci anni dall'uscita di Diablo 2, ed é sufficiente un rapido giro sui server di Battle.Net per rendersi conto di come tutt'ora un gran numero di giocatori in tutto il mondo continua imperterrito ad affrontare la seconda reincarnazione del Diavolo, a riprova di una popolarità mai tramontata per l'hack'n slash di Blizzard. Come ormai nel mondo videoludico tutti sanno, Blizzard é una software house che predilige la qualità alla quantità, anche a costo di tempi di sviluppo non esattamente bollabili come "frettolosi".
Non é quindi una sorpresa come il terzo capitolo di Diablo sia finalmente alle porte dopo un'attesa durata un lungo decennio, e a distanza di oltre tre anni dall'annuncio ufficiale, un percorso simile a quanto abbiamo recentemente visto per il secondo capitolo di Starcraft (che pure pare destinato a ripetersi per i prossimi capitoli dell'annunciata trilogia), che a sua ha dato conferma di come la casa statunitense punti a fare tutto in grande, ripagando le lunghe attese con prodotti di valore assoluto.
Gamesurf é stato tra i pochissimi fortunati che é volato Los Angeles per visitare gli studi Blizzard (e vi consigliamo di dare un'occhiata alle foto del museo) ha potuto vedere in anteprima una (piccola) parte del primo atto di gioco, sufficiente per capire quali saranno i punti di forza di un gioco tra i più attesi in assoluto da parte di giocatori su PC e Mac.
Tanto per cominciare saranno cinque le classi tra le quali avremo facoltà di scegliere il nostro eroe, complessivamente una in meno rispetto alla selezione offerta da Diablo 2 (a patto di comprendere l'espansione Lord of Destruction), ma senza dubbio un roster vario e intrigante: barbaro, sciamano, monaco, mago e cacciatore di demoni. Ciascun personaggio sarà naturalmente dotato di proprie peculiarità e tattiche di combattimento predilette, oltre all'accesso a un set di abilità speciali e magiche uniche. Possiamo notare come -fatta eccezione per il barbaro-, tutte le classi a disposizione siano state create ex novo per questo terzo capitolo, e seppure si possa notare come i nostri nuovi avatar abbiamo preso in prestito qualche caratteristica dai vecchi "colleghi", possiamo credere che saranno tutti da scoprire. Ma nel frattempo, vediamo di fare la loro conoscenza.
Iniziando dalla classe bruta per eccellenza, il barbaro appartiene alla razza dei Guardiani del monte Arreat, é esattamente il combattente implacabile e senza paura che ci ricordavamo dal precedente capitolo. Unico personaggio capace di impugnare due armi alla volta (o una a due mani come un‘alabarda, o uno spadone), il barbaro é il massimo esperto del combattimento ravvicinato; colpisce con una forza incredibile, sfrutta la sua riserva di mana per sferrare colpi particolarmente potenti e sa scatenare la furia accumulata ad ogni uccisione, cosa che nelle azzuffate più concitate può salvarci la vita. Anche il mago si introduce da sé, all'esatto opposto del barbaro é debole negli scontri fisici ma devastante con le arti arcane, che -non dissimilmente dalla Sorceress di Diablo 2- comprendono la manipolazione degli elementi per una nutrita selezione di incantesimi offensivi e abilità legate al controllo del tempo.
Passiamo a classi meno comuni come il monaco (già presentato alla Blizzcon del 2009 e quindi conosciuto dai fan più accaniti e attenti), la cui conoscenza delle arti marziali lo rende una combinazione letale di agilità e rapidità d'attacco. In qualche modo riminescente dell'assassina giocabile nel precedente capitolo, il monaco sa sfruttare tanto le armi leggere quanto i propri pugni, ed é in grado di impiegare il mana per aumentare velocità ed effetto dei suoi colpi, oltre che per migliorare le proprie capacità difensive.
Non é quindi una sorpresa come il terzo capitolo di Diablo sia finalmente alle porte dopo un'attesa durata un lungo decennio, e a distanza di oltre tre anni dall'annuncio ufficiale, un percorso simile a quanto abbiamo recentemente visto per il secondo capitolo di Starcraft (che pure pare destinato a ripetersi per i prossimi capitoli dell'annunciata trilogia), che a sua ha dato conferma di come la casa statunitense punti a fare tutto in grande, ripagando le lunghe attese con prodotti di valore assoluto.
Gamesurf é stato tra i pochissimi fortunati che é volato Los Angeles per visitare gli studi Blizzard (e vi consigliamo di dare un'occhiata alle foto del museo) ha potuto vedere in anteprima una (piccola) parte del primo atto di gioco, sufficiente per capire quali saranno i punti di forza di un gioco tra i più attesi in assoluto da parte di giocatori su PC e Mac.
Tanto per cominciare saranno cinque le classi tra le quali avremo facoltà di scegliere il nostro eroe, complessivamente una in meno rispetto alla selezione offerta da Diablo 2 (a patto di comprendere l'espansione Lord of Destruction), ma senza dubbio un roster vario e intrigante: barbaro, sciamano, monaco, mago e cacciatore di demoni. Ciascun personaggio sarà naturalmente dotato di proprie peculiarità e tattiche di combattimento predilette, oltre all'accesso a un set di abilità speciali e magiche uniche. Possiamo notare come -fatta eccezione per il barbaro-, tutte le classi a disposizione siano state create ex novo per questo terzo capitolo, e seppure si possa notare come i nostri nuovi avatar abbiamo preso in prestito qualche caratteristica dai vecchi "colleghi", possiamo credere che saranno tutti da scoprire. Ma nel frattempo, vediamo di fare la loro conoscenza.
Iniziando dalla classe bruta per eccellenza, il barbaro appartiene alla razza dei Guardiani del monte Arreat, é esattamente il combattente implacabile e senza paura che ci ricordavamo dal precedente capitolo. Unico personaggio capace di impugnare due armi alla volta (o una a due mani come un‘alabarda, o uno spadone), il barbaro é il massimo esperto del combattimento ravvicinato; colpisce con una forza incredibile, sfrutta la sua riserva di mana per sferrare colpi particolarmente potenti e sa scatenare la furia accumulata ad ogni uccisione, cosa che nelle azzuffate più concitate può salvarci la vita. Anche il mago si introduce da sé, all'esatto opposto del barbaro é debole negli scontri fisici ma devastante con le arti arcane, che -non dissimilmente dalla Sorceress di Diablo 2- comprendono la manipolazione degli elementi per una nutrita selezione di incantesimi offensivi e abilità legate al controllo del tempo.
Passiamo a classi meno comuni come il monaco (già presentato alla Blizzcon del 2009 e quindi conosciuto dai fan più accaniti e attenti), la cui conoscenza delle arti marziali lo rende una combinazione letale di agilità e rapidità d'attacco. In qualche modo riminescente dell'assassina giocabile nel precedente capitolo, il monaco sa sfruttare tanto le armi leggere quanto i propri pugni, ed é in grado di impiegare il mana per aumentare velocità ed effetto dei suoi colpi, oltre che per migliorare le proprie capacità difensive.