Diablo III
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Al ruolo di prima della classe in tutto Blizzard non intende di rinunciare. Pronta a recepire, e migliorare, tutte le novità presenti nell'ultima generazione di giochi hack'n'slash. Ecco allora spuntare, assieme alle aste appena citate,il multiplayer cooperativo, mentre i seguaci del secondo capitolo si evolvono al punto da diventare verie propri PG secondari,con i loro skill, un equipaggiamento personalizzabile anche con le più potenti armitrovate in gioco o acquistate, e uno stile di combattimento anche quello custom-fittable. Templare,malfattore e incantatrice accompagneranno il personaggio principale dandosi parecchio da fare per non rimanere sempre e soltanto utile carne da cannone da gettare in pasto al boss di turno per distrarlo il tempo di un critico fatale.
Rivisitati anche gli artigiani, in grado ora di customizzare quasi a piacimento armi, armature e altri arnesi da distruzione per migliorarne l'efficacia. Rivista, infine, la gestione dell'inventario, anche grazie all'adozione di oggetti speciali che, oltre a consentire liberamente il teletrasporto da e per la città per "scaricare" il superfluo, permettono oggi di convertire i ritrovamenti meno ambiti in oro o in materiale grezzo da consegnare ai crafter, per ottenerne oggetti più utili e funzionali.
Passando ad aspetti più tecnici, anche il sistema di combattimento sembra migliorato, con mostri più variegati del solito che sembrano essersi guadagnati, negli anni, qualche oncia in più d'intelligenza artificiale in grado di renderli potenzialmente più pericolosi e sfidanti, e un albero di skill ulteriormente potenziabili mediante pietre runiche, e riarticolabile in qualsiasi momento, in modo da soddisfare anche il più smanettone e curioso degli appassionati.
Nonostante si parli di una beta, il quadro di grafica e sonoro si mostra decisamente performante. Se il secondo mantiene salda la tradizione delle nenie malinconiche, accompagnate da frasi memorabili dei PNG di turno, il primo esibisce una solidità già impressionante che esprime il suo meglio nei modelli di personaggi e mostri e nei giochi di luce e ombre che caratterizzano i piani infernali da esplorare. In attesa di poterci cimentare anche nel PvP, cui verranno dedicate specifiche arene del Battle Net, non possiamo che chiudere così il nostro test, con l'acquolina in bocca. Che là rimarrà ancora per qualche mese, prevedibilmente, nell'attesa impaziente di una data ufficiale di rilascio. Aspetteremo. Dopo tutto, c'era da aspettarlo. Le prime donne, anche se hanno le corna e le ali a pipistrello, si fanno sempre desiderare...
Rivisitati anche gli artigiani, in grado ora di customizzare quasi a piacimento armi, armature e altri arnesi da distruzione per migliorarne l'efficacia. Rivista, infine, la gestione dell'inventario, anche grazie all'adozione di oggetti speciali che, oltre a consentire liberamente il teletrasporto da e per la città per "scaricare" il superfluo, permettono oggi di convertire i ritrovamenti meno ambiti in oro o in materiale grezzo da consegnare ai crafter, per ottenerne oggetti più utili e funzionali.
Passando ad aspetti più tecnici, anche il sistema di combattimento sembra migliorato, con mostri più variegati del solito che sembrano essersi guadagnati, negli anni, qualche oncia in più d'intelligenza artificiale in grado di renderli potenzialmente più pericolosi e sfidanti, e un albero di skill ulteriormente potenziabili mediante pietre runiche, e riarticolabile in qualsiasi momento, in modo da soddisfare anche il più smanettone e curioso degli appassionati.
Nonostante si parli di una beta, il quadro di grafica e sonoro si mostra decisamente performante. Se il secondo mantiene salda la tradizione delle nenie malinconiche, accompagnate da frasi memorabili dei PNG di turno, il primo esibisce una solidità già impressionante che esprime il suo meglio nei modelli di personaggi e mostri e nei giochi di luce e ombre che caratterizzano i piani infernali da esplorare. In attesa di poterci cimentare anche nel PvP, cui verranno dedicate specifiche arene del Battle Net, non possiamo che chiudere così il nostro test, con l'acquolina in bocca. Che là rimarrà ancora per qualche mese, prevedibilmente, nell'attesa impaziente di una data ufficiale di rilascio. Aspetteremo. Dopo tutto, c'era da aspettarlo. Le prime donne, anche se hanno le corna e le ali a pipistrello, si fanno sempre desiderare...