Die Hard: Nakatomi Plaza
di
Redazione
Per quanto riguarda invece la struttura del gioco, i fan di Quake 2 e simili rimarranno sicuramente delusi dalla scelta dei Piranha di non rendere i diversi piani del Nakatomi Plaza realmente legati tra loro, nel senso che non sarà possibile girare in lungo e in largo per il grattacielo a proprio piacimento ma si sarà vincolati a scoprire ed attraversare i piani uno alla volta, con una serie di obiettivi da risolvere per poter proseguire nel gioco: questa scelta è giustificata dagli sviluppatori con l'esigenza di rendere l'azione immediata e fruibile anche a chi non conosca o non ricordi la trama del film (infatti, chi non avesse visto il film non saprebbe a quale piano andare per risolvere il prossimo enigma), ma si potrebbe discutere parecchio di questo aspetto, e a questo scopo Vi rimando al nostro Forum.
Passando alle armi, di sicuro si potranno utilizzare una pistola semi-automatica 9mm (la stessa del film) e un fucile mitragliatore, mentre nel corredo di "accessori" in dotazione a McClane trovano posto un accendino Zippo per illuminare gli ambienti privi di luce, un distintivo da utilizzare in presenza di ostaggi (pare per farsi riconoscere) e una radio trasmittente Motorola per comunicare con l'esterno: tramite essa potremo non solo mantenerci in contatto con il malvagio Hans, ma anche ricevere aiuto da parte del poliziotto Powell, il quale dalla base del grattacielo potrà dare al nostro eroe delle dritte su come cavarsela in particolari situazioni. Quasi sicuramente si potranno utilizzare anche altri oggetti, necessari per risolvere determinati enigmi, da raccogliere in giro per i livelli.
PRIME IMPRESSIONI
Dalla demo del gioco, rilasciata recentemente dai Piranha, traspare un FPS sufficientemente curato soprattutto dal punto di vista dell'intelligenza artificiale dei nemici e della ricostruzione delle varie parti del grattacielo: nonostante infatti il motore grafico, come già detto, non possa vantare effetti visivi particolarmente spettacolari (si nota giusto qualche bel riflesso qua e la), tuttavia gli ambienti sia interni che esterni sembrano essere stati ricostruiti con grande cura per il dettaglio e presentano un'ottima varietà di stanze, scale e corridoi, il che contribuisce ad aumentare la sensazione di trovarsi realmente all'interno di un "bestione" di 40 piani pieno di gente che ci vive, lavora e conduce "vita sociale". Per la gioia di tutti i fan di Duke Nukem, molti degli oggetti che si incontrano gironzolando per le stanze e i corridoi del Nakatomi Plaza possono essere distrutti, in parte o totalmente, mentre (purtroppo) i cadaveri scompaiono dopo alcuni secondi che cadono a terra. Fortunatamente, i nemici mostrano un buon numero di frames nelle animazioni e, soprattutto, sono dotati di una buona IA che li porta a nascondersi, fuggire e attaccare a seconda delle situazioni nelle quali si vengono a trovare: se osservate gli screenshot che ho "grabbato" per Voi durante le fasi di test, noterete diversi terroristi che si sporgono per qualche secondo da tavoli o muri con lo scopo di riuscire ad impallinarci senza farsi colpire a loro volta, e anche qualcuno che se la da a gambe dopo aver evidentemente finito le munizioni.