Dinosaur Planet

Dinosaur Planet
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L'importanza di un'etichetta come la Rare per la salute del buon vecchio Nintendo 64 é assolutamente indiscutibile. Senza i tanti ottimi prodotti della casa d'oltremanica, la console Nintendo probabilmente non avrebbe venduto la quantità (comunque discreta) di console che é riuscita effettivamente a piazzare un po' in tutto il mondo, in particolare negli States. Senza la Rare, oggi come oggi il Nintendo 64 sarebbe sull'orlo del precipizio, con un solo dolcetto finale (Zelda: Majora's Mask) finale e ben poco altro. Ma con i "se" e i "ma" non si fa la storia: quella si costruisce pezzo per volta con Banjo & Kazooie, Diddy Kong's Racing, 007 Goldeneye, Donkey Kong 64 e poi Conker's Bad Fur Day, Banjo Tooie, Perfect Dark e... Dinosaur Planet
Dinosaur Planet
Sabre cerca di fare amicizia con un piccolo dino-dino.

Se quest'ultimo nome vi suona nuovo, non preoccupatevi, non é solo colpa vostra. Oggi come oggi Dinosaur Planet é il progetto più ambizioso della Rare, come sottolineato dal gruppo più volte, appena entrato nell'ultimo anno di sviluppo (con altri due anni alle spalle, si dice) e le cui mire sono incredibilmente alte
ZELDA PARK
Per prima cosa gioverebbe a qualsiasi lettore di Freegames visionare per benino l'unico filmato finora presentato del gioco, raggiungibile a questo indirizzo ftp
Se la Rare é stata più volte tacciata di scarsa innovazione e ripetitività (e, con le dovute precuazioni, mi sento completamente in disaccordo con tale accusa), Dinosaur Planet non potrà far altro che testimoniare la voglia della casa inglese di cambiare genere e di volgere lo sguardo verso nuovi lidi, più esattamente quelli per la prima volta colonizzati da Zelda: Ocarina of Time. E per la seconda volta il gruppo della Rare sembra inchinarsi di fronte al genio di Mr. Miyamoto: osservano, studiano, si chiedono come sia possibile e poi, semplicemente, lo fanno. E' successo con Diddy Kong's Racing e con Banjo & Kazooie, speriamo la stessa trafila venga rispettata anche con Dinosaur Planet
I due eroi del gioco sono Krystal e Sabre, impegnati in un lungo viaggio che, dal loro pianeta nativo, li porterà fino al pianeta dei dinosauri (e Il Pianeta delle Scimmie non c'entra nulla, vediamo di smetterla!), per combattere (e sconfiggere possibilimente) il diavolaccio di turno che, lasciato invece libero di scorazzare per conto suo, potrebbe ridurre in marmellate di pere tutto l'universo conosciuto. Chi siamo noi per lasciare la confezione di Dinosaur Planet su di uno scaffale e condannare l'intera galassia contenuta nella cartuccia a una fine tanto disastrosa? Quelli che mettono i soldi siamo, ovviamente..