Disgaea: Hour of Darkness

Nel mondo demoniaco di Netherworld, il potentissimo re è morto. Due anni dopo, il principe Laharl si desta dal suo "pisolino" (sonno pesante, eh?) in tempo per scoprire che la sua legittimità al trono è insidiata da molteplici usurpatori. Contemporaneamente, dal regno paradisiaco di Celestia viene inviata la giovane angioletta in prova Flonne proprio col compito di assassinare il già defunto sovrano di Netherworld.Questa, riassunta in poche parole, la trama alla base delle prime battute di "Disgaea: Hour of Darkness" (d'ora in poi in questo articolo solo Disgaea), un gioco che per un soffio noi europei non abbiamo rischiato di perderci, e probabilmente sarebbe stato un peccato.


Essendo realizzato, infatti, da una Software House emergente quale la Nippon Ichi, Disgaea ricadeva originariamente in quel funesto elenco di titoli che vengono considerati "inadatti al mercato europeo", magari perché si appoggiano a leggende o miti tipicamente giapponesi, o più semplicemente perché si pensa che i guadagni non coprirebbero le spese di importazione e traduzione. Insomma: quella lista per cui ci siamo persi capolavori come Xenogears o Xenosaga...
Ma bando alla polemica: vi basti sapere che Disgaea ha avuto un tale mastodontico successo imprevisto in Giappone ed in America, con elogi da tutta la critica, che per una volta il coro di richieste e di preghiere di noi poveri europei per importarlo è stato ascoltato, e presto lo vedremo in vendita nei nostri negozi. Nel frattempo, i Nippon Ichi Software sono rimasti tutt'altro che con le mani in mano e hanno sviluppato "La Pucelle", che da pochissimo è stato pubblicato in America e per il quale cedo la parola al Norph redazionale.


Ma di che gioco si tratta? Beh, dando una prima occhiata agli screenshot forse non gli si darebbe una grande importanza: salta subito all'occhio l'utilizzo di sprite bidimensionali su sfondi 3D molto semplici, ma a quanta pare Disgaea è il tipico gioco che non è catalogabile in base alla grafica, che tra l'altro è volutamente realizzata in questo stile retrò. Stiamo parlando di uno strategico a turni con fortissima influenza di elementi RPG, o se preferite un RPG tattico (T-RPG, appunto), in cui la storia si snoderà attraverso una successione serrata di battaglie campali decisamente differenti da quelle che ci aspetteremmo di vedere in un titolo dal taglio più "occidentale". Insomma: non so effettivamente se Final Fantasy Tactics sia il capostipite del genere (gli stessi sviluppatori parlano piuttosto di "gioco in stile Kobayashi", e scusate la mia ignoranza), ma sicuramente chi ha conosciuto lo Spin-Off della serie Squaresoft ha capito di cosa stiamo parlando.

Disgaea: Hour of Darkness

Disgaea: Hour of Darkness

Disgaea: Hour of Darkness ha riportato prepotentemente in auge in Giappone e negli States il filone degli RPG alla Final Fantasy Tactics, e per una volta le richieste di conversione di noi poveri peones europei sono state ascoltate. Un mix di strategia piena di innovazioni, grafica volutamente retrò, trama divertente zeppa di facezie ed ilarità sta per approdare sulle nostre PS2. Stay Tuned e conservate ogni singolo spicciolo!!