Disgaea: Hour of Darkness

di Tommaso Alisonno

Il rooster di personaggi di Disgaea si avvarrà di una vastissima possibilità di scelta, visto che ai personaggi principali della storia si potranno affiancare mediante un sistema di creazione un numero pressoché illimitato di altre truppe "minori", pescando tra umanoidi specialisti (maghi, guerrieri, chierici, ecc...) o creature mostruose, e ciascuna di queste truppe potrà progredire sino ad un massimo ipotetico di (udite udite) 9999 livelli. No: non mi si è incastrato il dito sulla tastiera! Volevo proprio scrivere novemilanovecentonovantanove!!!
Decisamente innovativo per il genere è anche il sistema tattico dei campi di battaglia, dato che alla quantomeno auspicata presenza di nemici pre-posizionati in modo da avere vantaggi territoriali sarà affiancato un sistema di "caselle colorate" correlate a delle pietre che conferiscano capacità o penalità particolari a chi vi sosta sopra. Sfruttare al meglio queste caselle sarà vivamente consigliato in praticamente tutti gli scenari, ma sarà specialmente alla base della tattica da adottare quando si esplora il cosiddetto "mondo degli oggetti". Quest'ultimo è una delle idee più intriganti di Disgaea: si tratta, in partica, di "entrare" negli oggetti dell'equipaggiamento (comprese le più comuni pozioni curative o le armi di infimo livello), affrontare dei mostri al loro interno e ottenendo così dei potenziamenti degli stessi.


Niente paura, però: sempre dalle dichiarazioni degli sviluppatori scopriamo che Disgaea è progettato per essere un gioco completo per gli esperti e, in generale, tutti coloro che hanno intenzione di dedicarci molto tempo, ma nel contempo un sistema semplice e immediato che consenta ai neofiti o comunque a chi non intenda soffermarcisi troppo di portarlo a termine con una fatica minima. Sarà pertanto possibile ignorare tutti i livelli "segreti" nonché il mondo degli oggetti e accontentarsi di terminare la storia il più velocemente possibile.
E proprio sulla storia c'è da fare un appunto profondo: se infatti pensate di trovarvi di fronte al solito romanzo fantasy in formato videoludico o al massimo ad una favola leggera, vi state sbagliando di grosso! La trama di Disgaea è prevista come zeppa di facezie, battute di spirito, litigi futili tra i personaggi, prese in giro, riferimenti a miti e leggende, e chi più ne ha più ne metta. Già il fatto, per esempio, che la demonietta Etna impieghi due anni a svegliare (a colpi di mazza ferrata) il principe Laharl dal suo "pisolino" vi fa capire come la serietà sia stata mandata a farsi un giro senza darle le chiavi per rientrare. Preparatevi a ridere veramente di cuore davanti alle divertentissime assurdità che gli sviluppatori si sono inventati.

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Detto questo, io sollevo le mani dalla tastiera e attendo di avere per le mani la versione europea prima di farvi anticipazioni troppo specifiche o, soprattutto, rovinarvi ulteriormente la sorpresa. Una cosa sola rimarco: tenete da parte i soldini perché Disgaea potrebbe veramente valere la spesa, in barba ad una realizzazione grafica, per quanto voluta, forse un po' troppo retrò.