DMC Devil May Cry

di Roberto Vicario
Di DMC ne avete e ne abbiamo parlato approfonditamente nell'arco di questi ultimi mesi. Le polemiche nate dal nuovo look che Capcom ha deciso di dare ad uno dei suoi personaggi più carismatici non é andato giù a tantissimi fan, che ancora oggi si battono per avere risposte riguardo a questo argomento. In questo articolo cerchiamo di andare oltre e parlarvi in maniera più approfondita di quello che questo titolo in arrivo il 15 gennaio prossimo, sarà in grado di offrirvi.

Un dante versione occidentale

Prima di addentrarci nel giocato, é bene raccontarvi qualcosa riguardante le scelte fatte da Ninja Theory. Pochi di voi infatti sono al corrente del fatto che dietro al look del nuovo Dante si nasconde la mano e la fantasia di un ragazzo italiano che ha avuto l'onore e il merito di lavorare, insieme al suo team, ad un personaggio così carismatico di un brand estremamente famoso.

Presente nella sede del distributore italiano del gioco, Alessandro Taini ha parlato a ruota libera di quelle che sono state le fonti di ispirazione per la nascita non solo di Dante ma anche del contesto all'interno del quale si svolge il gioco.

Alessandro - in arte Talexi - esordisce dicendo che:“Quando Capcom ha deciso di affidare a Ninja Theory DMC, voleva che il brand fosse completamente reinventato in chiave occidentale, così da dare una spinta innovativa al franchise. Una sorta di eroe Hollywodiano”. Proprio per questo motivo, il team di sviluppo ha iniziato ad analizzare in maniera decisamente approfondita le diversità che intercorrono tra una cultura underground fatta di eccessi, colori sgargianti e provocatori come quella dei giovani orientali a quella più cupa e dark della gioventù occidentale. Differenze che intercorro non solo nello stile, ma che arrivano ad influenzare tantissimi altri ambiti come la musica, l'abbigliamento e così via. Proprio per questo motivo, si é deciso di dare al Dante europeo una conformazione più cupa, irrequieta ed instabile, ma che non andasse ad intaccare troppo alcuni tratti distintivi del suo carattere quali: la ribellione, lo stile, l'irriverenza e la vocazione all'azione.

Come ci ha spiegato Alex, questo sua versione Dantesca é in realtà un ragazzo acerbo, che come tutti i giovani (l'art director ha aperto un interessante parallelo con un giovane Spiderman non ancora in possesso del suo costume originale) non é ancora in grado di percepire tutto il suo potenziale. Proprio per questo motivo, gli sviluppatori hanno inserito all'interno della campagna di gioco diversi riferimenti all'infanzia del personaggio così da dare anche una spiegazione del perché questo ragazzo sia in collera con il mondo e tratti tutti con estrema superficialità.


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Demoni antichi, male di oggi!

Questa ventata innovativa ha ovviamente avuto delle ripercussioni all'interno del contesto nel quale si muoverà Dante, influenzandolo profondamente. Se infatti i demoni e i mostri sono gli effettivi nemici fisici del nostro eroe (o anti eroe, se preferite) gli sviluppatori inglesi hanno deciso di azzardare (coraggiosamente) allargando il concetto del nemico e del male a elementi più contemporanei come le multinazionali, la pubblicità, i poteri forti e ovviamente la corruzione. Spunti interessanti e che verranno raccontati su due paralleli ben distinti, la realtà e il limbo, una sorta di mondo parallelo che attira a se Dante e cerca di distruggerlo. Un mondo malato, contorto e velenoso che non solo il nostro protagonista, ma anche chi sta giocando, percepirà come elemento vivo e pulsante con la città come pelle, il liquido nero che sgorga dalle pareti come sangue e la roccia come ossa. Un universo che comunicherà con il nostro ammazza demoni attraverso scritte che appariranno su muri e simili, cercando di evidenziare i suoi intenti, che soffrirà e si modificherà attraverso convulsioni e distorsioni ad ogni mossa compiuta da Dante.

Un contesto che, come ci ha spiegato Alex, gli ha dato la possibilità di cimentarsi in un parallelo estremamente interessante, ispirandosi ad opere di personaggi come Caravaggio e Dali che hanno influenzato le sue scelte artistiche. Inoltre, in questo contesto ci sarà spazio anche per un po di Italia. Per la realizzazione dell'architettura urbanistica l'art director si é ispirato a città come l'italianissima Genova e ad altri quartieri caratteristici di città europee come il "Barrio Gotico" di Barcellona.

Insomma, tutto si può dire tranne che questo DMC non nasca da intenti e idee assolutamente originali, che di conseguenza meritano di essere sviscerate con attenzione.

Un Action di livello assoluto!

Esaurita l'interessante presentazione del prodotto siamo passati alla prova dei primi cinque livelli di gioco. Senza spoilerarvi nulla per quel che concerne la storia, possiamo tranquillamente affermare che, al di là delle disquisizioni su look e design, DMC offre un comparto ludico estremamente solido, frenetico e convincente.


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Nelle fasi iniziali di gioco, abbiamo preso parte ad una sorta di tutorial per prendere confidenza con le dinamiche di gioco. Come da tradizione, avremo a disposizione la spada di Dante (Rebellion) e le due fidate pistole (Ebony & Ivory) utili per sfruttare un sistema di combo che terrà conto come sempre dello stile e delle chain kill per darci una votazione.L'arsenale riserva anche alcune novità come la ascia demoniaca e la falce angelica, armi che si potranno attivare rispettivamente con LT e RT. Quest'ultime serviranno non solo per offrire tipi di attacchi inediti, ma andranno sapientemente utilizzante all'interno del combattimento in base al tipo di nemico che ci si parerà davanti.

Proseguendo nell'avventura inoltre abbiamo potuto sbloccare due rampini che hanno aggiunto ulteriori variabili agli scontri. Come da tradizione, inoltre, ogni nemico ucciso rilascerà delle "orbs" che ci serviranno per potenziare il nostro personaggio sia nelle sue abilità di combattimento, che in quelle delle armi aumentando e sbloccando attacchi diversi.

Durante il nostro hands on ci siamo anche imbattuti in diverse sezioni platform utili per utilizzare il doppio salto e rampini (anche se non ci hanno convinto moltissimo!), ed infine una boss fight che collocandosi all'inizio della storia non ha regalato moltissime emozioni a causa di pattern d'attacco abbastanza prevedibili.

Ad aggiungere ancora più carisma al tutto ci ha pensato un comparto tecnico di assoluto livello che, paragonato anche alla demo recentemente rilasciata, ci é sembrato ancora più rifinito e fluido. Shader, texture e illuminazione raggiungono vette mai toccate dalla serie e questo non può fare altro che piacere ai fan. Inoltre, per quanto riguarda le animazioni, gli sviluppatori hanno optato per il full motion capture (lo stesso di Heavy Rain e Far Cry 3) appoggiandosi ad uno studio professionale e molto importante come i Giant Studios che hanno collaborato nientemeno che alla realizzazione del kolossal Avatar.

Insomma, guardandolo nel complesso questo DMC al di là del polemiche che verosimilmente si porterà dietro sino alla sua uscita, é un prodotto coerente con la filosofia da cui é nato, estremamente curato tecnicamente e con un gameplay che si rivela in grado di soddisfare anche i giocatori più esigenti del genere action. Una cosa é certa, nel bene o nel male, il 2013 grazie a questo DMC partirà davvero col botto.