Donkey Kong Country: Tropical Freeze
di
Tra i grandi successi del Nintendo Wii uno spazio di rilievo é sicuramente occupato da Donkey Kong Country Returns, titolo che nel 2010 ha sancito il ritorno nell'olimpo dei platform 2D del gorillone più famoso dei videogiochi, dopo un periodo di sperimentazioni ludiche a seguito del divorzio tra Nintendo e Rare.
Artefici di questa grande operazione di rilancio sono stati i Retro Studios, che a distanza di quattro anni sono pronti ad accompagnare il debutto di Donkey sul Wii U. Donkey Kong Country: Tropical Freeze, é un titolo che vuole seguire la strada già tracciata dal suo predecessore, ma essendo trascorso un lasso di tempo non indifferente tra i due episodi, e soprattutto uno sviluppo su una nuova console, non ci troveremo dinanzi ad un seguito di comodo ma a diverse novità che si preannunciano quantomeno interessanti.
A tutti é capitato di dover fare i conti con degli imbucati alle proprie feste, ma gli ospiti indesiderati al compleanno di Donkey Kong hanno deciso di adottare un comportamento tutt'altro che di basso profilo, iniziando a congelare l'isola tropicale di DK per renderla più congeniale ai loro gusti climatici. Gli avversari a questo giro non sono, infatti, i soliti scagnozzi di K Roll ma dei trichechi (e non solo) antropomorfi abbigliati come vichinghi ed ansiosi di mettere a ferro e...ghiaccio la già lussureggiante giungla di Donkey Kong.
Il fattore “invasione” con tanto di accampamenti ed avamposti nemici contribuisce certamente alla varietà delle ambientazioni che trae giovamento anche dal tocco “nevoso” che mischia un po' le carte rispetto ai classici stage della serie. Non mancheranno comunque alcuni dei più caratteristici elementi distintivi della serie come le corse sui carrelli, i barili esplosivi, le lettere K-O-N-G da recuperare e soprattutto una miriade di banane.
Il ritmo forsennato la farà ancora da padrone nel gameplay, ma nonostante sia una serie che perfettamente si addice alle speed run (istituzionalizzate nel precedente episodio), la componente esplorativa avrà comunque un'importanza non certo marginale, “costringendo” il giocatore a non trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio. Un'altra importante novità del titolo é legata all'introduzione di nuovi personaggi giocabili, oltre a Donkey e Diddy, si potranno infatti utilizzare anche Dixie e Cranky.
Per Dixie si tratta di un ritorno da protagonista sulle scene dopo quasi vent'anni di distanza (Donkey Kong Country 3 per Super Nintendo, 1996), e le sue abilità non sono mutate di una virgola dato che può utilizzare la sua chioma come elicottero per planare ed anche come frusta per colpire i nemici. Quasi superfluo aggiungere che la possibilità di volteggiare la rendono spesso determinante per il raggiungimento di piattaforme altrimenti inaccessibili, inoltre la sua tecnica di volo si differenzia dal jet pack di Diddy che permette salti più alti ma decisamente meno lunghi.
Cranky Kong (che secondo la cronologia della serie dovrebbe essere il primo Donkey Kong, il nemico del prototipo di Mario nell'arcade del 1981) é invece al suo debutto come personaggio giocabile della serie, dopo aver simpaticamente tediato diverse generazioni di videogiocatori con i suoi consigli nei precedenti episodi.
Il suo bastone può essere utilizzato per attraversare paesaggi impervi (similmente a quanto già visto da Zio Paperone in Duck Tales: Remastered) oltreché per attaccare i nemici. A dispetto della veneranda età, Cranky non ha nulla da invidiare in termini di agilità ai suoi più giovani compagni, e siamo sicuri che si farà preferire in molte situazioni. La possibilità di alternare quattro differenti personaggi permetterà di affrontare il gioco sotto molteplici angolature facendo variare in maniera piuttosto marcata anche alcune fasi del gameplay.
I due protagonisti prescelti potranno darsi il cambio (se si gioca da soli un personaggio viene controllato dalla cpu) ed effettuare anche mosse combinate, mentre in due sarà possibile giocare tutta la storia anche in modalità cooperativa. Così come hanno già potuto apprezzare i giocatori più esperti nel titolo per Wii, anche in questo seguito dovremo trovarci dinanzi ad un livello di difficoltà non proprio morbido, e riuscire a scoprire tutti i segreti che si celano all'interno di ogni stage dovrebbe essere anche stavolta una missione dedicata ai giocatori più pazienti e curiosi.
Nonostante il comparto tecnico a nostro giudizio il parametro più importante per apprezzare un videogioco, é chiaro che il salto generazionale tra i due titoli ha creato una grande aspettativa anche per quel che riguarda l'aspetto estetico. D'altronde essendo il Wii U la prima console HD di Nintendo, é certamente un piacere per gli occhi poter finalmente ammirare la famiglia Kong in tutta la loro maestosa “irsutaggine” in alta definizione.
Inoltre le telecamere sono decisamente dinamiche per un gioco bidimensionale, e compieranno di volta in volta zoom e rotazioni per rendere l'azione sempre spettacolare. Anche per quel riguarda il sonoro c'é un gradito ritorno; David Wise, già al lavoro sulla serie fin dai tempi della trilogia per Super Nintendo ha collaborato con i Retro Studios per la sound track. Con la data di uscita che si avvicina a grande passi (é prevista per la fine febbraio) non ci resta ancora che pazientare prima di giudicare questo atteso ritorno.
Artefici di questa grande operazione di rilancio sono stati i Retro Studios, che a distanza di quattro anni sono pronti ad accompagnare il debutto di Donkey sul Wii U. Donkey Kong Country: Tropical Freeze, é un titolo che vuole seguire la strada già tracciata dal suo predecessore, ma essendo trascorso un lasso di tempo non indifferente tra i due episodi, e soprattutto uno sviluppo su una nuova console, non ci troveremo dinanzi ad un seguito di comodo ma a diverse novità che si preannunciano quantomeno interessanti.
A tutti é capitato di dover fare i conti con degli imbucati alle proprie feste, ma gli ospiti indesiderati al compleanno di Donkey Kong hanno deciso di adottare un comportamento tutt'altro che di basso profilo, iniziando a congelare l'isola tropicale di DK per renderla più congeniale ai loro gusti climatici. Gli avversari a questo giro non sono, infatti, i soliti scagnozzi di K Roll ma dei trichechi (e non solo) antropomorfi abbigliati come vichinghi ed ansiosi di mettere a ferro e...ghiaccio la già lussureggiante giungla di Donkey Kong.
Il fattore “invasione” con tanto di accampamenti ed avamposti nemici contribuisce certamente alla varietà delle ambientazioni che trae giovamento anche dal tocco “nevoso” che mischia un po' le carte rispetto ai classici stage della serie. Non mancheranno comunque alcuni dei più caratteristici elementi distintivi della serie come le corse sui carrelli, i barili esplosivi, le lettere K-O-N-G da recuperare e soprattutto una miriade di banane.
Il ritmo forsennato la farà ancora da padrone nel gameplay, ma nonostante sia una serie che perfettamente si addice alle speed run (istituzionalizzate nel precedente episodio), la componente esplorativa avrà comunque un'importanza non certo marginale, “costringendo” il giocatore a non trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio. Un'altra importante novità del titolo é legata all'introduzione di nuovi personaggi giocabili, oltre a Donkey e Diddy, si potranno infatti utilizzare anche Dixie e Cranky.
Per Dixie si tratta di un ritorno da protagonista sulle scene dopo quasi vent'anni di distanza (Donkey Kong Country 3 per Super Nintendo, 1996), e le sue abilità non sono mutate di una virgola dato che può utilizzare la sua chioma come elicottero per planare ed anche come frusta per colpire i nemici. Quasi superfluo aggiungere che la possibilità di volteggiare la rendono spesso determinante per il raggiungimento di piattaforme altrimenti inaccessibili, inoltre la sua tecnica di volo si differenzia dal jet pack di Diddy che permette salti più alti ma decisamente meno lunghi.
Cranky Kong (che secondo la cronologia della serie dovrebbe essere il primo Donkey Kong, il nemico del prototipo di Mario nell'arcade del 1981) é invece al suo debutto come personaggio giocabile della serie, dopo aver simpaticamente tediato diverse generazioni di videogiocatori con i suoi consigli nei precedenti episodi.
Il suo bastone può essere utilizzato per attraversare paesaggi impervi (similmente a quanto già visto da Zio Paperone in Duck Tales: Remastered) oltreché per attaccare i nemici. A dispetto della veneranda età, Cranky non ha nulla da invidiare in termini di agilità ai suoi più giovani compagni, e siamo sicuri che si farà preferire in molte situazioni. La possibilità di alternare quattro differenti personaggi permetterà di affrontare il gioco sotto molteplici angolature facendo variare in maniera piuttosto marcata anche alcune fasi del gameplay.
I due protagonisti prescelti potranno darsi il cambio (se si gioca da soli un personaggio viene controllato dalla cpu) ed effettuare anche mosse combinate, mentre in due sarà possibile giocare tutta la storia anche in modalità cooperativa. Così come hanno già potuto apprezzare i giocatori più esperti nel titolo per Wii, anche in questo seguito dovremo trovarci dinanzi ad un livello di difficoltà non proprio morbido, e riuscire a scoprire tutti i segreti che si celano all'interno di ogni stage dovrebbe essere anche stavolta una missione dedicata ai giocatori più pazienti e curiosi.
Nonostante il comparto tecnico a nostro giudizio il parametro più importante per apprezzare un videogioco, é chiaro che il salto generazionale tra i due titoli ha creato una grande aspettativa anche per quel che riguarda l'aspetto estetico. D'altronde essendo il Wii U la prima console HD di Nintendo, é certamente un piacere per gli occhi poter finalmente ammirare la famiglia Kong in tutta la loro maestosa “irsutaggine” in alta definizione.
Inoltre le telecamere sono decisamente dinamiche per un gioco bidimensionale, e compieranno di volta in volta zoom e rotazioni per rendere l'azione sempre spettacolare. Anche per quel riguarda il sonoro c'é un gradito ritorno; David Wise, già al lavoro sulla serie fin dai tempi della trilogia per Super Nintendo ha collaborato con i Retro Studios per la sound track. Con la data di uscita che si avvicina a grande passi (é prevista per la fine febbraio) non ci resta ancora che pazientare prima di giudicare questo atteso ritorno.