Dragon Age II

di Fabio Fundoni
Un eroe di nome Hawke
Che il mondo di Dragon Age non potesse essere richiuso in un cassetto dopo il primo episodio era chiaro sin dall'inizio, ma il modo che BioWare ha deciso di utilizzare per riportarci in questo favoloso universo fantasy ci fa porre una ulteriore lente d'ingrandimento su quello che sarà Dragon Age 2. Non un classico sequel, ma la visione dei fatti accaduti in Origins da un nuovo e ben differente punto di vista. Il mondo é sempre in pericolo a causa delle malefiche forze della Prole Oscura, esercito demoniaco intenzionato a fare piazza pulita delle altre razze. Il fulcro su cui si baserà tutto sarà Hawke, campione ed eroe del continente di Kirkwall. Si, questa volta non sarà nostro compito creare il personaggio che utilizzeremo per tutta la durata del gioco, ma saremo calati in una personalità ben delineata e conosciuta da tutti gli abitanti dell'era dei draghi.

Non pensate però che questo significhi non dare la vostra impronta dall'avatar, perché BioWare ha confermato che sarà possibile scegliere il sesso di Hawke e la sua classe. Se inizialmente dovremo limitarci a decidere tra essere ladri, guerrieri o maghi, sembra proprio che andando avanti con la storia potremo specializzarci ulteriormente, lasciando quindi la porta aperta a sottoclassi e possibilità similari. Quello che forse alimenterà maggiormente le fantasie dei giocatori é il fatto che la stessa BioWare abbia assicurato riguardo a come le scelte saranno questa volta estremamente più permeanti e in grado di provocare ricadute sul gameplay. Insomma, sembra che dovremmo quantomeno avere tre stili differenti di gioco, ma le sorprese le potremo scoprire solo nei prossimi mesi.



Allarghiamo però lo sguardo e poggiamolo sulla trama. Come dicevamo poche righe sopra, non un classico sequel, ma un nuovo modo di guardare la storia dell'universo di Dragon Age. La guerra contro la Prole Oscura é ancora in corso, ma il nostro punto di vista sarà ben più ampio del solo presente. Grazie all'utilizzo dello strumento narrativo dei flash back andremo a sviscerare gli eventi che hanno fatto di Hawke l'eroe conosciuto e amato da tutti in una linea temporale di ben dieci anni. Logicamente, sebbene il risultato finale non si potrà cambiare, gli sviluppatori assicurano che potremo compiere delle scelte che avranno reale impatto sul mondo e sulla trama. Un esempio semplice? Se durante l'assedio ad un castello dovessimo sconfiggere il nemico ma non riuscire a difendere la fortezza, in futuro potremo andare a visitarne le macerie, mentre se dovessimo avere un totale successo avremo anche l'opportunità di entrarevi, trovare oggetti e conoscerne gli abitanti.

Tra spade e dialoghi
Argomento che ha tenuto banco per quel che riguarda i fan, soprattutto quelli di vecchia data, é il sistema di dialogo che questa volta sarà più simile a quello reso famoso da Mass Effect. Insomma, sembra che ci troveremo davanti ad un certo “snellimento” delle discussioni, ma BioWare promette un alto tasso di profondità e comunque la possibilità di compiere scelte morali. D'altro canto avere un personaggio fisso permetterà agli sviluppatori di dotarlo di un doppiatore e renderlo più cinematografico (chi ha detto “Comandante Shepard”?). In base poi alle frasi che sceglieremo di utilizzare di volta in volta, ci costruiremo una certa reputazione, anche con i nostri compagni. A quanto annunciato potremmo persino procurarci dei “nemici” tra le nostre stesse fila e dare così adito alle voci che creeranno, con il passare degli anni, la nostra leggenda. Senza contare che, chi dovesse avere i salvataggi del primo capitolo, potrebbe ritrovarsi in varie situazioni dove le gesta del precedente gioco dovrebbero essere ricordate come “eventi storici”.




Altro punto da scoprire sarà il gameplay, ma sembra che, in barba ai pessimisti, ci sarà nuovamente differenza tra la versione per PC e quelle per console. Dopo molto pensare BioWare ha deciso di rinunciare ad “avvicinare” le due versioni, scegliendo la strada che porta a differenziarle si, ma sfruttando così le peculiarità di ogni piattaforma. Mancano ancora molti elementi e diverse informazioni, ma sembra proprio che l'utenza del Personal Computer potrà godere di una maggiore tatticità, con il classico gameplay basato su pause e gestione del proprio party. Più azione per le console, dove prenderà il sopravvento l'anima combattiva di Hawke. Insomma sarà sicuramente interessante scoprire qualche cosa di più per capire le reali potenzialità delle scelte fatte.

Una cosa é sicura: maggior spazio verrà dato alle combinazioni tra mosse dei vari personaggi e pare proprio che potremo dare vita a particolari “combo” tra magie e attacchi fisici in modo più elaborato del passato. Ad esempio potremo utilizzare un'arma pesante per spezzare le difese di un avversario e colpirlo immediatamente dopo con una magia, il tutto studiando a tavolino le azioni da far fare ai nostri alleati. Non é difficile capire che riuscire al meglio in questi attacchi potrebbe renderci nemici a dir poco letali per chiunque. Non per nulle le magie prometto di essere più personalizzabili, al punto che lo stesso incantamento potrebbe essere utilizzato in maniera differente in base a come vorremo svilupparlo con il passare del tempo.

Arazzo fantasy
Tecnicamente parlando é davvero troppo presto per poter parlare con cognizione di causa di Dragon Age 2, ma dalla sede di sviluppo arrivano interessanti informazioni. Sembra che il mondo e i personaggi godranno di un nuovo design che prenderà una piega ancor più matura e dark. Tutti ricorderanno che già Origins si poteva beare di un aspetto decisamente maturo, sia nei contenuti che nelle immagini, che sfociava nei bagni di sangue a cui si assisteva durante le battaglie, talvolta raggiungendo persino un aspetto grottesco (e chi si aspettava che un corpo potesse contenere e schizzare così tanto liquido ematico?), così in BioWare si é deciso di dare ancora una “limata” all'aspetto grafico, cercando di sviluppare uno stile completamente differente da quanto visto sino ad oggi.

Il motivo di tutto questo sembra essere legato al futuro che su vuole per la saga, rendendola unica e inavvicinabile da ogni altro mondo fantasy. Anche alla prima occhiata si deve poter capire subito di essere nel mondo di Dragon Age, senza rischio di confusione con altri universi abitati da elfi, nani e compagnia bella. D'altro canto non é un mistero che il gioco, nella testa dei sui creatori, non si fermerà certo a due capitoli e nemmeno alla classica trilogia: il Ferelden e il Kirkwall sono semplicemente due delle tante zone geografiche che ancora ci attendono... naturalmente se i risultati di vendita dovessero continuare ad essere lusinghieri!

Inutile dire che non rimane che attendere l'arrivo del gioco, che dovrebbe riportarci nel suo incanto fantasy il prossimo Marzo. Aumenta l'attesa per capire dove ci condurranno i cambiamenti di rotta voluti dal team di sviluppo, sebbene ci si trovi davanti ad un gruppo che ci ha sempre abituato bene, sin dai lontani anni novanta. Affilate le spade, lucidate le armature... é ora di prepararsi per entrare nel mito!

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