Dragon Age II
Meno di due Giga per testare una leggenda
Chi ha avuto il piacere di giocare il primo titolo della saga di Dragon Age, non farà sicuramente fatica a capire l'attesa che gravita attorno all'arrivo di Dragon Age 2, nuova sfida in salsa fantasy lanciata da BioWare, colosso da sempre legato a giochi di ruolo di alta qualità. Abbiamo provato per voi l'immancabile demo, rilasciata con il giusto anticipo rispetto all'arrivo nei negozi, datato per il prossimo 11 Marzo. L'occasione di provare le nuove meccaniche e capire i passi in avanti fatti dal team di sviluppo é davvero ghiotta, motivo che ben ci basta per scaricare i quasi due giga di download necessari a tornare nel Ferelden, mitico continente che fa da sfondo alla saga.
A nostra disposizione varie situazioni che partono dal prologo vero e proprio del gioco per poi portarci, con un balzo narrativo, in un lembo più avanzato della trama, ottimo per testare un personaggio con maggior esperienza e relative abilità migliorate. Tutto comincia con la storia narrata da Varrin, personaggio che impareremo a conoscere, basata naturalmente sulle avventure di Hawke, Campione conosciuto e stimato in ogni angolo del pianeta. Naturalmente dovremo accontentarci di un protagonista preimpostato, ma appena arrivati alle prime schermate di creazione del personaggio potremo vedere quello che ci attenderà nella versione completa del gioco.
Per prima cosa potremo scegliere classe e sesso di Hawke, pescando tra guerriero, mago o ladro, con corrispettive versioni femminili. Possibilità anche di variare alcune caratteristiche fisiche, come capigliatura, tratti somatici e simili. Ad ogni modo, eccoci con il nostro Hawke in una situazione che non potrà che solleticare la fantasia di chi ha già visitato il Ferelden. Siamo in fuga, braccati dalla Prole Oscura in compagnia di nostra madre, nostra sorella e nostro fratello. Lothering, il nostro villaggio, é ormai un cumulo di cenere e la sola opzione rimastaci é scappare per aver salva la vita. Avete capito bene, Lothering, proprio una delle ambientazioni di Origins che, durante le linee della trama, veniva messa a ferro e fuoco dalle truppe dell'Arcidemone. Un flash back che quindi ci porterà a vivere la nascita di questo nuovo eroe.
Novità Fantasy
Chiariamo subito che la demo non ci impegnerà per più di una mezz'oretta, sebbene sia rigiocabile nei panni delle varie classi, per potersi così fare un'idea delle possibili implicazioni riguardo al gameplay. D'altro canto le fasi di gioco a disposizione sono legate quasi unicamente al combattimento, diradando alcune nebbie su questo lato, ma lasciandone molte per le sezioni più ruolistiche. Nella nostra fuga e nella missione avanzata che potremo compiere, Hawke e il suo gruppo che in breve tempo troverà della compagnia abbastanza eterogenea, riceveranno la visita di diverse ondate di Prole Oscura di vario tipo, con maghi, soldati semplici, arcieri e persino un paio di ogre, classici “boss” visti già in passato che puntano tutto su una incredibile forza fisica.
Principalmente, quando dovremo combattere corpo a corpo, avremo un tasto da utilizzare per l'attacco semplice, decisamente più “reattivo” di quanto visto in Origins, ma non certo ai livelli di un classico titolo action. Gli altri tasti possono essere customizzati per gestire diverse abilità speciali, naturalmente a patto di averle apprese con l'esperienza. Il combattimento scorre via facilmente, forse un pelo troppo caotico, ma la quantità di nemici saltataci addosso é stata davvero notevole. Scegliendo invece il mago abbiamo osservato il centro del “ciclone” da una distanza maggiore, limitandoci a colpire al momento migliore, mentre il ladro si é beato di un'agilità felina. Segnaliamo come, a margine della nostra prova, si é dimostrato necessario gestire la crescita del mago in maniera abbastanza oculata: puntare subito sulle magie d'attacco di ha resi vulnerabili, mentre preferire quelle di cura ha migliorato le cose trasformandoci, di fatto, in supporto dei personaggi “tank”.
Naturalmente Dragon Age 2 ci metterà nella situazione di poter gestire tutto il party, con quattro personaggi attivi contemporaneamente. La versione console soffre ovviamente di una certa macchinosità, visto che dovremo gestire il tutto tramite i tasti dorsali del gamepad, utili per passare da un protagonista all'altro, e la funzione di “pausa”, ottima per bloccare l'azione e dare una serie di comandi ad ogni nostro eroe. Nulla di particolarmente nuovo, con anche l'evoluzione dei personaggi che ricalca quella tradizionale, variata solo nella struttura grafica.
Mostrami quello che sai fare!
Per quanto sia decisamente poco utile osservare una versione dimostrativa riguardo al lato tecnico che si vedrà nel gioco definitivo, possiamo comunque farci un'idea del lavoro svolto dai ragazzi di BioWare. I modelli poligonali sembrano già essere migliorati in definizione, sebbene non si possa certo parlare di un ampio salto qualitativo, ma piuttosto di un lavoro di rifinitura. É decisamente cambiato qualcosa in fase di art director, con uno stile più “spigoloso”. Le ambientazioni mostrate sono abbastanza spoglie, ma nuovamente si pone il fatto che, in pochi minuti di demo, il materiale osservato non é che una minima parte del mondo ricreato. Il motore grafico ha diverse incertezze, ma contiamo in un miglioramento nel prodotto finale.
Meglio il sonoro, già di alto livello sia nelle musiche, decisamente epiche, che negli effetti estremamente realistici. Questa volta il nostro eroe ha una voce tutta sua, con relativo doppiaggio in inglese (testi in italiano) di ogni sua parola. Insomma, il parlato subentra anche nelle scelte di dialogo, ancora legate alla possibilità di utilizzare diverse tipologie di inflessioni nelle proprie risposte, segnalate da icone abbastanza chiare per aver meglio sott'occhio il senso di quello che staremo per dire. Inutile sottolineare come, in questi pochi livelli, ben minimo é stato l'impatto delle nostre scelte.
Il primo approccio con Dragon Age 2 offre l'inizio di una storia che pare già accattivante, ma necessiterà di un test molto più approfondito per svelare all'utente le sue vere qualità. Molto ancora da capire riguardo al reale impatto delle meccaniche di gameplay, in bilico tra action e gioco di ruolo. La speranza rimane sempre e solo una: che il prodotto possa essere l'ennesimo capolavoro di casa BioWare, marchio di fabbrica che ci ha spesso portato ottime esperienze ruolistiche, ma deve oggi fare i conti con un mercato che sembra più indirizzato ad una azione più frenetica e meno ragionata rispetto ai cari vecchi tempi.
Chi ha avuto il piacere di giocare il primo titolo della saga di Dragon Age, non farà sicuramente fatica a capire l'attesa che gravita attorno all'arrivo di Dragon Age 2, nuova sfida in salsa fantasy lanciata da BioWare, colosso da sempre legato a giochi di ruolo di alta qualità. Abbiamo provato per voi l'immancabile demo, rilasciata con il giusto anticipo rispetto all'arrivo nei negozi, datato per il prossimo 11 Marzo. L'occasione di provare le nuove meccaniche e capire i passi in avanti fatti dal team di sviluppo é davvero ghiotta, motivo che ben ci basta per scaricare i quasi due giga di download necessari a tornare nel Ferelden, mitico continente che fa da sfondo alla saga.
A nostra disposizione varie situazioni che partono dal prologo vero e proprio del gioco per poi portarci, con un balzo narrativo, in un lembo più avanzato della trama, ottimo per testare un personaggio con maggior esperienza e relative abilità migliorate. Tutto comincia con la storia narrata da Varrin, personaggio che impareremo a conoscere, basata naturalmente sulle avventure di Hawke, Campione conosciuto e stimato in ogni angolo del pianeta. Naturalmente dovremo accontentarci di un protagonista preimpostato, ma appena arrivati alle prime schermate di creazione del personaggio potremo vedere quello che ci attenderà nella versione completa del gioco.
Per prima cosa potremo scegliere classe e sesso di Hawke, pescando tra guerriero, mago o ladro, con corrispettive versioni femminili. Possibilità anche di variare alcune caratteristiche fisiche, come capigliatura, tratti somatici e simili. Ad ogni modo, eccoci con il nostro Hawke in una situazione che non potrà che solleticare la fantasia di chi ha già visitato il Ferelden. Siamo in fuga, braccati dalla Prole Oscura in compagnia di nostra madre, nostra sorella e nostro fratello. Lothering, il nostro villaggio, é ormai un cumulo di cenere e la sola opzione rimastaci é scappare per aver salva la vita. Avete capito bene, Lothering, proprio una delle ambientazioni di Origins che, durante le linee della trama, veniva messa a ferro e fuoco dalle truppe dell'Arcidemone. Un flash back che quindi ci porterà a vivere la nascita di questo nuovo eroe.
Novità Fantasy
Chiariamo subito che la demo non ci impegnerà per più di una mezz'oretta, sebbene sia rigiocabile nei panni delle varie classi, per potersi così fare un'idea delle possibili implicazioni riguardo al gameplay. D'altro canto le fasi di gioco a disposizione sono legate quasi unicamente al combattimento, diradando alcune nebbie su questo lato, ma lasciandone molte per le sezioni più ruolistiche. Nella nostra fuga e nella missione avanzata che potremo compiere, Hawke e il suo gruppo che in breve tempo troverà della compagnia abbastanza eterogenea, riceveranno la visita di diverse ondate di Prole Oscura di vario tipo, con maghi, soldati semplici, arcieri e persino un paio di ogre, classici “boss” visti già in passato che puntano tutto su una incredibile forza fisica.
Principalmente, quando dovremo combattere corpo a corpo, avremo un tasto da utilizzare per l'attacco semplice, decisamente più “reattivo” di quanto visto in Origins, ma non certo ai livelli di un classico titolo action. Gli altri tasti possono essere customizzati per gestire diverse abilità speciali, naturalmente a patto di averle apprese con l'esperienza. Il combattimento scorre via facilmente, forse un pelo troppo caotico, ma la quantità di nemici saltataci addosso é stata davvero notevole. Scegliendo invece il mago abbiamo osservato il centro del “ciclone” da una distanza maggiore, limitandoci a colpire al momento migliore, mentre il ladro si é beato di un'agilità felina. Segnaliamo come, a margine della nostra prova, si é dimostrato necessario gestire la crescita del mago in maniera abbastanza oculata: puntare subito sulle magie d'attacco di ha resi vulnerabili, mentre preferire quelle di cura ha migliorato le cose trasformandoci, di fatto, in supporto dei personaggi “tank”.
Naturalmente Dragon Age 2 ci metterà nella situazione di poter gestire tutto il party, con quattro personaggi attivi contemporaneamente. La versione console soffre ovviamente di una certa macchinosità, visto che dovremo gestire il tutto tramite i tasti dorsali del gamepad, utili per passare da un protagonista all'altro, e la funzione di “pausa”, ottima per bloccare l'azione e dare una serie di comandi ad ogni nostro eroe. Nulla di particolarmente nuovo, con anche l'evoluzione dei personaggi che ricalca quella tradizionale, variata solo nella struttura grafica.
Mostrami quello che sai fare!
Per quanto sia decisamente poco utile osservare una versione dimostrativa riguardo al lato tecnico che si vedrà nel gioco definitivo, possiamo comunque farci un'idea del lavoro svolto dai ragazzi di BioWare. I modelli poligonali sembrano già essere migliorati in definizione, sebbene non si possa certo parlare di un ampio salto qualitativo, ma piuttosto di un lavoro di rifinitura. É decisamente cambiato qualcosa in fase di art director, con uno stile più “spigoloso”. Le ambientazioni mostrate sono abbastanza spoglie, ma nuovamente si pone il fatto che, in pochi minuti di demo, il materiale osservato non é che una minima parte del mondo ricreato. Il motore grafico ha diverse incertezze, ma contiamo in un miglioramento nel prodotto finale.
Meglio il sonoro, già di alto livello sia nelle musiche, decisamente epiche, che negli effetti estremamente realistici. Questa volta il nostro eroe ha una voce tutta sua, con relativo doppiaggio in inglese (testi in italiano) di ogni sua parola. Insomma, il parlato subentra anche nelle scelte di dialogo, ancora legate alla possibilità di utilizzare diverse tipologie di inflessioni nelle proprie risposte, segnalate da icone abbastanza chiare per aver meglio sott'occhio il senso di quello che staremo per dire. Inutile sottolineare come, in questi pochi livelli, ben minimo é stato l'impatto delle nostre scelte.
Il primo approccio con Dragon Age 2 offre l'inizio di una storia che pare già accattivante, ma necessiterà di un test molto più approfondito per svelare all'utente le sue vere qualità. Molto ancora da capire riguardo al reale impatto delle meccaniche di gameplay, in bilico tra action e gioco di ruolo. La speranza rimane sempre e solo una: che il prodotto possa essere l'ennesimo capolavoro di casa BioWare, marchio di fabbrica che ci ha spesso portato ottime esperienze ruolistiche, ma deve oggi fare i conti con un mercato che sembra più indirizzato ad una azione più frenetica e meno ragionata rispetto ai cari vecchi tempi.
Dragon Age II
Dragon Age II
Il primo assaggio del secondo capitolo di Dragon Age, ci lancia in un mondo devastato dall'invasione della prole oscura, e permette di iniziare a prendere confidenza con il gameplay, adesso più intuitivo e spettacolare. Se tecnicamente il gioco sembra aver ricevuto solo una certa raffinazione, comunque da rivedere a prodotto completato, non possiamo che rimanere curiosi di scoprire quanto BioWare sia rimasta fedele al mondo dei giochi di ruolo e quanto sia stato spostato verso un feeling quasi action. Le risposte arriveranno l'11 Marzo!