Dragon Ball FighterZ

Il 2017 si è chiuso lasciandosi alle spalle una sequela di piacevoli successi e questo 2018, appena iniziato, sembra voler mantenere alte le aspettative nei confronti di un mercato in continua evoluzione. Uno dei primi esempi del mese è certamente Dragon Ball FighterZ, il picchiaduro sviluppato da Arc System Works pronto a lanciarci nel magico mondo inventato dal mangaka Akira Toriyama nel 1984.

Grazie all’inizio della open-beta, utile come fase di stress test necessaria a capire il carico che dovranno subire i server al lancio, abbiamo avuto il piacere di combattere in compagnia di un roster contenuto, ma aggiornato, composto da vecchi (già visti in una precedente closed beta) e nuovi personaggi: Gohan Adulto, Nappa e Kid Bu.

Al netto di quanto visto sino a oggi, il sistema di gioco promette grosse soddisfazioni sia a livello amatoriale che a quello più hardcore, con la possibilità che il gioco stesso (si spera) venga inserito all’interno di qualche circuito di tornei competitivi dedicati al mondo dei picchiaduro. Le qualità del combat system, per quanto analizzato, si presentano con intelligenza sfruttando le migliori qualità di un picchiaduro bidimensionale, con l’aggiunta di un pizzico di epicità sottolineata dalle brevi cutscene mostrate all’inizio e durante lo scontro.

Se infatti da un lato, come scritto poc’anzi, la lista mosse permette di destreggiarsi tra combo e attacchi basilari senza troppa fatica, anche da chi non mastica totalmente questo genere, al contrario i più coriacei legati al genere potranno combinare combo elaborate grazie all’ausilio di tag ispirati, mosse finali più belle di quelle viste nei vecchi anime e un livello di spettacolo incredibile, coadiuvato in primis dalla grafica cartonata degna del manga più amato degli anni ‘90.

Ogni scena del gioco regala un senso di appagamento non indifferente, che certamente non andrà a colpire nell’animo soltanto coloro i quali sono cresciuti a pane e Dragon Ball, ma anche tutti quelli che vogliono godersi un picchiaduro dalla A alla Z. Il brand viene infatti rispettato in ogni fibra del suo essere, grazie a un sistema di mosse che sembrano essere studiate a tavolino per replicare ogni tavola originale disegnata dal maestro Toriyama.

Quindi non soltanto spettacolo, ma anche tutta una serie di accorgimenti che dimostrano una esemplare attenzione nei confronti dei personaggi inseriti nel roster. Gohan Adulto, appena potenziato dal supremo Kaioshin durante il combattimento avvenuto al tempo di Majin Bu, si presenta con un moveset equilibrato, che trova la sua forza in un connubio perfetto tra velocità e potenza. Nappa è forse il più lento tra quelli utilizzati finora, ma riesce a essere fastidioso richiamando al suo seguito i fastidiosissimi Saibaiman, pronti a farsi esplodere qualora riescano a colpirci.

In ultima istanza, non certo per importanza, abbiamo provato il famigerato Kid Bu, forse il villain più potente della serie Z. Le sue mosse sono rapide e imprevedibili e, come se non bastasse, coprono diversi range di attacco rendendone difficile prevederne i colpi. Insomma, sul fuoco almeno per il momento c’è tanta di quella carne da far impallidire chiunque, motivo che rende il gioco già da ora un GOTY quasi assicurato, considerata anche la sua forte componente online.

In aggiunta a quanto visto nelle precedenti beta è stato anche inserito un sistema che, ogni volta che viene completata una combo, o una mossa speciale, con successo ci permette di ottenere in automatico una delle fantastiche Sfere del Drago. Una volta raccolte tutte è possibile evocare il Drago Shenron, così da scegliere uno dei quattro desideri a nostra disposizione: riportare in vita un compagno, riportare al massimo la barra vita, riportare al massimo l'energia oppure renderci quasi invincibili. 

Se per fare ciò dobbiamo necessariamente caricare al massimo le barre di energia a nostra disposizione (ben 7), non siamo ancora in grado di definire come tale fattore potrà cambiare il disputarsi degli scontri competitivi, visto i bonus ottenibili al raggiungimento di questa mini feature. 

Dopo aver composto la nostra squadra di tre membri l’open beta ci permette questa volta di gareggiare nella modalità Incontro Mondiale, dove è possibile scegliere di disputare l’incontro semplice o classificato. Al netto di qualche problema di rete, sfociato poi nel totale blocco di domenica, il gioco si è lasciato giocare senza alcun tipo di lag, fatta eccezione per alcuni momenti in cui la rete (le zone del globo sono divise per server con stanze di 64 giocatori) si è appesantita per saturazione di connessioni.

Le altre aree di incontro sono ancora precluse, chiaramente, e non vediamo l’ora di scoprire cos’altro gli sviluppatori hanno in serbo per noi all’interno del gioco.