Dragon Quest Heroes: l'Albero del Mondo e le Radici del Male

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A meno di un mese dalla sospirata uscita italiana, abbiamo avuto il piacere di provare con mano Dragon Quest Heroes, nuovo prodotto della premiata accoppiata Koei Tecmo e Omega Force. Si tratta di un classico musou stile Dynasty Warriors per intendersi, con personaggi ed ambientazioni ispirate al mondo della saga JRPG Square Enix. Le nostre due ore in compagnia del titolo ci hanno fatto scoprire un prodotto davvero divertente ed intrigante, aperto anche ai profani del genere.


Il ritorno di Dragon Quest


Il titolo ci introduce subito ai due protagonisti, Lucyus e Aurora, guardie del corpo del re. Il mondo di Dragon Quest Heroes vede umani e mostri convivere pacifici, finché un giorno a causa di un incantesimo, quest'ultimi impazziscono diventando improvvisamente ostili. Ovviamente, alla base di questa "trasformazione" ci sarà un misterioso figuro, che immaginiamo sarà il villain principale del titolo. I nostri avventurieri non si perdono d'animo e correndo a difendere il loro Re, ci danno l'occasione per apprendere le basi del gameplay. Se conoscete il genere Musou, sappiate che Dragon Quest Heroes ne riprende la formula abbastanza pedissequamente. In pratica Omega Force ha applicato la propria professionalità e profonda conoscenza videoludica per confezionare un prodotto capace di mescolare un buon uso della licenza Square Enix e, appunto, i dettami di questo particolare genere.
Se temete di trovarvi per le mani un Dynasty Warriors con skin e modelli diversi, però, vogliamo rassicurarvi, visto che da quanto provato questo nuovo titolo Koei Tecmo sembra disporre di una personalità tutta propria, che semplifica alcune tediosità delle meccaniche e strizza l'occhio anche al genere JRPG, senza tralasciare il fattore trama ed atmosfera, davvero azzeccati. Partendo proprio da qui, i personaggi, a parte i due protagonisti, ripresi da vari capitoli della saga, godono di una buona caratterizzazione, e le situazioni proposte sono simpatiche e ben congegnate.

In pochi minuti ci siamo ritrovati piacevolmente immersi nel mondo di Dragon Quest Heroes e questo sicuramente é un fattore importante, soprattutto per i fan dei JRPG originali. Il gameplay ci mette al comando di un gruppo di personaggi all'interno di arene più o meno grandi, spesso piuttosto articolate, con orde di mostri da sterminare. Inizialmente i gruppi di nemici fanno affidamento sul numero, ma preso compariranno alcuni mostri dotati di abilità speciali che richiederanno approcci differenziati, piccoli boss ed enormi creature ben più coriacee. In particolare, veniamo introdotti molto presto ai portali, fonte dalla quale vengono vomitate orde di mostri e che va chiusa al più presto eliminando il mago che la gestisce. Avanzando con la storia, oltre a sbloccare nuovi personaggi, ognuno dotato di abilità proprie, utilizzando le Monster Medal avremo la possibilità di evocare creature, che combatteranno per noi. Risulteranno molto utili nelle missioni più strategiche, dove magari dovremo difendere un obiettivo attaccato su più fronti. Qui sarà utile disporre qualche nostro alleato da una parte come linea difensiva, mentre ci concentriamo su altre zone calde, ad esempio.

Meniamo le mani


Come dicevamo, il nostro party é composto da personaggi differenti, e potremo assemblare il gruppo che più si addice alle nostre esigenze, e durante il combattimento, semplicemente premendo L2, passare dal controllo di uno all'altro, così da sfruttarli al massimo.
I controlli sono immediati, gestibili con due impostazioni differenti, una semplificata, che automatizza le varie mosse e combo, ed una manuale, che ci permetterà di essere chirurgici nel nostro approccio. I combattimenti sono molto concitati e la soddisfazione che abbiamo provato durante la nostra prova é stata molta, segno che il battle system é ben studiato e piacevole.
Questo grazie al buon numero di attacchi possibili, conditi da super mosse e colpo devastante da utilizzare una volta completata la barra della tensione. La ripetitività tipica del genere musou sembra affievolita da un lato dallo svolgimento narrativo, e dall'altro da situazioni di gioco un po' differenziate.

PES HIP HOP ALL STARS TOURNAMENT

Già nelle prime due ore siamo passati da sterminare orde di nemici, a difendere un obiettivo in movimento ed abbattere un enorme ciclope. Il titolo ci ha poi messo in una nave volante, nuova stazione operativa dalla quale poter gestire il party e spostarsi sulla mappa liberamente, da una missione principale all'altra. Nella nave possiamo comprare nuovi parti d'equipaggiamento, evolvere le abilità del nostro gruppo, creare item utilizzando i consumabili raccolti in giro e così via.

Dragon Quest Heroes: l'Albero del Mondo e le Radici del Male

Dragon Quest Heroes: l'Albero del Mondo e le Radici del Male

Insomma, nelle due ore passate insieme a Dragon Quest Heroes ci siamo divertiti, questo tra l'altro, nonostante il sottscritto non sia fan del genere musou. La caratterizzazione dei personaggi, l'atmosfera e anche l'ottima componente grafica limano gli spigoli di una tipologia ludica certamente di nicchia, per questo consigliamo di tenere d'occhio il titolo, sia agli amanti dei prodotti Omega Force che ai fan della saga. Appuntamento fissato al 16 ottobre per la recensione completa.

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