#DRIVE Rally, il rally simcade che ci mancava – Anteprima PC
L’anteprima della demo del racing game su sterrato di Pixel Perfect Dude, il giusto connubio tra arcade e simulazione in un pacchetto che offre sfida e divertimento
Nel panorama indie i racing game sono piuttosto rari da trovare, tanto più quelli che dedicano anima e corpo alle corse su sterrato tipiche dei rally. #DRIVE Rally di Pixel Perfect Dude è qui per colmare quel vuoto, riportandoci agli anni d’oro del Gruppo B con un parco auto super-deformed proveniente direttamente da quell’epoca. Lo scopo del gioco come potete intuire è molto semplice: scegliere un bolide, un tracciato sperduto nella natura selvaggia, e sfidare il cronometro per il tempo minore, con tanto di classifiche online già implementate.
Il design “compatto” delle vetture e la veste grafica in cel-shading potrebbero suggerire un’esperienza super-arcade, ma in realtà il titolo cavalca il sottile confine tra arcade e simulazione, un simcade insomma, un po’ WRC, un po’ Sega Rally, con auto che sì derapano a comando e possono affrontare le curve ad altissima velocità senza perdere troppa aderenza, ma sono anche propense a perdere molta spinta in salita, si piantano in seguito ad un urto, e in linea generale fanno sentire tutto il loro peso e la loro potenza quando scaricano a terra centinaia di cavalli imbizzarriti.
Un altro elemento curioso di #DRIVE Rally è il co-pilota, che non si limiterà a dare indicazioni su dove e come curvare durante la competizione, ma anche a fare un sacco di commenti più o meno ironici sul nostro stile di guida, lodando gli intermezzi positivi e lanciandosi in bizzarre esclamazioni in caso di urti o escursioni fuori pista. Per il momento la demo prevede solo il tedesco (austriaco?) Hans, e se il buongiorno si vede dal mattino non vediamo l’ora di scoprire gli altri candidati, che dovrebbero essere caricature di personaggi celebri (Hans, ad esempio, ricorda dal tono un certo Arnold Schwarzenegger).
Il parco auto è composto da vetture iconiche dei rally degli anni ‘90. Ovviamente non sono su licenza, ma anche se agghindate con nomi buffi, parvenze alterate e livree sgargianti è piuttosto facile riconoscere una Ford Escort RS, un'Audi Quattro o una Nissan Silvia (cosa diavolo ci fa nel gioco lo sa solo lei). Il modello di guida è accessibile, ma difficile da conquistare, complice un motore fisico che non perdona schianti e numerose curve a secco che premiano un uso estremamente preciso di freno e acceleratore (e cambio, se avete il coraggio di cimentarvi con il manuale).
Al momento è disponibile una sola location per tre tracciati, ambientati all’interno di una folta foresta europea. Il panorama non è molto variegato ma qua e là saltano fuori spalti con spettatori (palesemente di cartone), passaggi a livello e piccoli borghi ad aggiungere un tocco di colore ad un panorama altrimenti bicromatico, tra il verde di prati e chiome e il marrone di tronchi e terra battuta, comunque piacevole da percorrere (frontali permettendo).
Buono il senso di velocità e la realizzazione dei mezzi, colorati e dettagliati al punto giusto e con la possibilità di personalizzare l’estetica con numerosi componenti (feature però non presente nella demo). Niente male anche la resa del rombo dei motori, con giusto qualche glitch audio durante pause e dissolvenze che comunque non compromettono l’esperienza. Nessun modello di danno dei veicoli, ma qui si riconosce la vena arcade del titolo; è il cronometro a dettare legge, nient’altro.
Una breve ma esaustiva prova delle potenzialità del titolo, Pixel Perfect Dude ha confezionato un pacchetto vintage divertente e ricco di fascino, che i fan dei racing game su sterrato non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Il prossimo appuntamento in autunno, con la fase di early access, e noi non vediamo l’ora di rimetterci al volante.