Driver 2: Back to the Streets

Il ritorno dei Reflections ai videogiochi, avvenuto lo scorso anno con il primo Driver, non avrebbe potuto avere una migliore risposta da parte del pubblico. Di fatto, Driver é stato uno dei più grossi successi del 1999 per la veneranda console Sony, e uno dei giochi che più hanno dimostrato le capacità del team che molti conoscono grazie all'esordio avvenuto parecchi anni fa su Amiga con Shadow of the Beast. Una grandissima libertà di azione, un ottimo modello di guida e una atmosfera da vero telefilm anni '70 sono le qualità che più esaltavano la prima uscita del poliziotto sotto copertura Bruce Tanner, affiancate da una longevità indiscutibile e da una ricostruzione degli ambienti che ha (aveva) del maniacale. Driver 2: Back to the Streets avrà il non facile compito di capitalizzare su questo successo proponendo abbastanza novità da non far apparire l'intera produzione come una semplice scelta di mercato. E, da come si stanno mettendo le cose, sembra che questo obbiettivo sarà centrato in pieno

CINEMA E VIDEOGIOCHI SECONDO REFLECTIONS
Tanto per smentire le prime impressioni che potreste ottenere dando un'occhiata alle foto "intorno" dell'articolo, diciamo subito che nel seguito di Driver non dovrete più fuggire, per il 90% del tempo, da poliziotti decisi a mettere la parola fine alle funzionalità della vostra auto. Per dare una definizione sintetica di Driver 2 e fornire allo stesso tempo una sommaria descrizione dei suoi contenuti, potremmo dire che il gioco Reflections sarà, prima di tutto, un film su quattro ruote. Vediamo di spiegarci: é stato mantenuto il protagonista, l'ambientazione e le linee guida del gameplay, che vi vedrà ancora una volta a spasso per alcune delle più belle città del mondo (aspettatevi Las Vegas, Rio, l'Havana e Chicago) ma é stata ampliata in modo esponenziale quella che nel primo episodio appariva come una semplice scusa per fare dei danni a bordo di truccatissime muscle car
Stiamo parlando ovviamente della trama, che in Driver 2 ricoprirà un ruolo fondamentale nel prosieguo degli eventi e nell'economia del gioco, intesa come personaggi, missioni e atmosfera. Senza rivelare dettagli importanti e attirarsi così le ire dei giocatori più "hardcore", andiamo a descrivere le premesse che si celano dietro al vostro ritorno sulle strade di Driver. Tutto ha inizio quando un'ondata di crimine (e omicidi) dilaga sulla città di Chicago, a causa di un accordo stabilito sottobanco tra un tale chiamato Pink Lenny e la malavita brasiliana. Il problema di fondo di Pink Lenny é che la sua principale occupazione consiste nel fare da segretario a Solomon Caine, boss mafioso della Windy City. A causa di questo doppiogioco, il sottobosco criminale di Chicago si trova in fermento per contrastare l'ondata di terrore delle gang brasiliane, scatenate dal nostro simpatico doppiogiochista Pink Lenny