Driver - Parallel lines

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GS: Gamesurf ringrazia Gareth Edmondson per la concessione di questa succosa intervista durante la presentazione italiana di "Driver: Parallel Lines" in uscita a fine marzo per Ps2 e Xbox. Allora Gareth, vuoi spiegare ai lettori di Gamesurf qual è esattamente il tuo ruolo nel progetto del quarto capitolo di Driver?

GE:
grazie a voi per l'interessamento. Il mio ruolo all'interno di Reflections (la software house che ha coordinato la programmazione di ogni Driver, ndr) è quello di studio director in pratica ho supervisionato il processo produttivo nelle sue varie fasi, dalle idee guida fino al loro assemblaggio finale.

GS: Driver: Parallel Lines non è la solita riproduzione di un franchise sinonimo di successo, specialmente dopo le difficoltà riscontrate con il precedente Driver 3. Qual è stato il vostro approccio a questo nuovo episodio?

GE:
abbiamo cercato di ritornare al nucleo più forte di Driver: le corse in auto, una città riprodotta fedelmente e, pertanto, ricca di opportunità, una storia strutturata su un personaggio ben riconoscibile.


GS: allora Gareth, cosa avete tolto, e cosa avete aggiunto?

GE:
il quarto capitolo subirà una riduzione delle sessioni di gioco a piedi, che non hanno incontrato un acceso gradimento da parte dei giocatori. Da questo punto di vista, il nuovo Driver conterrà numerose missioni opzionali da portare a termine utilizzando un veicolo a proposito: il parco auto sarà più ricco che mai! Ci saranno veicoli a due e a quattro ruote ed inoltre il giocatore potrà guidare e sparare in molteplici posizioni. Allo stesso modo anche l'arsenale sarà ampliato con differenti tipi di armi, dalle più classiche alla più letali.

GS: chi sarà il protagonista, ancora Tanner, ancora un poliziotto?

GE:
ecco un'altra novità sulla quale puntiamo. Questa volta sarà il turno di "The Kid", un giovane pilota amante della dolce vita e delle corse in auto; attorno a lui graviterà l'universo della piccola criminalità newyorchese degli anni '70.

GS: Ho sentito bene: hai detto New York? Quindi niente giro nel mondo?

GE:
no; questa volta restiamo a New York, ma con una novità che deriva proprio da una scelta assolutamente inconsueta per noi: abbiamo investito senza precedenti sulla trama di gioco, sul protagonista e le sue avventure letteralmente: abbiamo ricostruito la sua biografia!

GS: Puoi spiegarti meglio?

GE:
certo; il gioco segue la storia di The Kid, la cui vita, ad un certo punto del gioco, subisce un evento che ne segna il futuro: The Kid verrà arrestato e dovrà scontare un lungo periodo di detenzione in galera. Quando sarà rilasciato, si ritroverà nella New York di oggi, con auto, veicoli, abbigliamento, musica, tutto quanto che è cambiato, senza aspettarlo. Allora il suo obiettivo di vita resta uno solo: vendicarsi di chi lo fece cadere in trappola.


GS: quindi ci sarà più realismo...

GE:
soprattutto sul look dei protagonisti, e, lasciamelo dire, sulla colonna sonora che rifletterà davvero il suono di un'epoca, con brani scelti appositamente tra le hit parade.

GS: ritorniamo alla realizzazione tecnica, in particolare il motore grafico: ci saranno distinzioni tra la versione PS2 e quella per XBOX?

GE:
essenzialmente no, a parte l'utilizzo degli effetti grafici messi a disposizione dall'hardware di XBOX, le due versioni offriranno un identico dettaglio grafico.

GS: ...e una versione per XBOX360 è all'orizzonte?

GE:
no, assolutamente; ci siamo concentrati sulle macchine attuali per non disperdere energie, anche perché il progetto di Driver4 parte da lontano, quando non era ancora pensabile di programmarlo già per una consolle di next-gen.

GS: puoi convincere, con poche parole, i lettori di GS ad acquistare Driver 4?

GE:
è un gran bel gioco!

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